Uso di antibiotici legato a eczema atopico tra i neonati


L’uso postnatale di antibiotici è stato collegato a un maggior rischio di eczema atopico tra i neonati in un nuovo studio appena pubblicato

ospedale buzzi milano

L’uso postnatale di antibiotici è stato collegato a un maggior rischio di eczema atopico tra i neonati in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Pediatric Allergy and Immunology, anche se ancora non è chiaro quale dei due sia il fattore causale.

«Il rischio di sviluppare l’eczema atopico è influenzato da vari eventi prima del concepimento, durante la gravidanza e nel corso del periodo neonatale» hanno premesso gli autori guidati da Sarah El-Heis, del Medical Research Council Lifecourse Epidemiology Centre, University of Southampton, UK. «Rapporti recenti hanno suggerito che l’esposizione nella prima infanzia a farmaci che alterano il microbioma, come antibiotici e lassativi, potrebbe avere un impatto sul rischio di sviluppare la dermatite atopica durante l’infanzia».

Il microbioma intestinale non solo regola l’ambiente intestinale, ma influenza anche la regolazione del microbioma dei siti di barriera come la pelle e i polmoni. La tempistica della disbiosi che potrebbe avere un impatto sul sistema immunitario in via di sviluppo della prole non è nota, ma è stato suggerito che i primi 6 mesi dopo la nascita dovrebbero essere considerati un periodo di suscettibilità, dato che il microbioma si sviluppa rapidamente e può indurre cambiamenti immunologici a lunga termine.

La disbiosi enterica materna può derivare da farmaci, che a loro volta possono causare disbiosi enterica del feto attraverso la traslocazione dei microbi attraverso il flusso sanguigno e aumentare la loro predisposizione allo sviluppo di malattie allergiche.

Analisi dei dati si una survey britannica
I dati dello studio provenivano dalla Southampton Women’s Survey condotta nel Regno Unito. Delle oltre 12mila donne inizialmente non gravide reclutate, 3.158 sono rimaste incinte e sono state seguite per tutta la durata della gravidanza. Le esposizioni gestazionali ad antibiotici e lassativi sono state valutate a una mediana di 11,8 e 34,5 settimane di gestazione, rispettivamente per una fase precoce e avanzata di gravidanza.

Dall’inizio alla fine del periodo di osservazione è aumentato il numero totale delle pazienti che hanno segnalato un’esposizione a entrambi i farmaci che alterano il microbioma. L’esposizione agli antibiotici riferita è cresciuta dal 7,9% al 9,6%, mentre quella ai lassativi è passata dal 2,1% al 2,3% dalla settimana 11,8 alla 34,5.

I bambini (n = 2.867) sono stati valutati all’età di 12 mesi e il 50% aveva registrato esposizione agli antibiotici. In questo gruppo l’esposizione materna agli antibiotici era del 10,1% all’inizio della gravidanza e del 12,3%, mentre quella ai lassativi era rispettivamente del 2,5% e del 3,4%.

Sviluppo di eczema infantile proporzionale all’uso di antibiotici nel primo anno di vita
Per un potenziale collegamento all’eczema atopico all’età di 6 e 12 mesi, i ricercatori hanno utilizzato gli UK Working Party Criteria for the Definition of Atopic Dermatitis. Nella coorte di 5.777 neonati, 262 presentavano eczema a 6 mesi e 270 a 12 mesi.

«Abbiamo utilizzato i DAGs (Directed Acyclic Graphs) per identificare potenziali fattori confondenti ed esposizioni concorrenti che dovrebbero essere inclusi nei nostri modelli statistici per supportare l’interpretazione causale» hanno osservato gli autori.

Hanno stabilito una relazione causale tra l’indice di massa corporea materna, la durata dell’allattamento al seno, il sesso del bambino e l’uso materno di lassativi e antibiotici e la comparsa di eczema atopico infantile. Un’ulteriore analisi dell’uso di antibiotici infantili e della comparsa di dermatite atopica ha mostrato una potenziale relazione tra la malattia cutanea e l’educazione materna, la durata dell’allattamento al seno e il sesso del bambino.

Le analisi univariate e multivariate non hanno mostrato una relazione tra l’uso materno di antibiotici o lassativi e l’eczema infantile a 6 e 12 mesi, tuttavia è emerso un rischio maggiore del 59% (HR 1,59, P=0,001) di sviluppo di dermatite atopica all’età di 12 mesi legato all’uso di antibiotici durante l’infanzia.

Rispetto all’assenza di esposizione agli antibiotici, rischi simili per l’eczema atopico sono stati osservati nei bambini con esposizione nei primi 6 mesi di vita rispetto ai 6-12 mesi. Inoltre è risultato che le probabilità di sviluppare la malattia cutanea crescevano all’aumentare dell’uso di antibiotici. Una singola esposizione equivaleva a un rischio maggiore del 51% (HR 1,51, P=0,008) e da 2 a 3 e oltre 3 esposizioni a rischi maggiori del 64% ciascuna (rispettivamente HR 1,64, P=0,006 e HR 1,64, P=0,6607).

«I risultati supportano l’evidenza che l’esposizione postnatale agli antibiotici è associata al rischio del bambino di sviluppare la dermatite atopica» hanno concluso gli autori. «Questi risultati di una singola osservazione hanno una generalizzabilità limitata ma, considerati anche quelli di altri studi recenti, raccomandiamo ulteriori ricerche per valutare l’impatto dell’esposizione ad antibiotici e lassativi nella prima infanzia sull’asse microbioma-immunoatopia».

Referenze

El-Heis S et al. Early life exposure to antibiotics and laxatives in relation to infantile atopic eczema. Pediatr Allergy Immunol. 2023 May;34(5):e13964. 

Leggi