Antidiabetico metformina efficace per prevenire il Long Covid


L’antidiabetico metformina sarebbe in grado di prevenire  il long Covid secondo uno studio su Lancet definito “rivoluzionario”

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Secondo uno studio in versione ancora preprint su Lancet, l’antidiabetico metformina sembra svolgere un ruolo importante nella prevenzione del long-Covid se assunta precocemente durante l’infezione da Covid-19. In particolare ha comportato un calo del 42% del long-Covid tra le persone che avevano un’infezione da lieve a moderata.

«Il long-Covid colpisce milioni di persone e poterlo prevenire attraverso un trattamento come la metformina potrebbe evitare interruzioni significative nella vita delle persone» ha affermato l’autore principale Carolyn Bramante, assistente professore di medicina interna e pediatria presso l’Università del Minnesota.

Tra gennaio 2021 e febbraio 2022, Bramante e colleghi hanno testato tre farmaci orali, ovvero metformina (tipicamente usata per trattare il diabete di tipo 2), ivermectina (un antiparassitario) e fluvoxamina (un antidepressivo), in uno studio clinico condotto negli Stati Uniti chiamato COVID-OUT. Tutte le persone coinvolte, partecipanti, ricercatori e operatori sanitari, erano all’oscuro dei trattamenti randomizzati. Il trial è stato decentralizzato in modo da evitare qualsiasi contatto tra i partecipanti.

Sono stati inclusi pazienti di età compresa tra 30 e 85 anni con sovrappeso o obesità, con infezione da Covid confermata, con sintomi da meno di 7 giorni, senza infezioni precedenti note e che si sono uniti allo studio entro 3 giorni dalla positività del test. È stato inoltre effettuato un follow-up mensile per 300 giorni e i partecipanti hanno indicato se avevano ricevuto una diagnosi di long-Covid da parte di un medico, che i ricercatori hanno confermato nelle cartelle cliniche.

I farmaci sono stati preconfezionati in scatole e inviati in giornata o durante la notte ai partecipanti per garantire che assumessero la quantità corretta di medicinale. Le dosi di metformina sono state distribuite nell’arco di 14 giorni, con 500 milligrammi il primo giorno, 500 milligrammi due volte al giorno per i successivi 4 giorni per finire con 500 milligrammi al mattino e 1.000 milligrammi la sera nei restanti 9 giorni.

Tra i 1.323 soggetti studiati, 1.125 hanno accettato di sottoporsi al follow-up a lungo termine per long-Covid, 564 dei quali nel gruppo metformina e 561 nel gruppo placebo in cieco. L’età media era di 45 anni e il 56% erano donne, il 7% delle quali in stato interessante.

Il tempo medio dall’inizio dei sintomi all’inizio del trattamento è stato di 5 giorni e il 47% dei pazienti ha cominciato ad assumere il farmaco al massimo entro 4 giorni. Prima di iscriversi allo studio circa il 55% dei soggetti aveva ricevuto la prima serie di vaccinazioni Covid-19, compreso un 5,1% che aveva ricevuto il primo richiamo vaccinale.

Con metformina rischio quasi dimezzato di sviluppare il long-Covid
Complessivamente l’8,4% dei partecipanti ha riferito di avere ricevuto da un medico una diagnosi di long-Covid. Ha sviluppato la sindrome il 6,3% di quanti hanno assunto metformina rispetto al 10,6% di coloro che sono stati sottoposti a placebo. La riduzione del rischio con metformina è stata del 42% rispetto al placebo, un risultato coerente tra i sottogruppi, incluso lo stato di vaccinazione e le diverse varianti del virus.

Quando la metformina è stata iniziata meno di 4 giorni dopo l’inizio dei sintomi del Covid l’effetto è stato potenzialmente ancora maggiore, con una riduzione del 64%, rispetto a solo il 36% tra quanti hanno iniziato il trattamento dopo almeno 4 giorni dai primi sintomi.

Al contrario, tanto ivermectina quanto fluvoxamina non hanno mostrato alcun beneficio per prevenire il long-Covid.

I risultati sono straordinari, tuttavia gli autori sottolineano che sono necessarie ulteriori ricerche per confermarli. «Lo studio COVID-OUT non indica se la metformina sarebbe o meno efficace nel prevenire il long-Covid se iniziata al momento della visita al pronto soccorso o del ricovero, né se sarebbe efficace nelle persone che già soffrono di long-Covid» hanno scritto. «Considerato l’onere rilevante della sindrome sulla società, urge una conferma in uno studio che affronti i limiti della presente analisi, al fine di tradurre questi risultati in pratica e politica».

Rilevati alcuni fattori di rischio per il long-Covid
Nell’analisi sono emersi diversi fattori di rischio per il long-Covid. Circa l’11,1% delle donne aveva una diagnosi di long-Covid rispetto al 4,9% degli uomini. Inoltre, quanti avevano ricevuto almeno la prima serie di vaccini avevano un rischio inferiore di sviluppare la sindrome (6,6% rispetto a 10,5% tra i non vaccinati) e solo uno dei 57 partecipanti che hanno ricevuto un’iniezione di richiamo ha sviluppato il long-Covid.

Gli autori hanno sottolineato l’importanza di avere incluso nello studio anche donne in gravidanza e in allattamento, dal momento che affrontano rischi più elevati di esiti scarsi di Covid-19 e di norma vengono escluse dalla maggior parte degli studi clinici non ostetrici. In questo caso sono state randomizzate a metformina o placebo ma non a ivermectina o fluvoxamina, a causa dei dati limitati di sicurezza di questi farmaci durante la gravidanza e l’allattamento.

Risultati rivoluzionari per un farmaco sicuro e a basso costo
I risultati sono attualmente in fase di revisione da parte della rivista, ma sono coerenti con quanto emerso in altri trial recenti. Da rilevare che i risultati di COVID-OUT pubblicati nell’agosto 2022 hanno mostrato che la metformina ha portato a una riduzione del 42% delle visite ospedaliere, delle visite al pronto soccorso e dei decessi correlati a Covid-19 grave.

«Considerata la mancanza di effetti collaterali e il basso costo della metformina per una terapia di 2 settimane, ritengo che questi dati ne supportino l’utilizzo fin da ora» ha sottolineato Eric Topol, fondatore e direttore dello Scripps Research Translational Institute e voce di spicco nella ricerca sul Covid-19 durante la pandemia. «Come ho scritto in passato, non uso il termine ‘svolta’ alla leggera”, ma un beneficio così pronunciato della metformina, nel contesto del fatto che è così sicuro e a basso costo, lo definirei rivoluzionario».

Anche Jeremy Faust, un medico di medicina d’urgenza al Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha ritenuto decisamente importante la quota di prevenzione del long-Covid con metformina. «Se una persona che soddisfa i criteri per l’obesità o il sovrappeso mi chiedesse se deve assumere metformina per 2 settimane a partire dal momento in cui viene a sapere di avere il Covid-19, direi di sì in molti se non nella maggior parte casi, sulla base di questi nuovi dati. Questa sta iniziando a sembrare una vera vittoria».

Referenze

The Lancet (preprint). Outpatient Treatment of COVID-19 and the Development of Long COVID Over 10 Months: A Multi-Center, Quadruple-Blind, Parallel Group Randomized Phase 3 Trial.