Nuovi studi confermano ritardi diagnostici per spondiloartrite assiale


I pazienti affetti da spondiloartrite assiale (axSpA) lamentano un forte ritardo diagnostico di malattia, confermato dai dati della coorte SPACE

Spondiloartrite assiale: l'indice BASMI consente di ottenere una stima moderatamente accurata dell'attività di malattia e della risposta alla terapia

Come è noto da tempo, i pazienti affetti da spondiloartrite assiale (axSpA) lamentano un forte ritardo diagnostico di malattia. Già a partire dal 2008, la coorte SPACE ha iniziato a valutare la prevalenza dell’axSpA e l’affidabilità di una diagnosi precoce nelle persone con lombalgia cronica.

Tutti i partecipanti allo studio avevano un’età inferiore ai 45 anni e diagnosi di lombalgia cronica di recente insorgenza (oltre 3 mesi e fino a 2 anni) di origine sconosciuta.
Nel corso del Congresso annuale EULAR, che si sta tenendo a Milano, sono stati presentati due abstract relativi alla coorte SPACE (SPondyloArthritis Caught Early) che hanno preso in considerazione l’outcome primario dello studio a 2 anni.

Di seguito, ecco una breve disamina delle due analisi della coorte SPACE, presentate al Congresso.

Prima analisi
Obiettivi e disegno
Il primo dei due abstract presentati ha valutato la prevalenza a 2 anni di una diagnosi di axSpA tra le persone con lombalgia cronica di recente insorgenza che erano state indirizzate ad un reumatologo e ha preso in considerazione la sostenibilità di una diagnosi di base quando questa viene riesaminata dopo 2 anni.

Risultati principali
Su 555 persone con lombalgia cronica, 175 avevano ricevuto una diagnosi di axSpA definita al basale mentre 165 l’avevano ricevuta entro 2 anni. Ciò significa che un terzo delle persone con lombalgia cronica di recente insorgenza che si rivolgono ad un reumatologo mostra un’axSpA definita.

I ricercatori di SPACE hanno dimostrato che i giudizi diagnostici erano rimasti relativamente stabili: dopo 2 anni, solo il 5% delle diagnosi originarie di axSpA definita è stato confutato, mentre l’8% delle persone aveva “ottenuto” una diagnosi di axSpA definita.

Come previsto, le caratteristiche legate alla SpA erano più prevalenti nel gruppo con diagnosi di axSpA definita rispetto ai gruppi senza axSpA o con diagnosi incerta (definizioni dei gruppi basate sulla diagnosi a 2 anni) – con la presenza di sacroileite rilevata all’imaging al basale come migliore discriminante.

Implicazioni dei risultati
Questi risultati sono importanti perché suggeriscono che la maggior parte delle persone con lombalgia cronica di recente insorgenza può essere diagnosticata in modo affidabile alla prima valutazione.

Seconda analisi
Obiettivi e disegno
Assodata, pertanto, la possibilità di poter diagnosticare precocemente l’axSpA nei pazienti con lombalgia cronica da meno di due anni, va anche tenuto presente, però, che nel 15% delle persone con lombalgia permane un’incertezza diagnostica residua. Questa incertezza diagnostica può essere un ostacolo all’inizio di un trattamento modificante la malattia; è importante, quindi, capire il valore della prassi di effettuare valutazioni ripetute delle caratteristiche della SpA per avere una diagnosi clinica definitiva.

Di qui la seconda analisi della coorte SPACE che ha valutato la resa delle valutazioni ripetute nell’arco di 2 anni e descritto le caratteristiche dei pazienti la cui diagnosi era cambiata nel tempo.

Risultati principali
Nel corso dello studio, la diagnosi è cambiata in axSpA definita in 32 pazienti. Di questi, 16 erano stati attribuiti, precedentemente, ad axSpA incerta al basale, 11 erano incerti senza axSpA e 5 erano definiti senza axSpA.

In media, tre o quattro caratteristiche della SpA erano già presenti al basale in questo gruppo, e una nuova caratteristica si è sviluppata nel corso dei 2 anni di follow-up. È interessante notare che i risultati di imaging e la risposta ai FANS sono apparsi come caratteristiche frequenti che potenzialmente contribuiscono a formulare una nuova diagnosi di axSpA definita nel tempo.

Implicazioni dei risultati
Nel complesso, l’adozione della prassi di valutare ripetutamente le caratteristiche della SpA nei pazienti con lombalgia cronica con sospetto di axSpA non sembra dare un contributo aggiuntivo alle neo diagnosi di axSpA definita a 2 anni. La maggior parte delle caratteristiche della SpA erano già presenti al basale, mentre i risultati di imaging e la risposta ai FANS apparivano come frequenti caratteristiche incidentali della SpA, potenzialmente in grado di aggiungere una diagnosi certa di axSpA nel corso del tempo.

Bibliografia
1) Marques ML, et al. Can axial spondyloarthritis unequivocally be diagnosed by rheumatologists in patients with chronic back pain of less than two years duration? Main result of the SPondyloArthritis Caught Early (SPACE) cohort. Presented at EULAR 2023; Abstract OP0005.
2) Marques ML, et al. The yield of repeated assessments in chronic back pain patients suspected of early axial spondyloarthritis: two-year data from the SPondyloArthritis Caught Early (SPACE) cohort. Presented at EULAR 2023; Abstract OP0054.