Stasera su Rai Storia il film “Il caso Spotlight”: ecco la trama


Per il ciclo Binario Cinema in prima serata su Rai Storia in onda “Il caso Spotlight”: ecco la trama del film con Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber

storie della tv langobardi

La storia del team di reporter del “Boston Globe”, noti con il nome di “Spotlight”, che ha portato alla luce un’inquietante verità: la complicità della Chiesa locale negli abusi sui minori. Un’inchiesta dalla quale è nato un caso di portata mondiale e che il regista Tom McCarthy racconta nel film vincitore di un Oscar “Il caso Spotlight” – con Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber, John Slattery – in onda domenica 30 luglio alle 21.10 su Rai Storia, per il ciclo “Binario cinema”.

Nell’estate del 2001, il giornalista Marty Baron arriva da Miami per assumere l’incarico di direttore del quotidiano “Globe” e per prima cosa affida al team Spotlight il compito di indagare sul caso di un sacerdote locale, accusato di aver abusato sessualmente di decine di giovani parrocchiani nel corso di 30 anni.

Consapevoli che perseguire la Chiesa cattolica di Boston provocherà serie conseguenze, il caporedattore di “Spotlight” Walter “Robby” Robinson, i giornalisti Sacha Pfeiffer e Michael Rezendes, e il ricercatore Matt Carroll iniziano a scavare profondamente nel caso attraverso colloqui con l’avvocato delle vittime, Mitchell Garabedian, attraverso interviste ad adulti che sono stati molestati da piccoli e perseguendo il rilascio dei casellari giudiziari sigillati. Ben presto per il gruppo diventa evidente quanto la protezione sistematica dei sacerdoti implicati da parte della Chiesa sia molto più ampia di quanto avessero mai immaginato.

Nonostante la ferma resistenza dei funzionari religiosi, tra cui il Cardinale Law di Boston, nel gennaio 2002 il “Globe” decide di pubblicare l’inchiesta, aprendo la strada a ulteriori rivelazioni, anche a livello internazionale. Oscar 2016 per miglior film e sceneggiatura originale. Candidato ai Golden Globes 2016 per miglior film drammatico, regia e sceneggiatura. Fuori concorso alla 72ª Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia (2015), ha ottenuto il ‘Premio Brian’. Candidato al David di Donatello 2016 come miglior film straniero.