Luspatercept cura l’anemia da beta-talassemia non trasfusione-dipendente


Approvazione della Commissione Europea per luspatercept nel trattamento dell’anemia in pazienti adulti con beta-talassemia non trasfusione-dipendente

pfas

Bristol Myers Squibb annuncia che la Commissione Europea (EC) ha approvato luspatercept, un’opzione terapeutica first-in-class, per il trattamento dei pazienti adulti con anemia associata a beta-talassemia non trasfusione-dipendente (NTD). Luspatercept è attualmente approvato nell’Unione Europea (EU), Stati Uniti e Canada per trattare l’anemia associata a beta-talassemia trasfusione-dipendente e alle sindromi mielodisplastiche trasfusione-dipendenti a rischio molto basso, basso e intermedio. L’autorizzazione all’immissione in commercio con procedura centralizzata approva l’utilizzo di luspatercept in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, in Norvegia, Islanda e Liechtenstein.*

“La beta-talassemia è una malattia ereditaria del sangue che pone i pazienti a rischio elevato di complicazioni cliniche a lungo termine dovute all’anemia, il che conferma la sostanziale necessità di opzioni terapeutiche, indipendentemente dalla dipendenza da trasfusioni di sangue. L’annuncio di oggi è una notizia importante in Europa per i pazienti con anemia associata a beta-talassemia non trasfusione-dipendente che sono in attesa di nuove opzioni terapeutiche per ridurre questi problemi,” afferma Noah Berkowitz, Vicepresidente Senior, Hematology Development, Bristol Myers Squibb. “L’approvazione di oggi rappresenta la terza indicazione di luspatercept in Europa e siamo impegnati nella valutazione di questa opzione terapeutica first-in-class in un vasto programma di sviluppo clinico in molteplici malattie associate all’anemia”.

L’approvazione della Commissione Europea si basa sui risultati dello studio di Fase 2 BEYOND, che valuta l’efficacia e la sicurezza di luspatercept rispetto a placebo in 145 adulti con beta-talassemia non trasfusione-dipendente. I pazienti erano eleggibili a ricevere la miglior cura possibile, comprese le trasfusioni di globuli rossi e agenti ferrochelanti.

Luspatercept è sviluppato e commercializzato attraverso una collaborazione globale con Merck a seguito dell’acquisizione di Acceleron Pharma, Inc. da parte di Merck a novembre 2021.

*L’autorizzazione all’immissione in commercio con procedura centralizzata non comprende l’approvazione in Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles).

 

Lo studio BEYOND

BEYOND (NCT03342404) è uno studio multicentrico di Fase 2, in doppio cieco, randomizzato, controllato da placebo, per determinare l’efficacia e la sicurezza di luspatercept-aamt (ACE-536) rispetto a placebo negli adulti con beta-talassemia non trasfusione-dipendente. Lo studio è suddiviso in un Periodo di Screening, un Periodo di Trattamento in Doppio Cieco (DBTP) e un Periodo di Follow-up dopo il trattamento (PTFP) e ha randomizzato 145 pazienti con un rapporto 2:1 di luspatercept rispetto a placebo. Tutti i pazienti erano eleggibili a ricevere la miglior cura di supporto che comprendeva le trasfusioni con globuli rossi; agenti ferrochelanti; utilizzo di antibiotici, antivirali, e terapia antimicotica; e/o supporto nutrizionale, in caso di necessità. L’endpoint primario dello studio è la percentuale di pazienti che presenta un aumento rispetto al basale di ≥1.0 g/dL della concentrazione media di emoglobina su un intervallo continuo di 12 settimane, dalla settimana 13 alla settimana 24 di trattamento in assenza di trasfusioni. I principali endpoint secondari comprendono la variazione media dell’esito riferito dal paziente con beta-talassemia non trasfusione-dipendente relativamente al dominio stanchezza e debolezza (TW) nel questionario (NTDT-PRO), ed emoglobina al basale (Hb).

I risultati hanno dimostrato che 74 pazienti su 96 (77,1%) nel braccio di trattamento con luspatercept hanno raggiunto l’endpoint primario dello studio, ossia l’aumento rispetto al basale di ≥1.0 g/dL della concentrazione media di emoglobina, rispetto a 0 pazienti su 49 (0%) nel braccio con placebo (P<0,0001).

In un endpoint chiave secondario dello studio, 47 pazienti su 96 (49,0%) trattati con luspatercept hanno mostrato un aumento medio di emoglobina ≥1.5 g/dL rispetto al basale dalla settimana 37 alla 48 in assenza di trasfusioni rispetto a 0 pazienti (0%) nel braccio con placebo (P<0,0001). Nel braccio luspatercept, l’89,6% dei pazienti è rimasto libero da trasfusioni dalla settimana 1 alla 24 rispetto al 67,3% dei pazienti nel braccio placebo (P=0,0013). Sono stati inoltre osservati miglioramenti nei risultati di Qualità di Vita riferiti dai pazienti (stanchezza e debolezza) da correlare all’aumento dell’emoglobina.

Reazioni avverse gravi si sono presentate nell’11,5% dei pazienti (n=11) trattati con luspaterceptLe reazioni avverse più comuni osservate nel ≥10% dei pazienti trattati con luspatercept erano dolori ossei (36%), mal di testa (30%), artralgia (29%), dolori alla schiena (28%), preipertensione (23%), ipertensione (20%), tosse (18%), diarrea (17%), malattia simil-influenzale (17%), astenia (13%), influenza (13%), insonnia (11%) e nausea (10%).

La beta-talassemia

La beta-talassemia è una malattia ereditaria del sangue causata da un difetto genetico nella molecola dell’emoglobina. È una delle malattie autosomiche recessive più comuni e l’incidenza annuale totale di pazienti sintomatici è stimata in 1 persona su 100.000 a livello globale.1 La patologia è associata a un’eritropoiesi inefficace, che determina una ridotta produzione di globuli rossi sani e che spesso porta ad anemia grave – una condizione che può essere debilitante e che può portare a complicanze per i pazienti – e ad altri seri problemi di salute.Le opzioni di trattamento per l’anemia associata a beta-talassemia sono limitate e consistono principalmente in frequenti trasfusioni di globuli rossi, che possono contribuire al sovraccarico di ferro, causa di gravi complicanze quali il danno d’organo.1 Beta-talassemia non trasfusione-dipendente è un termine utilizzato per descrivere i pazienti che non necessitano di trasfusioni regolari a vita per sopravvivere, anche se possono sviluppare una serie di complicazioni cliniche e richiedono trasfusioni occasionali o anche frequenti, generalmente per periodi di tempo definiti.3

Luspatercept

Luspatercept, opzione terapeutica first-in-class, promuove la maturazione dei globuli rossi (RBC) alla fase avanzata in modelli animali.1 Luspatercept è sviluppato e commercializzato attraverso una collaborazione globale con Merck in seguito all’acquisizione di Acceleron Pharma da parte di Merck a novembre 2021. Luspatercept è attualmente approvato negli Stati Uniti per il trattamento di:

  • anemia in pazienti adulti con beta-talassemia che richiede regolari trasfusioni di globuli rossi (RBC)
  • anemia dopo fallimento di una terapia con agente stimolante l’eritropoiesi e che richiede 2 o più unità di globuli rossi in un periodo di 8 settimane in pazienti adulti con sindromi mielodisplastiche con sideroblasti ad anello (MDS-RS) a rischio molto basso-intermedio o con neoplasie mielodisplastiche/mieloproliferative con sideroblasti ad anello e trombocitosi (MDS/MPN-RS-T).

Luspatercept è attualmente approvato in Europa per il trattamento di pazienti adulti con:

– anemia trasfusione-dipendente dovuta a sindrome mielodisplastica (SMD) a rischio molto basso, basso e intermedio, che presentano sideroblasti ad anello con risposta insoddisfacente o non idonei a terapia basata su eritropoietina

– anemia associata a beta-talassemia trasfusione-dipendente e non trasfusione-dipendente.

Luspatercept non è indicato per l’utilizzo come sostituto delle trasfusioni di globuli rossi in pazienti che richiedono l’immediata correzione dell’anemia.

Bibliografia

  1. Galanello R, Origa R. Beta thalassemia. Orphanet Journal of Rare Diseases. 2010;5(11). Available at: https://ojrd.biomedcentral.com/articles/10.1186/1750-1172-5-11. Accessed February 2022.
  2. Rivella, S. (2013). Ineffective erythropoiesis and thalassemias. Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3703923/pdf/nihms-490109.pdf. Accessed February 2022.
  3. Musallam, K. M., Rivella, S., Vichinsky, E., & Rachmilewitz, E. A. (2013). Non-transfusion-dependent thalassemias. Haematologica, 98(6), 833–844. https://doi.org/10.3324/haematol.2012.066845. Accessed February 2022.