Migranti, Mattarella attacca gli accordi di Dublino: “Sono preistoria”


Migranti, Mattarella alla conferenza stampa con il Presidente della Repubblica Federale di Germania: “Le regole di Dublino sono preistoria, come le carrozze a cavallo”

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Di fronte al fenomeno migratorio “occorre pensare in maniera adeguata, sarebbe altrimenti come usare strumenti rudimentali e superati di fronte a fenomeni totalmente nuovi. Anche per questo, ad esempio, le regole di Dublino sono preistoria: voler regolare il fenomeno migratorio facendo riferimento agli accordi di Dublino è come dire realizziamo la comunicazione in Europa con le carrozze a cavalli“. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo a una domanda al termine della conferenza stampa con il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier, che conclude la due giorni siciliana in occasione della cerimonia del Premio dei Presidenti.

Era un altro mondo quello – aggiunge il Capo dello Stato- quindi pensare di fare riferimento, come alcuni Paesi dell’Unione fanno ancora basandosi sull’accordo di Dublino, è come fare un salto nel pleistocene, in un’altra era storica o zoologica, è proprio una cosa fuori dalla realtà“.

Il fenomeno migratorio “è un fenomeno che risale a molte cause – spiega Mattarella – che sono di natura ambientale, di violenza, di diverse ragioni che spingono le persone a emigrare e a lasciare la propria terra. Di fronte a questo è sempre più evidente che occorre studiare, definire, porre in campo soluzioni nuove, coraggiose e non superficiali o di breve momento, né soluzioni approssimative. Occorrono soluzioni naturalmente europee perché non è un problema che un Paese da solo può affrontare, nemmeno il più grande, ma servono soluzioni nuove da studiare approfonditamente con serietà. Ognuno ha le sue idee ma sono i Governi quelli che le devono porre in campo e confrontare”.
Mattarella aggiunge: “I dieci punti della presidente Von der Leyen sono interessanti, come lo sono stati i passi in avanti dei Consigli europei dei mesi passati. Ciò che è importante è che tutti in Europa comprendano che il problema esiste e non si rimuove ignorandolo, ma va affrontato per non lasciare il protagonismo di questo fenomeno globale ai crudeli trafficanti di essere umani”.

SOLUZIONI AI GOVERNI, IO RISPETTO I MIEI LIMITI

“Né il presidente Steinmeier né io abbiamo competenze di governo e siamo stati sempre scrupolosamente attenti a non superare i limiti o i confini. Il nostro compito è un altro, è quello di essere riferimento della comunità nazionale, di interpretarne le sensibilità e comprendere le esigenze ed eventualmente formulare suggerimenti. Ma la dimensione operativa non ci appartiene, anche se la seguiamo attentamente”, dice il presidente della Repubblica come spiega la Dire (www.dire.it).

NESSUNO HA LA SOLUZIONE IN TASCA, SI TROVA INSIEME

Sulla questione migranti “occorre uno sforzo in cui nessuno ha la soluzione in tasca, nessuno deve dare soluzioni, ma insieme cercarla, velocemente, prima che sia impossibile governare il fenomeno. Servono nuove formule e nuove soluzioni”, conclude Mattarella.