Il re-commerce è la nuova tendenza dello shopping


L’ultimo rapporto TechCrunch rileva come il re-commerce sia cresciuto di quasi il 15% nel 2021, collezionando il tasso di crescita più alto nella storia del settore

dati cefriel

Il recente rapporto trasmesso da TechCrunch rileva come il re-commerce sia cresciuto di quasi il 15% nel 2021, collezionando il tasso di crescita più alto nella storia del settore. L’82% dei consumatori vende e/o acquista prodotti usati e il 61% sceglie di acquistare articoli di seconda mano tramite applicazioni e marketplace di re-commerce online. In media gli utenti trascorrono 27 minuti al giorno su queste app, che è poco meno del tempo trascorso sui social; mentre in negozio acquista solo il 39% dei consumatori.

“Per questo motivo le aziende del mondo retail puntano sempre più su applicazioni e piattaforme digitali modulari e flessibili, per costruire un customer journey semplice, personalizzato e facilmente evolvibile”,

commenta Francesco Soncini Sessa, Head of Strategic Alliances di Mia-Platform. Il re-commerce sta assumendo un ruolo sempre più importante nel mondo del retail, dove i consumatori tendono a cercare opzioni di acquisto sempre più convenienti e sostenibili. In particolare, secondo i dati del sondaggio recentemente riportato da TechCrunch circa l’82% dei consumatori a livello globale vende e/o acquista prodotti second-hand.
I fattori che spingono i consumatori a optare per il re-commerce sono legati principalmente alla “caccia all’affare”, che consente loro di risparmiare attraverso l’acquisto di prodotti di marca ad un prezzo accessibile e/o di guadagnare grazie alla vendita di articoli di seconda mano, che costituisce per molti un’ulteriore fonte di reddito. In particolare, per Gen Z (13%) e Millennial (19%) il re-commerce è diventato una fonte di reddito primaria o secondaria (30% per entrambi).