GSK acquisisice i diritti dell’antimicotico Brexafemme


GSK ha accettato di pagare 90 milioni di dollari in anticipo per i diritti sull’antimicotico Brexafemme (ibrexafungerp) di Scynexis

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La britannica GSK ha accettato di pagare 90 milioni di dollari in anticipo per i diritti sull’antimicotico Brexafemme (ibrexafungerp) di Scynexis, ampliando così il suo portafoglio di malattie infettive. Il trattamento orale non-azolico è approvato negli Stati Uniti per la candidosi vulvovaginale (VVC) e per ridurre l’incidenza della VVC ricorrente (RVVC).

Oltre al pagamento anticipato, Scynexis ha diritto a ricevere pagamenti basati su milestone per un totale di 503 milioni di dollari, di cui 245,5 milioni legati agli obiettivi di sviluppo, normativi e commerciali associati all’indicazione IC. Un’ulteriore milestone di 15 milioni di dollari sarà pagata in caso di approvazione da parte della FDA di un’ulteriore indicazione, mentre GSK pagherà anche milestone legate alle vendite per un massimo di 242,5 milioni di dollari e royalties a una cifra compresa tra una media e una tredicesima sulla totalità delle vendite in tutte le indicazioni.

Scynexis aveva fatto sapere di essere alla ricerca di un partner per la commercializzazione, al fine di massimizzare il valore di Brexafemme negli Stati Uniti, mentre ha unito le proprie risorse per lo sviluppo clinico del farmaco per le indicazioni ospedaliere gravi.

Il farmaco è attualmente oggetto dello studio di Fase III MARIO come trattamento orale step-down per la candidiasi invasiva (IC) in ambito ospedaliero; i risultati e l’eventuale deposito del farmaco sono attesi per la prima metà del 2024. Il successo dello sviluppo della terapia per questa indicazione darà il via a pagamenti fino a 245,5 milioni di dollari da parte di GSK.

L’accordo arriva in un momento in cui le infezioni fungine sono in aumento in tutto il mondo, tanto da richiedere l’intervento, tra gli altri, delle agenzie regolatorie e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Queste includono le infezioni nosocomiali (HAI).

Durante l’incontro con gli investitori, l’amministratore delegato di Scynexis David Angulo ha dichiarato di sperare che la partnership porti all’approvazione di ibrexafungerp per le HAI come parte delle future indicazioni approvate per il trattamento antimicotico, con conseguenti pagamenti di ulteriori milestone.

Luke Miels, chief commercial officer di GSK, ha sottolineato che l’accordo con Scynexis “consolida il portafoglio sinergico di antibiotici innovativi in fase avanzata”, che comprende gepotidacina e tebipenem. Le malattie infettive e l’HIV rappresentano circa due terzi della pipeline dell’azienda britannica.

All’inizio del mese, le azioni di Scynexis hanno registrato un balzo di quasi il 75% in due giorni in seguito a un rapporto dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie sull’aumento dei casi di Candida auris.

Le vendite di Brexafemme hanno avuto difficoltà durante il primo anno di commercializzazione, ma sono migliorate nel 2022. L’accordo con Gsk migliorerà la  presenza commerciale del farmaco.