Gli alunni italiani sono i più indipendenti nel fare i compiti a casa


Un sondaggio realizzato da Novakid rivela come gli alunni italiani siano i più indipendenti nello svolgimento dei compiti a casa

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Il lavoro di genitore è tra i più impegnativi e soddisfacenti al tempo stesso, è un ruolo che richiede pazienza, affetto, disciplina ed equilibrio. Novakid, scuola online d’inglese per bambini dai 4 ai 12 anni leader in Europa, conosce bene le difficoltà dei genitori di oggi, soprattutto per quanto riguarda le scelte quotidiane che affrontano dal punto di vista dell’educazione e dell’ambito scolastico. La piattaforma, infatti, si impegna ogni giorno per diventare un supporto nell’insegnamento della lingua inglese con l’implementazione di nuove metodologie e tecniche di apprendimento.

I genitori del giorno d’oggi vivono con apprensione il futuro dei propri figli, soprattutto per quanto riguarda i desideri e l’approccio alle future opportunità lavorative. Su di loro, infatti,  ricadono molte scelte che possono influenzare le potenziali carriere dei più piccoli. Novakid ha per questo realizzato un sondaggio per esplorare il grado di controllo che i genitori del mondo hanno nei confronti delle scelte, non solo educative, ma anche sociali dei propri figli. Sono stati presi in analisi i genitori di bambini dai 4 ai 12 anni provenienti dall’Italia, Francia, Germania, Spagna, Turchia e paesi MENA.

La scuola al primo posto

Dai risultati è emerso che per il 69% dei genitori intervistati l’attenzione nella scelta della scuola dei propri figli è un fattore importante da tenere in considerazione e che non prende in considerazione, almeno fino al termine delle scuole medie, l’opinione e preferenza dei figli. La situazione è analoga anche in Germania, dove il 68% dei genitori ha ritenuto che la scelta scolastica debba rimanere nelle mani dei genitori. I francesi, invece, si sono rivelati i più aperti e meno severi, lasciando i figli relativamente liberi di scegliere che scuola frequentare sin da piccoli.

In generale, i genitori italiani hanno dimostrato un discreto controllo sui propri figli, soprattutto per quanto riguarda le attività legate all’ambito scolastico, che si tratti della scelta di attività extrascolastiche (61%) o argomenti di approfondimento per il doposcuola (54%). Tra le attività ludiche, invece, solo lo sport vede una percentuale alta (57%) di genitori che scelgono direttamente per i propri figli. Per gli hobby, attività di svago, cerchia di amici, contenuti media e musicali, i bambini italiani, rispetto agli altri paesi europei considerati, hanno maggiore possibilità di scegliere in base alle proprie preferenze e attitudini.

Autonomia e compiti a casa

Gran parte del supporto scolastico di cui si fa carico un genitore è quello relativo ai compiti a casa. Da quanto emerso, solo una piccola percentuale (7%) segue i figli per l’intera durata dei compiti, mentre il 36% lascia che i figli li gestiscano in autonomia con minimo supporto o aiutandoli solo quando sono in difficoltà con determinate materie o argomenti (24%). Un dato interessante è che ben il 23% degli alunni italiani svolge i compiti in totale autonomia, rispetto al 18% rilevato in Germania, il 5% della Francia e il 16% della Turchia.

Il difficile equilibrio tra controllo e autonomia

Il 56% dei genitori italiani intervistati trova alle volte complicato trovare un giusto equilibrio tra la pianificazione del futuro dei propri figli e lasciare che siano indipendenti, dandogli la possibilità di esplorare diverse e nuove attività, affinché possano scoprire quali siano più affini alle proprie preferenze e obiettivi di crescita. Ma per il 16% del campione, alle volte lasciare troppa libertà ai propri figli può risultare “dannoso”, soprattutto a causa delle pressioni esterne e delle aspettative della società che possono risultare un peso troppo grande per dei ragazzi in giovane età.

Avere più libertà nelle decisioni scolastiche importanti significa anche assumersi maggiori responsabilità, un aspetto importante per un’educazione sana ed equilibrata. Tuttavia, quando si tratta di problemi come il bullismo, lo stress e il calo di rendimento nello studio, i genitori italiani ritengono necessario intervenire maggiormente nella vita sociale e scolastica dei figli.

Passato vs Futuro

L’approccio dei genitori all’educazione ha subito molti cambiamenti negli ultimi anni, con un’attenzione e sensibilità maggiore su molte dinamiche familiari e scolastiche, e l’implementazione di nuovi metodi di apprendimento. Nella maggior parte dei Paesi presi in esame, gli intervistati concordano sul fatto che il proprio approccio differisca da quello dei genitori. Il divario tra le generazioni in Italia non è così evidente come in altri Paesi: il 34% afferma di avere un approccio comune o simile a quello dei propri familiari, mentre il 60% si dichiara lontano e differente. Questo dato dimostra come in Italia, nonostante le forti tradizioni, ci sia un’apertura nei confronti di nuove metodologie e nell’implementazione della tecnologia in ambito scolastico.