Giovanna Mezzogiorno rivela di essere stata vittima di bodyshaming


Giovanna Mezzogiorno e il bodyshaming: “Sono stata criticata e allontanata quando ho preso peso”. L’attrice presenterà il corto ‘Unfitting’ alla Festa del cinema di Roma

giovanna mezzogiorno

Unfitting‘, che tradotto significa ‘inadattainadeguata‘. È questo il titolo del cortometraggio che l’attrice romana Giovanna Mezzogiorno porta alla Festa del cinema di Roma, ma “non è un corto in cui ci si piange addosso-spiega a Repubblica– c’è grande ironia, bisogna saper ridere di cose che ci hanno fatto soffrire in passato“.

Il cortometraggio, infatti, nato da un’idea della direttrice del settimanale Grazia, Silvia Grilli, segna l’esordio alla regia di Giovanna Mezzogiorno ed è autobiografico: “è una denuncia pungente e ironica contro la violenza psicologica spesso subìta dalle attrici, valutate per l’età e l’aspetto fisico, non per il talento. Scritta da Mezzogiorno, che l’ha vissuta sulla sua pelle, la trama segue la vicenda di Giovanna, interpretata da Carolina Crescentini- si legge su Grazia– Il cast è stellare: Ambra Angiolini interpreta una regista, Fabio Volo un produttore, Marco Bonini un addetto stampa, Massimiliano Caiazzo un giovane attore. Una vera agente, Moira Mazzantini, impersona appunto l’agente di Giovanna.  Il brano ‘Il paradiso dei bugiardi’ di Tiziano Ferro chiude il corto”.

“Non mi ero resa conto di quanta falsità ci fosse intorno a me, registe che inneggiano di essere dalla parte delle donne e non lo sono affatto- racconta l’attrice e regista- In tanti hanno addirittura chiuso i rapporti. Poi sono entrate in campo le leggende, che ero malata e tanti altri mi hanno scansata. Non importa, meglio. Alla fine è una presa di coscienza del fatto che le persone ti stimano e ti vogliono finché corrispondi alla loro idea e al loro canone. Non è che rendersene conto sia il massimo. Pian piano realizzi che è così. Ma non sono tutti così, molti mi vogliono bene. Ma nel film racconto una cosa oggettiva”.

E la cosa oggettiva è il bodyshaming di cui la Mezzogiorno è stata vittima, perchè i modelli “di pseudo perfezione fanno sentire la maggioranza delle persone in una condizione di disagio“. Lei stessa afferma: “Sono stata molto criticata, non apertamente, non te lo dicono in faccia, quando avevo preso molto peso e non corrispondevo più all’immagine che le persone avevano di me”. E oggi che rapporto ha con il suo corpo? “Non sono una fanatica dello sport, sono pigrissima, ma ho il corpo che è giusto per una donna di quasi 49 anni, non posso pretendere di averlo come quando ne avevo 20, questa è la verità”, conclude.