A Cocconato torna il privilegio di Federico Barbarossa


Torna a Cocconato d’Asti il privilegio di Federico Barbarossa che cambiò le sorti del paese: un viaggio alla scoperta della storia che unisce i grandi personaggi e la gente comune

cocconato d'asti barbarossa

Una pergamena della metà del 1100 che cambiò le sorti di un territorio, un imperatore tra i più noti della Storia, una famiglia comitale che detenne il potere dal X al XV secolo. Si scoprirà la storia che unisce i grandi personaggi e la gente comune, il Monferrato al Sacro Romano Impero nell’incontro in programma domenica 10 settembre, alle 17, nel salone multimediale nel Cortile del Collegio di Cocconato d’Asti.

La conferenza sul Barbarossa

La domenica che inaugura le manifestazioni medievali cocconatesi non poteva avere suggello più autorevole. L’appuntamento, aperto a tutti e intitolato “Luci, ombre, intrighi sulle origini del feudo dei conti Radicati”, sarà un evento culturale di immenso valore documentale, perché presenterà l’atto che decise le sorti del paese nel Medioevo.

A illustrare la storia e le caratteristiche del privilegio concesso dall’imperatore Federico Barbarossa al conte Ottone I Radicati sono stati invitati illustri accademici come Aldo A. Settia professore di storia medievale all’Università di Pavia, Giancarlo Andenna, professore emerito dell’Università Cattolica di Milano, Direttore ordinario di Storia medievale e Accademico dei Lincei e l’archeologo Davide Casagrande.

Ritrovata a Mantova da Mario Averone, cocconatese appassionato di storia, la pergamena di Federico I Barbarossa è stata concessa eccezionalmente in prestito dall’Archivio di Stato di Mantova, per essere esposta nel Comune astigiano fino al 10 ottobre. Il documento sarà visibile gratuitamente, in occasione della conferenza, e poi si potrà ammirare dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18, nell’ambito della mostra allestita all’interno della sala consigliare del Comune. Il biglietto di ingresso (3 €) darà diritto a ricevere in omaggio 1 biglietto della Lotteria del Palio.

Un picchetto d’onore in costume storico a cura dei rappresentanti dei 7 Borghi cocconatesi, renderà ulteriore omaggio al valore del convegno e permetterà di immergersi con ancora maggior suggestione nell’atmosfera medievale, tanto cara al Comune di Cocconato d’Asti.

I drappi del palio

Domenica 10 settembre, quindi, alle ore 10, davanti al Municipio, verranno rivelati i due drappi del palio, preparati dall’artista Maria Chiara Tortia.

I due stendardi verranno portati in processione fino alla chiesa parrocchiale, dove avverrà la benedizione, in vista dell’assegnazione domenica 24 settembre, al Borgo che vincerà la 54 ͣcorsa in cui gli asinelli non saranno cavalcati, ma, come sempre, accompagnati dai borghigiani.  A scortare i drappi fino alla chiesa saranno il sindaco di Cocconato Umberto Fasoglio e, nelle vesti del Capitano del Palio, Giorgio Apostolo, i conti Radicati e i rappresentanti dei 7 Borghi cocconatesi: Torre, San Carlo, Colline Magre, Tuffo, Brina, Airali e il Principato di Moransengo.