Artrite reumatoide legata a rischio maggiore di herpes zoster


Secondo uno studio americano, i pazienti con artrite reumatoide si connotano per un’incidenza più elevata di herpes zoster

Artrite reumatoide: un nuovo studio ha valutato la capacità di metotressato di agire efficacemente nella fase di esordio di malattia

Rispetto alla popolazione generale, i pazienti con artrite reumatoide (AR) si connotano per un’incidenza più elevata di herpes zoster (HZ). Queste le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista The Journal of Rheumatology, che confermano osservazioni già presenti in letteratura.

Razionale e disegno dello studio
“Sia l’immunosenescenza – ovvero il naturale declino della funzione immunitaria con l’età – che l’immunosoppressione – causata da malattie o terapie – sono state associate da tempp ad un aumento del rischio di HZ – ricordano i ricercatori nell’introduzione dello studio -. L’AR è una malattia autoimmune in cui l’immunità cellulo-mediata viene ridotta, con conseguente maggiore suscettibilità alle infezioni, come HZ. Si stima che i pazienti con AR presentino un rischio da 2 a 3 volte superiore di sviluppare HZ rispetto a quelli senza malattia reumatologica”.

“I pazienti affetti da AR – continuano – ricorrono a terapie immunosoppressive come i glucocorticoidi, i DMARDcs, i DMARDb e i Jak inbitori per evitare lo sviluppo di danni irreversibili alle articolazioni ma il cui impiego può aumentare il rischio di HZ”.

Per quanto fosse nota da tempo la maggior incidenza di HZ nei pazienti con AR, c’era il bisogno di avere stime aggiornate dell’incidenza di malattia negli Usa, in quanto le stime più recenti risalgono a diversi anni fa.
Di qui il nuovo studio, che si è posto l’obiettivo di stimare i tassi di incidenza (IR) di HZ nei pazienti con RA e di confrontarli con quelli senza AR, utilizzando una base dati con un’elevata generalizzabilità alla popolazione statunitense. Questi risultati, riferiti al periodo 2015-2020, sono stati poi ulteriormente stratificati per età del paziente e tipo di terapia.

Le coorti di pazienti con AR (n=67.650) e di controllo (n=11.401.743) avevano un’età media di 64,8±12,7 e 53,5±19,0 anni. rispettivamente; il 76,13% e il 51,44% delle due coorti era costituito da individui di sesso maschile, con un indice di comorbilità Charlson di 0,7±1,2 e 0,4±1,0 punti, rispettivamente.

Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emersa la registrazione di un totale di 3.934 casi di HZ nella coorte di pazienti con AR e di 248.046 casi nella coorte di controllo.
L’IR di HZ è risultato più elevato tra i pazienti con AR (IR, 21,5 per 1000 anni-persona [py]) rispetto alla popolazione generale (IR, 7,6 per 1000 py).

Dopo stratificazione dei dati in base all’età, il tasso di HZ nell’AR era più elevato negli ultra65enni (IR: 23,4 per 1000 py) e più basso tra quelli di età compresa tra 18 e 29 anni (IR: 5,4 per 1000 py).

Dopo stratificazione in base alla terapia, gli IR di HZ sono stati i seguenti:
– steroidi sistemici (IR: 27,7 per 1000 py)
– Jak inibitori  (IR: 24,8 per 1000 py)
– DMARb (IR: 20,8 per 1000 py)
– DMARDcs da soli o nessun trattamento (IR: 16,2 per 1000 py)

Riassumendo
In conclusione, “…questo studio ha rilevato che l’IR complessivo di HZ è quasi due volte più alto nei pazienti con RA rispetto alla popolazione generale, dopo aggiustamento dei dati alle caratteristiche dei pazienti… evidenziando il peso significativo di HZ nei pazienti con AR”.

Bibliografia
Singer D et al. Incidence of Herpes Zoster in Patients With Rheumatoid Arthritis in the United States: A Retrospective Cohort Study. J Rheumatol. 2023 Feb 1:jrheum.220986. doi: 10.3899/jrheum.220986. Epub ahead of print. PMID: 36725054.
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