Amgen sigla accordo con la startup TCR TScan Therapeutics


Amgen e TCR TScan Therapeutics collaboreranno per scoprire nuovi bersagli per la malattia di Crohn con l’opzione di espandere l’accordo anche alla colite ulcerosa

Amgen ha acquistato la biotech Five Prime

Amgen sta cercando di utilizzare le cellule T per le infiammazionie ha annunciato  un nuovo accordo con la startup TCR TScan Therapeutics.
Le due aziende collaboreranno per scoprire nuovi bersagli per la malattia di Crohn e Amgen ha l’opzione di espandere l’accordo anche alla colite ulcerosa.

Amgen pagherà 30 milioni di dollari in anticipo per utilizzare la piattaforma di TScan per esaminare il modo in cui le cellule T interagiscono con gli antigeni nel Crohn, e promette più di 500 milioni di dollari in biobucks (biodollari, un modo ironico per definire non certo in quanto esposti ad alto tasso di rischio) e royalties a una cifra.

TScan è un’azienda biofarmaceutica in fase clinica focalizzata sullo sviluppo di terapie a base di cellule T (TCR) per il trattamento di pazienti affetti da cancro. I principali candidati alla terapia TCR-T, TSC-100 e TSC-101, sono in fase di sviluppo per il trattamento di pazienti affetti da neoplasie ematologiche al fine di eliminare la malattia residua e prevenire le ricadute dopo il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche. L’azienda sta inoltre sviluppando candidati alla terapia TCR-T multiplexed per il trattamento di vari tumori solidi. L’azienda ha sviluppato e continua a costruire la sua ImmunoBank, un archivio di TCR terapeutici che riconoscono diversi bersagli e sono associati a più tipi di HLA, per fornire terapie TCR-T multiplexed personalizzate a pazienti affetti da una varietà di tumori solidi.

L’anno scorso Amgen si è data da fare sul fronte delle transazioni, realizzando le acquisizioni di Horizon per 28 miliardi di dollari e di ChemoCentryx per 3,7 miliardi di dollari. L’infiammazione non è una novità per l’azienda, che ha sviluppato e immesso sul mercato Enbrel e, più recentemente, tezepelumab, in collaborazione con AstraZeneca, che secondo gli analisti sarà un farmaco blockbuster per l’asma. Anche il primo biosimilare statunitense di Humira, Amjevita, è stato prodotto da Amgen e lanciato a gennaio.

Bob Bradway,  amministratore delegato di Amgen, non è rimasto con le mani in mano da allora. Il mese scorso, dopo che Amgen ha interrotto per inutilità due studi di fase IIb per il lupus, Bradway ha dichiarato che l’azienda è “costantemente alla ricerca” di accordi futuri che siano in linea con i suoi interessi nel campo dell’infiammazione, dell’oncologia e della medicina generale.

TScan rappresenta l’ultimo partner di Amgen ed è in linea con i precedenti commenti di Bradway. La biotech è nata dal laboratorio di Stephen Elledge ad Harvard nel 2018 e ha trovato rapidamente il sostegno di Novartis l’anno successivo. Dopo aver messo insieme finanziamenti da 100 milioni di dollari nel gennaio 2021, TScan si è quotata in borsa lo stesso luglio per altri 100 milioni di dollari.

Attualmente sta lavorando su due candidati leader nella terapia TCR-T per i tumori del sangue, con l’intenzione di presentare dati clinici entro la fine dell’anno, ma sta anche conducendo ricerche per l’uso del TCR nei tumori solidi. La mossa di martedì arriva anche circa sei settimane dopo le dimissioni dell’ex CEO di TScan, David Southwell.