Il giallo di Locorotondo: in un bosco un quintale di barattoli di Nutella scaduti


Il giallo del quintale di barattoli di Nutella scaduti ritrovato nei boschi: “Prenderemo i responsabili”. L’intervista a Michelangelo Schiavone, ispettore ambientale di Locorotondo

nutella locorotondo

Che mondo sarebbe senza Nutella?” Qualcuno a Locorotondo, comune in provincia di Bari, ha pensato bene di prendere in parola il celebre slogan e di disfarsi della crema al cacao e alle nocciole più famosa al mondo.  Lo ha fatto, però, in un modo alquanto bizzarro, abbandonando una quindicina di casse piene di barattoli scaduti, un quintale, in contrada Serralta, al confine con Fasano. Barattoli sigillati e incellofanati, scoperti dall’ispettore ambientale di Locorotondo e presidente dell’organizzazione di protezione ambientale Wardapark, Michelangelo Schiavone.

“Lo scorso 23 gennaio- racconta all’agenzia Dire (www.dire.it) – ero impegnato in attività di pattugliamento, fototrappolaggio e videotrappolaggio, quando davanti ai miei occhi è apparsa una scena surreale, faticavo quasi a credere che fosse vera: in un tratturo, una strada sterrata tipica pugliese, non asfaltata ma comunque comunale, di pubblico passaggio, era stato ammassato un quantitativo enorme di barattoli di Nutella scaduti, saranno stati un centinaio”. “Sono rimasto scioccato. Questi boschi sono posti magici che caratterizzano il nostro territorio- continua- ma che, purtroppo, a volte vengono presi di mira da qualche persona incivile. Immaginate solo il contrasto tra la bellezza degli ulivi e delle querce, la macchia mediterranea, e i barattoli di vetro, che erano perfettamente imballati. Qualche contenitore era rotto ma la maggior parte era era integro”.

Quando la Ferrero è venuta a sapere la notizia, ha immediatamente contattato Schiavone. “Il team security della Ferrero ha ritirato la Nutella e l’ha smaltita. Ed è questa un’altra cosa che non ci spieghiamo: perché- si domanda l’ispettore ambientale- non avvertire la Ferrero invece di disfarsi di tutto quel prodotto in maniera così brutale?”.

C’è un’altra cosa che amareggia Michelangelo Schiavone. “La Nutella ritrovata era scaduta ad aprile 2021. In quel periodo, tutta l’Italia era in crisi e molte famiglie del nostro paese attraversavano difficoltà economiche. Decidemmo così di organizzare un pranzo durante il quale preparammo una grande quantità di orecchiette e di donarle a chi ne aveva bisogno. Fu davvero una cosa bellissima. Perdo davvero le staffe se penso che nello stesso periodo c’era gente che si permetteva il lusso di far scadere alimenti e li buttava nelle nostre campagne come fossero una discarica“.

Già, ma chi potrebbe essere stato a compiere questo brutto gesto? Michelangelo Schiavone preferisce non fare nomi ma tiene a dire che “l’incivile di turno non la passerà liscia, Locorotondo non si butta. Grazie al Comune sono quattro anni che lavoriamo a favore dell’ambiente e in questo periodo siamo riusciti a eliminare quasi del tutto il problema dell’abbandono e del rogo dei rifiuti. Qui non si scherza, sia chiaro: chi ha compiuto questo gesto deve avere paura, non tolleriamo comportamenti simili. La mia è una missione di vita, fino a quando sono qui, chi si comporta male e non rispetta l’ambiente non può e non deve stare tranquillo”.

“A quanti hanno abbandonato fra gli alberi tutti quei barattoli di Nutella- aggiunge- voglio lanciare un appello: smettetela, non abbiamo più tempoI nostri boschi sono meravigliosi ma non esiste un metro quadrato privo di plastica. Ormai la vegetazione ha inglobato il frutto di tutta questa inciviltà. Smettetela, fatelo per i vostri figli, per il loro futuro. Con l’ambiente non si scherza”.

“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi”, sospira sotto una pioggia battente Rutger Hauer nel celebre monologo che chiude il film di fantascienza ‘Blade Runner’, diretto nel 1982 da Ridley Scott. Certo, nei boschi di Locorotondo non ci sono le “navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione” ma Michelangelo Schiavone informa che “la Nutella è solo l’ultimo ritrovamento singolare, in passato mi sono trovato di fronte cose davvero assurde: autovetture abbandonate da 30 anni, vitelli morti e tanti alimenti, bustoni pieni di alimenti della Comunità europea, questa gente fa davvero pietà”.

“Il problema dei rifiuti- conclude- sta diventando una piaga, le forze in campo sono poche, noi siamo in due a combattere questo fenomeno. Fortunatamente ci sono tanti volontari, i cittadini, che ci danno una mano. E devo dire grazie al sindaco di Locorotondo, Antonio Bufano, che è davvero soddisfatto del lavoro che svolgiamo da anni”.