Formula Uno: le novità del 2023 su circuiti, monoposto e team


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Manca davvero pochissimo all’inizio della nuova stagione di Formula 1, dal 5 marzo i motori torneranno a rombare sulle piste di tutto il mondo fino alla tappa finale del 26 novembre ad Abu Dhabi. La scorsa edizione si è conclusa con una serie di interrogativi e sorprese, come il calo della seconda metà della stagione della Ferrari e la risalita in classifica della Mercedes, con una Red Bull che l’ha fatta da padrona senza soluzione di continuità. C’è chi ha scelto di rivoluzionare, come la stessa casa di Maranello che ha salutato Mattia Binotto per sostituirlo con Frédéric Vasseur. E poi c’è il valzer di postazioni nelle monoposto con giovani dalle belle speranze e ritorni eccellenti. Tante novità in questo 2023 che interessano tanto i regolamenti delle auto e lo stesso calendario, con incredibili esclusioni.

Il calendario

La prima grande novità del calendario 2023 è la cancellazione del gran premio di Cina, inizialmente previsto a metà aprile. A Shangai però si naviga ancora a vista per quanto riguarda la situazione sanitaria e per questo la Fia ha deciso di tagliare la testa al toro e annullare il gran premio per evitare di trovarsi in piena emergenza calendario. Calendario che quindi partirà il 5 marzo dalla tappa del Bahrain proseguendo poi il 19 in Arabia Saudita. Aprile, senza la Cina dunque, vedrà solo due gare, la prima il 2 in Australia e la seconda, il 30, in Azerbaijan. Maggio porterà il Circus 7 a Miami, il 21 al tanto atteso del Gran Premio dell’Emilia Romagna, ad Imola, e il 28 l’affascinante Gp di Monaco. Giugno inizierà con il giorno 4 con il Gp di Spagna e chiuderà il 18 in Canada. Intensissimo luglio, a partire dal 2 in Austria, il 9 in Inghilterra, il 23 in Ungheria e il 30 in Belgio. Dopo la pausa estiva si riprenderà in Olanda il 27 agosto per passare a settembre, il 3, ancora in Italia, a Monza questa volta, il 17 a Singapore e il 24 in Giappone. Tre le gare di ottobre, la prima, l’8, in Qatar, il 22 in Usa e il 29 in Messico. Chiude l’anno il trittico di gare del Brasile, il 5 novembre, Las Vegas, il 18 per la prima volta dopo 41 anni, e Abu Dhabi il 26.

Le novità regolamentari

Tante le novità regolamentari, a cominciare da un occhio più attento al fenomeno del Porposing. Con le nuove vetture dello scorso anno si era venuto a verificare questo problema di eccessivo saltellamento che avrebbe potuto causare seri danni fisici ai piloti. Ecco, la Federazione ha introdotto nuove modifiche da effettuare sulla vettura, sul suo fondo, divisibile in due settori, più alto di 10 millimetri nella parte centrale sotto il pilota e di 15mm nei bordi laterali. La deflessione delle estremità, inoltre, potrà essere di 5 mm verso l’alto e il basso. Le vetture, inoltre, saranno più leggere, passando dagli attuali 798 kg a 796 kg. Ulteriore novità sarà quella della temperatura del carburante, di 10 gradi inferiore rispetto alla temperatura ambiente.

Rivoluzione Team Principal

Come abbiamo detto Frédéric Vasseur è la grande novità del 2023. A sostituire l’ingegnere francese in Alfa Romeo sarà Alessandro Alunni Bravi, già managing director del Gruppo Sauber. Ma aria nuova ci sarà anche in Williams con l’arrivo di James Vowles nel ruolo di Team Principal dopo l’addio di Jost Capito. In McLaren ci sarà invece l’italiano Andrea Stella, storico ingegnere di pista di Fernando Alonso in Ferrari con i ruoli di Performance Engineer e Race Engineer.

I piloti new entry e gli addii

Quello di Vettel è stato un addio duro da digerire da parte di tutti i tifosi di F1 ma questo non toglierà emozioni e colpi di scena nel prossimo campionato mondiale. Naturalmente secondo i siti di scommesse sulla Formula Uno partono con i favori del pronostico i grandi campioni come Verstappen, Leclerc e Hamilton ma dietro di loro la bagarre è apertissima. Ad insidiare i piloti più esperti, però, ci sono tre new entry interessantissime, come Nyck De Vries in Alpha Tauri, che ha già debuttato in F1 correndo al posto di Alex Albon in Williams a Monza nella scorsa stagione. Tanta attesa c’è per l’australiano Oscar Piastri, con la McLaren che ha vinto la battaglia per ingaggiarlo a spese della Alpine. Infine c’è Logan Sargeant in Williams, americano che ha scalato tutte le categorie inferiori, fino ad arrivare alla grande chance della F1 al fianco di Alex Albon.