Gabriele Mancuso torna con “La mia depressione latente”


Disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica “La mia depressione latente”, il nuovo singolo di Gabriele Mancuso

gabriele mancuso

“La mia depressione latente” è una canzone introspettiva che parla di una malattia interiore, una ferita così tanto profonda da nascondersi tra i rami dell’anima. Stare male, senza nemmeno accorgersene è il vero tema trattato da questo brano suonato interamente dal vivo da quattro musicisti (Matteo Finizio – cigar box, Francesco Pozzi – Piano e sinth, Max Zanotti – voce) legati da un nuovo sound pronto a viaggiare tra diverse culture e luoghi del mondo interiore e non solo. Difficilmente si parla della depressione in modo profondo e consapevole e nel linguaggio comune viene spesso usato questo termine in modo superficiale privo di empatia. Le parole di questo brano vogliono portare l’attenzione alla sofferenza che si prova nel profondo, quando ci si trova in questa condizione, che spesso si nasconde nella nostra quotidianità, diventando apparentemente un semplice lato del nostro carattere…invece non è così…o perlomeno non è stato così per me.
La copertina del brano è stata realizzata dal poeta e pittore Davide Romanò che ha saputo cogliere perfettamente lo stato d’animo del cantautore.

Spiega l’artista a proposito del brano: “La mia depressione latente è una canzone nata come momento di vera e propria auto-terapia. Era un freddo venerdì notte di novembre quando il mio corpo ha deciso di vomitare la verità sul mio stato d’animo… stavo male senza nemmeno saperlo. E così, all’improvviso, è uscito tutto. Poche parole immerse tra gli accordi, e sono comparse così all’improvviso le mie paure e le mie emozioni più profonde e nascoste. Ho capito di avere una depressione in corso, non una depressione normale, ma una latente. Insomma, stavo male senza nemmeno saperlo e per anni mi sono nascosto dietro un atteggiamento stile ‘pilota automatico’. Mi sono ‘tarato nella distanza con l’altro’, nascondendomi in un’apparente vicinanza. Spesso questa malattia è subdola e si nasconde nelle vie più periferiche dell’anima e per poterla affrontare è necessario un grande lavoro su se stessi. Ma prima ancora di affrontarla è super importante riconoscerla e farla uscire allo scoperto. Il testo di questa canzone è stato scritto in 5 minuti, così come l’intera canzone. Nessuna parola è stata più cambiata. Mi auguro che questa mia presa di coscienza possa essere utile a qualcuno che ancora non si è posto alcuna domanda.”

Il videoclip de “La mia depressione latente – live studio” è stato registrato esattamente, come la parte audio, totalmente live. Durante la session in studio Daveil videomaker, ha colto ogni dettaglio, ogni movimento nel momento stesso in cui è accaduto. Il risultato è una fotografia nitida di una canzone pronta dare valore anche alle “sporcature” e ai “rumori di fondo” che si presentano sempre durante un concerto live.

Biografia
Gabriele Mancuso, nato a Cantù nel maggio del 1985, vive di musica, insegnandola e scrivendola. La sua carriera artistica inizia con un progetto solista in acustico e si evolve nella rock band Kimera, con la quale Gabriele pubblica due dischi, “Adesso più che mai” (2007) e “Solo se lo vuoi” (2013), ai quali seguono due massicci tour in giro per il nord Italia (aperture di rilievo a NEK Albese con Cassano e a DANILO SACCO – Nomadi – e Camaleonti a Lurago Marinone). Dopo una terza tournée e che li porta fino in Sardegna, Gabriele decide di prendersi una pausa dalla band per dedicarsi nuovamente a un progetto solista. Inizia a scrivere nuovi brani e di getto, in una sola settimana, registra l’EP “Le mie catene”, presso lo Spun Studio di Stefano Santi. Brani intensi e oscuri, nati dall’esigenza personale di raccontare storie vere, spesso cupe e dolorose, altre volte cariche di gioia e felicità. Nel 2020, durante il primo lockdown, nascono una serie di nuove canzoni che danno vita ad un nuovo progetto interamente registrato live in studio da Max Zanotti (Deasonika – Casablanca). Nel 2022 escono due brani live: “Il tempo che stiamo perdendo” registrato insieme a Nico Secondini al piano (The Fuzzonest) e Sospesi registrato chitarra, voce e loop station.