Idrosadenite suppurativa: metodi di valutazione del dolore da rivedere


Serve un nuovo approccio per la valutazione del dolore negli studi clinici sull’idrosadenite suppurativa, effettuata con una scala numerica e una scala analogico-visiva

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Per integrare la valutazione del dolore negli studi clinici sull’idrosadenite suppurativa, effettuata più comunemente con una scala numerica e una scala analogico-visiva, potrebbero essere necessari i dettagli sulla finestra di richiamo del dolore e misurazioni ripetute dell’intensità massima del dolore, secondo una revisione della letteratura pubblicata sul British Journal of Dermatology.

«Il dolore è il sintomo più comune e fastidioso che affligge le persone con idrosadenite suppurativa ed è stato considerato prioritario come dominio di outcome dall’HIdradenitis SuppuraTiva cORe outcomes set International Collaboration (HISTORIC)» hanno scritto il primo autore Samar Hasan e colleghi della divisione di infezione e immunità all’Università di Cardiff in Galles.

La revisione fa parte degli sforzi del gruppo di lavoro sul dolore HISTORIC per identificare e convalidare lo strumento migliore per misurare l’intensità del dolore. Gli effetti funzionali del dolore sono misurati in altri domini, in particolare il dominio della qualità della vita specifico dell’idrosadenite suppurativa, che viene valutato utilizzando lo strumento Hidradenitis Suppurativa Quality of Life (HiSQOL).

Le scale normalmente utilizzate potrebbero non essere sufficienti
I ricercatori hanno analizzato gli studi randomizzati controllati per stabilire se determinati strumenti di valutazione del dolore, tra cui la scala numerica (NRS) e la scala analogico-visiva (VAS), possono fornire informazioni utili per HISTORIC al fine di misurare l’intensità del dolore negli studi su pazienti con idrosadenite suppurativa. Sono stati inclusi gli studi con utilizzo della scala NRS in condizioni dolorose della pelle e della scala VAS nell’artrite reumatoide.

Oltre tre quarti (78%) dei trial ammissibili relativi a condizioni dolorose cutanee riguardavano pazienti con herpes zoster. L’11% coinvolgeva soggetti con idrosadenite suppurativa, mentre il 5% l’epidermolisi bollosa, il 3% il pemfigo volgare, il 2% l’acne volgare e l’1% il pioderma gangrenoso. Le scale NRS e VAS sono state utilizzate nel 68% dei casi.

Un altro obiettivo degli autori era valutare i parametri per il ricordo del dolore. I risultati hanno mostrato che il 77% degli studi con dolore cutaneo e l’87% di quelli nell’artrite reumatoide non hanno specificato la finestra di ricordo del dolore che, nei casi in cui veniva descritta, aveva più frequentemente una durata di 24 ore.

Utile la misurazione ripetuta dell’intensità massima del dolore
Ulteriori risultati hanno mostrato che il 33% degli studi sulle condizioni dolorose cutanee ha valutato l’intensità massima del dolore provato dai partecipanti mentre il 3% ha considerato l’intensità media. Invece nell’87% degli studi sull’artrite reumatoide non è stato incluso nessun dettaglio sull’intensità del dolore.

«La misurazione ripetuta dell’intensità massima del dolore in un periodo specifico molto probabilmente produrrà dati più affidabili rispetto a una singola valutazione media» hanno osservato i ricercatori. «È stato dimostrato che la peggiore intensità del dolore, rispetto ai punteggi medi e minimi, si correla meglio con l’interferenza funzionale causata dal dolore stesso».

Gli esiti del dolore sono stati riportati come differenza media nel 76% degli studi su condizioni cutanee e nel 75% di quelli sull’artrite reumatoide.

Altri risultati hanno mostrato che il 10% degli studi su condizioni dolorose cutanee e l’11% di quelli sull’artrite reumatoide riportavano esiti di dolore come percentuale di pazienti che raggiungevano un livello desiderabile.

«Le scale NRS e VAS sono metodi standard per misurare l’intensità del dolore nelle affezioni dolorose della pelle, invece dettagli chiave come la finestra di richiamo vengono spesso omessi e non c’è consenso su come riportare i dati del dolore misurati tramite la scala numerica» hanno scritto i ricercatori.

«In conclusione, la nostra revisione ha mostrato che esiste una sostanziale eterogeneità nella misurazione del dolore nelle condizioni della pelle e nell’artrite reumatoide e che spesso mancano dettagli sufficienti per valutare se le scale NRS o VAS sono state utilizzati nello stesso modo riproducibile» hanno concluso. «La maggior parte degli studi randomizzati controllati ha riportato il dolore come cambiamento medio, mentre si potrebbe ottenere più valore riportando la proporzione di pazienti che raggiunge uno stato desiderabile. Questa revisione sarà utile per raggiungere un consenso su come misurare il dolore negli studi futuri sull’idrosadenite suppurativa».

Referenze
Hasan SB et al. Pain measurement in painful skin conditions and rheumatoid arthritis randomized controlled trials: a scoping review to inform pain measurement in hidradenitis suppurativa. Br J Dermatol. 2022 Dec;187(6):846-854.

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