In Russia arrestato per spionaggio Evan Gershkovich, giornalista del WsJ


In Russia arrestato per spionaggio Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal. Per Mosca stava raccogliendo informazioni coperte da segreto di stato

Evan Gershkovich

Un giornalista statunitense corrispondente in Russia del quotidiano Wall Street Journal (WsJ) è stato arrestato dai servizi di sicurezza di Mosca in quanto “sospettato di spionaggio per conto del governo di Washington”. Lo ha riferito all’agenzia nazionale Tass il centro per le pubbliche relazioni dello stesso Servizio federale per la sicurezza della Russia (Fsb). Secondo quanto comunicato al media russo, Evan Gershkovich, questo il nome del cronista, classe 1991, è stato arrestato nella città di Ekaterinburg, circa 1.650 chilometri ad est di Mosca. Nei confronti del giornalista è stato aperto un procedimento disciplinare con l’accusa di “spionaggio”. Stando alla ricostruzione dei servizi di Mosca infatti, Gershkovich, regolarmente accreditato come giornalista anche secondo quanto riferito dall’Fsb, “agendo su istruzioni del governo statunitense, stava raccogliendo informazioni che costituivano un segreto di stato sulle attività di una delle imprese del complesso militare-industriale della Russia“.

Finora, spiega la Dire (www.dire.it), il Wall Street Journal, testata con sede a New York e con oltre 130 anni di storia, fra le più lette degli Stati Uniti, non ha rilanciato la notizia né sul suo portale web né sui suoi canali social. L’ultimo articolo scritto da Gershkovich pubblicato sul sito web della testata – un approfondimento sui rapporti fra Russia e Cina – risale a una decina di giorni fa. Secondo quanto riportano media internazionali, Evan Gershkovich è il primo reporter statunitense a essere arrestato sul territorio russo dai tempi della Guerra Fredda, conclusasi a inizio anni ’90. L’operazione nei confronti del cronista avviene nel contesto del conflitto in Ucraina, cominciato nel febbraio 2021 con il lancio di un’offensiva militare da parte di Mosca.