Artrite psoriasica: fumo e BMI elevato riducono risposta a farmaci anti-TNF


Artrite psoriasica: studio ha dimostrato che il fumo di sigaretta e un BMI elevato si associano ad una riduzione sostanziale della probabilità di risposta ai farmaci anti-TNF

Diagnosi di artrite psoriasica, salute, apremilast

Uno studio condotto in 12 paesi europei e presentato in occasione dei lavori del Congresso annuale della Società britannica di Reumatologia (BSR), a Manchester (UK), ha dimostrato che il fumo di sigaretta e un BMI elevato si associano ad una riduzione sostanziale della probabilità di risposta ai farmaci anti-TNF (TNFi). 

Lo studio in breve
I ricercatori hanno, per prima cosa, identificato pazienti adulti con PsA che avevano iniziato a utilizzare i TNFi all’interno del registro paneuropeo (12 Stati) dell’European Spondyloarthritis Research Collaboration Network (https://eurospa.eu).

Ai partecipanti è stato richiesto di registrare i dati relativi ai fattori dello stile di vita (fumo, consumo di alcol e/o BMI) entro ±30 giorni dall’inizio del TNFi. La relazione tra i fattori dello stile di vita e l’outcome del trattamento (raggiungimento della risposta ACR-50 a 12 mesi) è stata valutata mediante regressione logistica, aggiustata per età e sesso di appartenenza, paese di residenza, anno di inizio del TNFi, durata della malattia e attività di malattia al basale (DAS28).

L’analisi è stata poi ripetuta per altri criteri di risposta al trattamento quali le risposte ACR-20, ACR-70, il punteggio DAPSA28 indicativo di-remissione e il punteggio DAPSA68 indicativo del raggiungimento della remissione e dell’attività minima di malattia.

Risultati principali
L’analisi dei 12 registri nazionali di pazienti con PsA presenti nel registro paneuropeo sopra indicato ha portato ad includere nello studio 9.409 partecipanti; di questi, il 21% era fumatore attivo, il 54% assumeva alcolici, il 38% era in sovrappeso mentre il 29% era obeso.

Passando ai risultati, il 18% dei fumatori ha soddisfatto il raggiungimento della risposta ACR-50 a 12 mesi rispetto al 26% dei non fumatori, un trend che si è confermato anche dopo aggiustamento dei dati per la presenza di fattori confondenti (odds ratio aggiustato: 0,59; IC95%: 0,48-0,72).

Anche i partecipanti in sovrappeso (odds ratio aggiustato: 0,80; 0,64-0,99) o francamente obesi (0,57; 0,44-0,72) avevano minori probabilità di ottenere una risposta al trattamento, rispetto ai pazienti di peso normale.
Risultati simili sono stati osservati per altre misure di outcome.

Da ultimo, la percentuale di pazienti che aveva raggiunto la risposta ACR-50 non differiva tra i pazienti che assumevano o non assumevano alcol (entrambi 22%).

In conclusione
L’aggiunta di una terapia non farmacologica, compresa la modifica dei fattori dello stile di vita considerati non salutari, potrebbe migliorare, secondo gli autori dello studio, i risultati del trattamento. Ad esempio, se 100 pazienti fossero in grado di smettere di fumare quando iniziano la terapia con TNFi, altri otto raggiungerebbero la risposta ACR-50 a 12 mesi.

Bibliografia
Jones CT et al. Smoking and high BMI are associated with reductions in TNF inhibitor response in psoriatic arthritis: results from 12 European countries. BSR2023; Abs. OA18