Rifiuta di soffiare nell’etilometro: automobilista vince il ricorso


Un automobilista, fermato dai carabinieri, non ha voluto sottoporsi al test dell’etilometro: impugnato il verbale di sospensione della patente, ha vinto il ricorso

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Vince il ricorso dopo che gli era stata ritirata la patente per essersi opposto all’alcol test. Da Roma arriva una sentenza che non considera reato sanzionabile il rifiuto di eseguire il test che consente di misurare il tasso alcolico di chi è alla guida. Questo verdetto è “una pericolosa e deleteria tendenza giuridica- ammonisce l’assessore alla sicurezza di Rimini, Juri Magrini- che rischia solo di far aumentare i comportamenti irregolari, puniti dal Codice della Strada”.

Il fatto deriva dalla scelta di un automobilista, fermato dai carabinieri, che non ha voluto sottoporsi al test dell’etilometro, impugnando poi il verbale, in cui si vedeva sottratta la patente di guida, secondo quanto previsto dal Codice della strada. Questa decisione “rischia di creare un precedente pericoloso per la sicurezza sulle strade– prosegue- e vanificare il prezioso lavoro della Polizia locale”.

Servizi a contrasto della guida in stato d’ebbrezza che “anche nel 2023- aggiunge l’assessore- hanno registrato numeri rilevanti”. Non si tratta del primo episodio giudiziario di questo tipo, ma segue, in ordine di tempo quanto è accaduto a Roma dove, con una recente sentenza, un giudice di pace ha stabilito che la patente non può essere sospesa all’automobilista che rifiuta di sottoporsi all’alcol test, cioè non senza una visita medica o senza attendere un procedimento che accerti eventuali responsabilità. “Se venisse meno la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per chi si rifiuta di fare il test o di sottoporsi a esami medici- sottolinea Magrini- verrebbe meno anche la necessaria componente deterrente di questa norma, facendo aumentare i casi di rifiuto”.

“Le conseguenze sarebbero devastanti- continua- se si pensa solo agli incidenti causati dalla guida in stato d’ebbrezza”. I numeri confermano la frequenza di questi episodi: da gennaio ad oggi sono 18 i casi accertati dal Nucleo infortunistica della Polizia locale di Rimini nel 2023 e 27 in tutto nel 2022. Così si mina “l’impegno finalizzato al controllo della circolazione stradale e alla prevenzione degli incidenti”.

Attività che si concretizza in numeri importanti: dall’inizio dell’anno su tutto il territorio comunale sono state organizzate oltre 1000 attività mirate che hanno portato, al 19 agosto scorso, al ritiro complessivamente di 443 patenti di guida, per un totale di 504 sanzioni contestate, di cui il 5% (25) corrisponde a persone che si sono rifiutate di sottoporsi agli esami. “Una percentuale che con questo tipo di sentenza- conclude Magrini- rischia di aumentare e rendere quindi più pericolose le nostre strade”