La Granda e Forever Bambù insieme per la biodiversità


L’unicità di essere simbiotici: un’evoluzione necessaria per la salvaguardia del pianeta. Nasce la nuova sinergia di intenti tra La Granda e Forever Bambù per la biodiversità

la granda

La difesa della biodiversità italiana e il mondo verde è la grande scommessa di domani e la vera risposta per combattere realmente l’inquinamento e ridurre il nostro impatto ambientale.

Ne sono convinti Forever Bambù, realtà leader nella piantumazione di bambù gigante con agricoltura biologica e simbiotica, e La Granda, il consorzio leader nella valorizzazione della carne Razza Piemontese (Presidio Slow Food) con l‘intento di creare un made in Italy unico partendo dell’identificazione della metagenomica dei territori. Obiettivo: lo studio e l’affermazione del disciplinare simbiotico in più aree possibili dell’agricoltura e della zootecnia.

Una comunione di intenti tra “gentiluomini” che richiama a gran voce la necessità di una vera rivoluzione green che non sia solo sulla carta. Perché, se tanti oggi possono fregiarsi del marchio bio, il progetto ambizioso di cui si fanno portavoce le due aziende è quello di distinguersi da quello che oggi viene considerato biologico e che spesso non lo è o non lo è in modo sufficiente per il cambiamento auspicato.

Forever Bambù e La Granda mettono rispettivamente a fattor comune competenze, studi e certificazioni maturati con il progetto SBAM4BBEES di Sovicille, per la creazione del primo disciplinare al mondo per la coltivazione del bambù gigante per la riduzione di CO2, e con la collaborazione con atenei ed enti internazionali, con l’obiettivo di riuscire ad analizzare in tempi rapidi il terreno per certificare in modo scientifico il miglioramento del suolo da un punto di vista della biodiversità e dell’attività microbica del terreno e del carbonio.

Uno studio che, seppur a uno stadio iniziale, risulta molto promettente perché consente di identificare l’unicità del terreno per aprirsi ad approcci personalizzati a seconda delle sue specificità, traducendo queste singolarità in caratteristiche organolettiche e peculiarità di un determinato prodotto che non potrà più essere contraffatto. Una trasformazione radicale, è il caso di dirlo, che parte dal basso in tutti i sensi per andare ad interessare tutta la catena alimentare, dalla zootecnia al mondo vegetale, e tutti i produttori, chiamati a partecipare attivamente a questo cambiamento, perché modificare il biota simbiotico del terreno significa modificare anche il biota microbico dell’uomo.

Abbiamo sposato il pensiero e l’azione di La Granda per il modo franco di parlare che poi è la voce di chi ha che fare tutti i giorni con la terra, con i produttori, con la difesa del made in Italy che vuol dire non solo far bene le cose ma anche dimostrarlo” racconta Mauro Lajo, AD e co-fondatore di Forever Bambù. “L’aggancio più facile è con il nostro progetto di Sovicille, dove stiamo dimostrando concretamente e oggettivamente che in Italia accadono cose che non accadono altrove. L’obiettivo è quello di spiegare come si deve coltivare bene questa pianta, in quale luogo e con quale caratteristiche per arrivare ad avere il miglior risultato.”

Forever Bambù è l’esempio concreto a cui ispirarsi per prenderci cura della nostra terra e Kiss the ground deve diventare il nostro mantra, perché, se noi siamo quello che mangiamo anche il suolo è alla base della piramide del nutrimento. Continuando a ricorre alla chimica per curare un terreno andremo a impoverire la biodiversità del nostro made in Italy” aggiunge Sergio Capaldo, AD di La Granda. “Il messaggio che vogliamo trasmettere insieme è che la terra aspetta solo un nostro cambiamento di direzione verso un approccio multidisciplinare che parta da un contributo scientifico. Dobbiamo rinnovare il comparto dell’agricoltura e credere nelle potenzialità di questo settore che è trainante per l’Italia e necessario per il rinverdimento del pianeta.”