A Boboli ora si può visitare anche il Giardino delle Camelie


Il Giardino di Boboli apre al mondo un angolo segreto: ecco il Giardino delle camelie, ritenuto il nido d’amore del principe Mattias de’ Medici

giardino delle camelie

Dentro Boboli c’è un angolo segreto, mai aperto al pubblico, che ora è pronto ad accogliere i visitatori dopo un lungo e complesso restauro: il Giardino delle camelie. Questo piccolo spazio verde, realizzato all’ombra dei bastioni che dividono il cortile di palazzo Pitti dal parco mediceo di Firenze, protetto da mura, fu creato attorno alla metà del XVII secolo per il fratello minore del granduca Ferdinando II de’ Medici, il principe Mattias de’ Medici. Il giardino, infatti, era attiguo ai suoi appartamenti e leggenda vuole che, impreziosito anche da giochi d’acqua a getto dal pavimento e da fontane, fosse il suo nido d’amore: una grotta artificiale ad arco, posta vicino all’ingresso, serviva a proteggere da occhi indiscreti la parte più nascosta e privata dello spazio.

Nei secoli passati questa area restò riservata ad alcuni membri della famiglia granducale e venne dedicata alla coltivazione di piante esotiche e di rare varietà di agrumi, poi sostituite nell’800 da varie specie di camelie, presenti ancora oggi.

Oltre alla collezione ottocentesca di camelie, è di particolare interesse la struttura architettonica di questo spazio, tipicamente seicentesca. In questo luogo delicatissimo, quindi, si potrà entrare con visite accompagnate, per le quali non occorrerà prenotazione, durante i mesi di aprile e maggio: si svolgeranno dal martedì alla domenica, e ve ne saranno tre la mattina e tre il pomeriggio (rispettivamente alle 11, 12, 13 e 15, 16, 17), per un massimo di 15 persone per volta.

“Boboli è un immenso teatro dove natura e arte si combinano in una complessa stratificazione storica, offrendo continue sorprese e gioielli come il Giardino delle camelie. Uno spazio, questo, di grande suggestione e non solo per le meraviglie della collezione botanica, ma anche per l’architettura capricciosa, per le invenzioni scenografiche e per la decorazione, ora finalmente risanate e restituite al pubblico. È un passo importante del grande progetto che nel 2030 vedrà restaurato tutto il parco”, sottolinea il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.

“Questa primavera si arricchisce di un nuovo gioiello. Dopo un restauro accurato si apre al pubblico un angolo finora sconosciuto ai più. Abbiamo dunque a Firenze e in Toscana un altro pregiatissimo spazio verde, un altro spazio di storia che, con i suoi tesori botanici della famiglia delle camelie, va ad arricchire la serie di veri e propri musei a cielo aperto rappresentata dai giardini medicei”, aggiunge il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, presente all’apertura.