Sono irregolare negli adulti aumenta il rischio di aterosclerosi


Il sonno irregolare, inteso come una incostanza nella durata o nei tempi, può aumentare il rischio di sviluppare aterosclerosi negli adulti di età superiore ai 45 anni

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Il sonno irregolare – inteso come una incostanza nella durata o nei tempi del sonno – può aumentare il rischio di sviluppare aterosclerosi negli adulti di età superiore ai 45 anni. È quanto suggerisce un nuovo studio, pubblicato sul “Journal of the American Heart Association” (JAHA). In particolare, una variazione della durata del sonno di oltre 2 ore a notte nella stessa settimana appare legata a tassi più elevati di aterosclerosi.

«Il sonno di cattiva qualità è legato a diverse condizioni cardiovascolari, tra le quali malattie cardiache, ipertensione e diabete di tipo 2» scrivono i ricercatori, guidati da Kelsie M. Full, docente di Medicina presso il Vanderbilt University Medical Center di Nashville, nel Tennessee.

«Nel complesso, abbiamo scoperto che i partecipanti che dormivano differenti quantità di ore durante la settimana (vale a dire che una notte dormivano meno, una notte dormivano di più) avevano maggiori probabilità di avere aterosclerosi rispetto ai partecipanti che dormivano circa la stessa quantità di tempo ogni notte» specificano.

Actigrafia del polso per sette giorni
Full e colleghi hanno esaminato i dati di 2.032 partecipanti al Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis Sleep Ancillary Study, che includeva adulti – di età compresa tra 45 e 84 anni di sei comunità statunitensi – che hanno completato la valutazione per 7 giorni dell’actigrafia del polso e hanno tenuto un diario del sonno tra il 2010 e il 2013.

Per i marcatori subclinici di malattia cardiovascolare, i partecipanti sono stati sottoposti a valutazioni di:

  • calcio coronarico;
  • presenza di placca carotidea;
  • spessore intima-media carotidea;
  • indice caviglia-braccio.

Il team di ricerca ha valutato la durata del sonno, o il numero totale di minuti di sonno in una notte, e la regolarità dei tempi del sonno, che è stata determinata sulla base del tempo in cui qualcuno inizialmente si addormentava ogni notte. Questi parametri sono stati aggiustati per i fattori di rischio di malattie cardiovascolari e per le caratteristiche del sonno, come l’apnea ostruttiva del sonno, la durata del sonno e la frammentazione del sonno.

L’età media dei partecipanti era di 68,6 anni e il 53,6% erano donne. Durante il periodo di 7 giorni, circa il 38% dei partecipanti ha sperimentato un cambiamento nella durata del sonno di oltre 90 minuti e il 18% ha di oltre 120 minuti.

Coloro che avevano un sonno irregolare avevano maggiori probabilità di essere fumatori attuali o non caucasici o di avere un indice di massa corporea medio più alto, redditi medi annuali più bassi, orari di lavoro a turni o non lavorare. Per lo studio, l’irregolarità della durata del sonno è stata definita come una deviazione standard (DS) di oltre 120 minuti.

Le associazioni rilevate nello studio
I partecipanti che avevano un maggior grado di irregolarità del sonno avevano maggiori probabilità di avere un elevato carico di calcio coronarico rispetto a quelli la cui durata del sonno era più regolare, definita come una DS di 60 minuti o meno (> 300; rapporto di prevalenza, 1,33; intervallo di confidenza al 95% [IC 95%], 1,03-1,71), nonché indice anormale caviglia-braccio (< 0,9, rapporto di prevalenza, 1,75; IC 95%, 1,03-2,95).

Inoltre, quelli con tempi di sonno irregolari (DS > 90 minuti) avevano maggiori probabilità di avere un elevato carico di calcio nell’arteria coronaria (rapporto di prevalenza, 1,39; IC 95%, 1,07-1,82) rispetto a quelli con tempi di sonno più regolari (DS < 30 minuti).

«La più grande sorpresa è stata vedere che il 30% dei partecipanti allo studio aveva tempi di sonno totali che variavano di oltre 90 minuti nel corso della settimana» riportano Full e colleghi. «Questo è coerente con studi precedenti che suggeriscono come una grande percentuale dei partecipanti avesse in generale modelli di sonno irregolari, non solo i turnisti».

Correlazione con l’interruzione del ritmo circadiano
In ulteriori analisi, Full e colleghi hanno scoperto che la regolarità della durata del sonno continuava a essere associata a un elevato carico di calcio nell’arteria coronaria e a un indice anormale caviglia-braccio quando si teneva conto di: grave apnea ostruttiva del sonno, durata media del sonno notturno e frammentazione media del sonno.

In particolare, quando è stata aggiunta la durata del sonno, tutti i partecipanti con durata di sonno più irregolare (DS > 60 minuti) avevano maggiori probabilità di avere un elevato carico di calcio coronarico, rispetto a quelli con durata del sonno regolare (DS < 60 minuti). I risultati sono rimasti immutati quando i partecipanti che hanno riferito di svolgere lavoro a turni, incluso quello notturno, sono stati esclusi.

Sono necessari ulteriori studi per comprendere i meccanismi del fenomeno, hanno scritto gli autori dello studio. La variabilità da notte a notte nella durata del sonno e nei tempi del sonno può causare la desincronizzazione nei tempi sonno-veglia e l’interruzione circadiana.

Bibliografia:
Full KM, Huang T, Shah NA, et al. Sleep Irregularity and Subclinical Markers of Cardiovascular Disease: The Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis. J Am Heart Assoc. 2023 Feb 21;12(4):e027361. doi: 10.1161/JAHA.122.027361. leggi