Premio Innovazione Digitale in Sanità 2023: ecco i vincitori


Fondazione IRCCS “Istituto Nazionale dei Tumori”, Regione Puglia, FAIS: sono questi i vincitori dell’edizione 2023 del Premio Innovazione Digitale in Sanità

Da Pro Format Comunicazione nasce l'Osservatorio Digital Media Health, Osservatorio completamente dedicato alla comunicazione digital in ambito salute

Fondazione IRCCS “Istituto Nazionale dei Tumori”, Regione Puglia, FAIS. Sono questi i vincitori dell’edizione 2023 del Premio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, il riconoscimento dell’Osservatorio Sanità Digitale che punta a creare occasioni di conoscenza e condivisione dei migliori progetti della Sanità digitale in Italia.

Il riconoscimento è stato assegnato alle realtà che si sono maggiormente distinte nella capacità di utilizzare le moderne tecnologie digitali, selezionate tra 9 finalisti. Una menzione speciale è andata alla Cooperativa Sociale SoleLuna, a MD Concierge, all’Università degli Studi di Bari e all’Azienda Sanitaria Locale di Teramo. Mentre FAIS si aggiudica anche il premio assegnato dal pubblico e l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale – Spedali Civili di Brescia il premio assegnato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO).

“Dalla realtà virtuale al gaming educativo, dalla telemedicina alle piattaforme che utilizzano i meccanismi di machine learning. I progetti selezionati quest’anno – afferma Cristina Masella, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Sanità Digitale – dimostrano come le tecnologie digitali stiano sempre più entrando nella vita delle persone, per migliorare i processi di cura e assistenza. Obiettivo del Premio, come già negli anni scorsi, è dare visibilità alle realtà che si dimostrano più innovative e incentivare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze”.

Categoria: Servizi di Telemedicina
Fondazione IRCCS “Istituto Nazionale dei Tumori” – L’emergenza Covid ha acuito il bisogno di accelerare l’introduzione di nuovi modelli organizzativi abilitati dalle tecnologie digitali a supporto dei pazienti e degli operatori sanitari, esigenza particolarmente rilevante in ambito oncologico. Si è deciso, quindi, di introdurre la Telemedicina nella pratica clinica attraverso una revisione e riorganizzazione degli attuali percorsi ambulatoriali, di ricovero e di pre-ricovero. È stata adottata la piattaforma “Ticuro”, integrata e dedicata ai servizi di Telemedicina dell’Istituto da utilizzare in diversi reparti, realizzata in collaborazione con Xenia Reply,

La piattaforma consente di mettere in collegamento il paziente e l’equipe coinvolta nel percorso di cura, attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili (PC, tablet, smartphone) per lo svolgimento di video/audio-chiamate, e di permettere la partecipazione di più utenti simultaneamente. Il paziente, tramite credenziali SPID, può accedere all’“Ambulatorio Virtuale” dove può consultare, caricare e scaricare referti e documenti relativi a prestazioni effettuate anche esternamente all’Istituto e condividerli con gli specialisti durante la Tele-visita.

L’integrazione con altri applicativi della struttura permette al medico di evitare il caricamento manuale dei documenti generati a termine della Tele-visita (es. referto, ricette elettroniche). Attraverso la piattaforma di Telemedicina sono state erogate oltre 2.000 Tele-visite per pazienti oncologici adulti, da parte di 10 unità operative. Si è avuto un aumento della quota dei pazienti fuori regione, che dal 39% nel 2021 è passata al 47% nel 2022. Le possibilità di verifica del quadro clinico del paziente 24 ore prima dei ricoveri ordinari per chemioterapia o per intervento chirurgico rappresenta un beneficio per il reparto di Medicina Oncologica 1 che, in questo modo, è in grado di ottimizzare il ricovero, garantendo la conferma entro i tempi previsti e una diversa allocazione dei posti letto in caso di annullamento.

Categoria: Analisi dei dati per il supporto alle decisioni
Regione Puglia – A fronte del potenziamento, da parte della Regione, dei programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori alla cervice uterina, alla mammella e al colon retto, è emersa la necessità di migliorare la comunicazione alla popolazione target per aumentare l’adesione agli screening oncologici oltre che per offrire servizi di informazione anche personalizzata. Il progetto, svolto in collaborazione con Maps Healthcare, ha previsto lo sviluppo di una piattaforma multicanale per migliorare il coinvolgimento dei cittadini all’interno dei programmi di screening oncologici. La piattaforma permette di interagire con le persone coinvolte nelle campagne di prevenzione e gestire le comunicazioni dedicate.

Attraverso la piattaforma, il cittadino può accedere alle informazioni relative ai programmi di prevenzione e, in particolare, ai vantaggi e agli obiettivi dello screening. Sono stati attivati servizi personalizzati come il calendario e il promemoria degli appuntamenti, con specifiche funzionalità di conferma/cancellazione dell’incontro o di comunicazione per il ritiro in farmacia del kit per il test. È stato inoltre sviluppato un cruscotto di Business Intelligence per la raccolta e l’analisi dei dati attraverso la determinazione di una serie di indicatori utili allo sviluppo della reportistica di adesione e alla valutazione dell’estensione dei programmi di screening. Le attività sono state avviate a giugno 2022 per lo screening alla mammella e al colon retto e a ottobre 2022 per il tumore della cervice uterina. Ad oggi, la piattaforma risulta attiva in tutte le ASL della Regione.

Da giugno 2022 a febbraio 2023, a fronte di una popolazione target di oltre 1 milione e 700 mila persone, ne sono state raggiunte attraverso canali digitali oltre 350.000. Di queste, circa il 15% non sarebbe stato raggiunto senza l’utilizzo del canale digitale a causa di mancato recapito postale. Tale modalità di ingaggio e la possibilità di annullare l’appuntamento online, evitando di incorrere in costi associati al no-show, hanno permesso un risparmio per il Servizio sanitario regionale stimato per oltre tre milioni di euro. Gli utenti, inoltre, hanno sottolineato il beneficio di avere una maggiore accessibilità dei servizi, data la disponibilità 24 ore su 24.

Categoria: App e soluzioni a supporto dei pazienti
Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati – La Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati è un’organizzazione di volontariato che raggruppa le Associazioni Regionali a favore delle persone incontinenti e stomizzate. È stata fondata nel 2002 e dal 2009 è membro ufficiale del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici. La Federazione promuove campagne sociali a sostegno dei diritti dei portatori di stomia e alle persone incontinenti, sostiene progetti di assistenza a livello regionale e nazionale e collabora con Società Scientifiche, Istituzioni, Associazioni ed Enti per creare una rete a supporto di azioni concrete a favore dei pazienti.

Il progetto ha l’obiettivo di raggiungere un maggiore livello di consapevolezza da parte dei pazienti pediatrici e dei caregiver in relazione alla condizione di stomizzato. Inoltre, si intende promuovere la socializzazione e lo scambio di esperienze tra persone che condividono la stessa condizione. L’iniziativa consiste nell’utilizzo di un videogioco in grado di simulare la gestione del presidio sanitario e di sensibilizzare sull’importanza di una corretta alimentazione, al fine di aumentare le capacità di self-care del bambino. La soluzione tecnologica consiste nella personalizzazione di un videogioco d’avventura che ha già un’elevata diffusione tra bambini e adolescenti. La dinamica del gioco parte dalla premessa che il giocatore, tentando di fermare il nemico, è rimasto ferito allo stomaco. Durante la partita gli saranno proposti diversi alimenti che potrà scegliere se mangiare o meno. Se mangerà un cibo adatto alla sua condizione riceverà dei bonus, in alternativa dei malus. Questa dinamica ha come obiettivo quello di informare il paziente riguardo ai cibi adatti alla specifica condizione medica. Tra i benefici identificati durante questa fase di sperimentazione, è previsto un miglioramento nella capacità di accettazione della condizione e, di conseguenza, un impatto positivo sulla qualità della vita del paziente. Una maggiore capacità di self-care, inoltre, potrebbe portare a minori accessi alle strutture sanitarie e ridurre gli spostamenti necessari, poiché sono pochi i centri specializzati per il trattamento di queste patologie in Italia.