Dolore muscolo-scheletrico e algodistrofia: esperti a confronto


Dolore Muscolo-Scheletrico e Algodistrofia: non più come sintomo di una malattia, ma una patologia da diagnosticare e trattare con accuratezza

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Tanti spunti interessanti al IV Congresso Nazionale della Società Italiana per la Gestione Unificata ed Interdisciplinare del Dolore Muscolo-Scheletrico e dell’Algodistrofia (SI-GUIDA) che parte dall’assunto di proporre il dolore muscolo scheletrico non come sintomo di una malattia, ma esso stesso una patologia da diagnosticare e trattare con appropriatezza, secondo percorsi diagnostico terapeutici definiti con team multidisciplinari composti principalmente da ortopedico, reumatologo e fisiatra.

Oltre 350 esperti nazionali e internazionali insieme per un confronto a tutto tondo sui principali capitoli di diagnosi e terapia delle patologie collegate al dolore muscolo-scheletrico e l’algodistrofia.

“In linea con la missione della Società, nel nostro quarto congresso nazionale, metteremo a confronto le diverse professionalità mediche – spiega il professor Giovanni Iolascon, Ortopedico e Fisiatra e Presidente della Società Italiana per la Gestione Unificata ed Interdisciplinare del Dolore muscolo-scheletrico e dell’Algodistrofia” (SI-GUIDA) – con lo scopo di affrontare gli aspetti clinici, chirurgici e riabilitativi del paziente con dolore muscolo-scheletrico non oncologico. La figura del paziente sarà al centro della nostra attenzione, con una apertura che raccoglierà la voce delle persone affette da dolore muscolo-scheletrico, i loro bisogni insoddisfatti. Seguono poi tredici dense sessioni di lavoro su una pluralità di argomenti ma se dovessi scegliere potremmo dire che i capitoli principali del nostro incontro scientifico sono: novità nella gestione della fragilità scheletrica e dell’osteoporosi, novità terapeutiche per l’Algodistrofia, fibromialgia, Vitamina D, un ormone indispensabile per la salute delle ossa, ed infine la sarcopenia.”

Dolore muscolo-scheletrico non oncologico. Le localizzazioni del dolore cronico muscolo scheletrico sono la parte superiore e inferiore della schiena, il capo, il collo e le articolazioni, principalmente il ginocchio. Il dolore cronico è più frequente nell’anziano, nella popolazione a basso reddito e tra le donne. Le cause che possono determinare il dolore cronico sono molteplici, tra le più comuni: l’artrosi e le artriti (nel 42% dei casi), le lombalgie, i dolori delle spalle e del collo, i disturbi del disco intervertebrale, le fratture, le cefalee, le sindromi da dolore delle fasce muscolari. Secondo i dati dell’osservatorio sul dolore cronico in Italia è un problema che riguarda il 26% della popolazione italiana, mentre la percentuale sale al 74%  se si considera la fascia di popolazione compresa tra i 60 e gli 80 anni.

Il congresso SI-GUIDA focalizzerà la sua attenzione su alcune patologie notoriamente responsabili dell’aumento della suscettibilità al dolore quali: l’algodistrofia, una patologia multisistemica, multisintomatica, sottodiagnosticata e sottotrattata; l’osteoartite, una delle principali cause di disabilità e la Lombalgia. Tutte patologie che hanno in comune almeno una caratteristica: il dolore cronico, definito come il dolore che persiste o ricorre per un tempo superiore a tre mesi. La cronicizzazione del dolore dipende da un evento di sensibilizzazione centrale, ossia un aumento della reattività dei neuroni nocicettivi nel sistema nervoso centrale al loro input afferente normale o sottosoglia. Questo fenomeno, clinicamente, non può essere direttamente misurato, ma può essere dedotto dalla manifestazione di iperalgesia e allodinia.

“L’algodistrofia – spiega il Prof. Iolascon – rappresenta un esempio perfetto di patologia collegata al dolore cronico, ed il contesto del congresso SI-GUIDA è stato anche l’occasione per presentare nuovi e significativi dati riguardanti il trattamento farmacologico, con Neridronato, l’unica terapia con indicazione per la patologia, rimborsata dal SSN Italiano. In particolare, sono stati illustrati dati che confermano l’efficacia della nuova modalità di somministrazione del Neridronato con iniezioni intra-muscolari che consentono ai pazienti di gestire la terapia in modo più semplice a casa, piuttosto che programmare cicli di infusione endovenosa in ospedale.”

“Come da tradizione – continua Iolascon – non mancano i simposi congiunti con importanti società scientifiche quali l’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD), il Collegio Reumatologi Italiani (CreI), Gruppo Italiano di Studio in Ortopedia dell’Osteoporosi Severa (GISOOS), Società Italiana Artroscopia Ginocchio Arto Superiore Sport Cartilagine Tecnologie Ortopediche (SIAGASCOT), la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER) e la Società Italiana di Riabilitazione Neurologica, proprio per analizzare le problematiche gestionali del paziente con dolore muscolo-scheletrico a partire da esperienze specialistiche complementari ma differenti e avere una visione a 360 gradi di una condizione che incide notevolmente sulla qualità di vita di chi ne soffre e rappresenta una sfida per la medicina contemporanea, impegnata nello sviluppo di appropriati percorsi diagnostico-terapeutici dedicati.

Le altre novità di quest’anno? «Ampio spazio alla presentazione delle ultime pubblicazioni scientifiche in tema di dolore cronico non oncologico, sia nell’ambito della scienza di base che della clinica e terapia», aggiunge Alberto Migliore, docente di Reumatologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi “Tor Vergata” e “La Sapienza” di Roma e direttore esecutivo di SI-GUIDA. «Per esempio, il congresso sarà l’occasione per presentare in anteprima il frutto del lavoro di un board internazionale sull’innovazione nel campo della terapia intra-articolare».

Tra gli altri temi del Congresso Nazionale SI-GUIDA si segnalano:
• Update sulla biologia del dolore acuto e cronico; letture sugli aspetti organizzativi della gestione del dolore cronico in Italia e nel mondo (prima giornata)
• Diagnostica delle sindromi dolorose croniche; sindrome Long-Covid; novità nella terapia dell’artrosi e dell’algodistrofia; dolore e malattie neurologiche; difficoltà diagnostiche e terapeutiche nella fibromialgia; focus sull’osteosarcopenia (seconda giornata)
• La terza e ultima giornata congressuale dà infine spazio ai gruppi regionali. Vengono esposte le esperienze e i casi clinici locali, dal Triveneto alla Sicilia, relativamente a lombalgia, terapia infiltrativa e artrosi