Coppa del Mondo 2023 di rugby: Italia-Namibia in diretta su Rai 2


Mondiali di Rugby 2023: l’Italia esordirà contro la Namibia sabato 9 settembre all’ora di pranzo a Saint-Etienne, diretta Rai 2 a partire dalle 12.45

rugby mondiali

Fino a sabato 28 ottobre l’universo della palla ovale guarderà alla Francia, dove si terranno i Mondiali di Rugby 2023. Un torneo che vedrà protagonista anche l’Italia, le cui speranze di approdo ai quarti di finale passano, inevitabilmente, dalle due sfide proprio contro Galletti e All Blacks: inseriti nella pool A, infatti, gli Azzurri, prima di incrociare i neozelandesi il 29 settembre e chiudere il girone contro i padroni di casa l’8 ottobre, esordiranno contro la Namibia sabato 9 settembre all’ora di pranzo a Saint-Etienne (diretta Rai 2 a partire dalle 12.45) e l’Uruguay mercoledì 20, in Costa Azzurra, a Nizza, nel tardo pomeriggio.

La Rai, che detiene i diritti free-to-air per l’Italia della manifestazione iridata, proporrà undici partite della prima fase in diretta, tra Rai 2 (la casa televisiva della maglia azzurra) e il canale tematico, e poi, da sabato 14 ottobre in poi, l’intera fase ad eliminazione diretta: quarti di finale, semifinali e finali, quella per il titolo e quella per il terzo posto.
Le telecronache saranno di Andrea Fusco e Andrea Gritti e di Armando Palanza e Tommaso Visentin, mentre commenti e analisi in studio saranno affidate a Gianluca Guidi, tecnico delle Fiamme Oro e a Leonardo Ghiraldini, 107 caps in Nazionale, due scudetti in Italia con Calvisano e Treviso e uno proprio in Francia, a Tolosa, in compagnia di Cristina Caruso.

L’offerta del Servizio Pubblico, poi, è completata da un podcast originale, disponibile su RaiPlay Sound da giovedì 7 settembre, al link https://www.raiplaysound.it/programmi/lafavoladelrugby. E’ “La favola del rugby”, 15 puntate realizzate e condotte da Peter Freeman, giornalista e autore televisivo, che comincia il racconto dalla leggenda che attribuisce a un giovane studente inglese, William Webb Ellis, il gesto che avrebbe dato vita al gioco. Mentre si disputava una partita di football secondo le regole allora in vigore, infatti, Webb Ellis afferrò la palla con le mani e si mise a correre in avanti.

Da quel semplice gesto, non consentito dal regolamento, sarebbe nato uno degli sport più affascinanti del mondo. Tutto questo sarebbe accaduto in un giorno imprecisato del 1823, su un grande prato verde di proprietà del college di Rugby, una piccola cittadina nel centro dell’Inghilterra. Comunque siano andate le cose quel giorno, sono stati gli inglesi a codificare il gioco del rugby, a definirne i regolamenti e a plasmarne la cultura.

E’ il racconto di questa storia romantica, appassionante e divertente lunga duecento anni, partendo dalle origini e viaggiando nel tempo e nello spazio. Dall’epoca Vittoriana al declino dell’Impero Britannico, dalle scuole esclusive dell’upper class inglese alle valli minierarie del Galles, dalla Francia contadina alle terre nuove dell’emisfero australe, fino a giorni nostri, dove il gioco del rugby è divenuto una religione civile.

Un podcast per raccontare una storia e un mondo. Il rugby si gioca con una palla ovale, si usano sia i piedi che le mani. Con i piedi la palla può essere calciata in tutte le direzioni, con le mani può essere passata soltanto all’indietro. E’ uno sport fisico, di combattimento, ma di grande lealtà: “E’ uno sport per gentiluomini, a qualsiasi classe sociale appartengano”, recita il motto dei Barbarians, il club a inviti più famoso del mondo.