La Russa e Rauti celebrano il Movimento Sociale Italiano: è bufera


Rauti e La Russa celebrano il Msi, scoppia la polemica. Il Pd chiede le dimissioni. Di Segni (Comunità ebraica): “Grave che alte cariche dello Stato legittimino sentimenti nostalgici”

la russa rauti

Non solo la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti. A celebrare il compleanno del Movimento sociale italiano sui social arriva anche Ignazio La Russa. Il presidente del Senato su Facebook scrive: “Nel ricordo di mio padre, che fu tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano in Sicilia e che scelse con il MSI per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana”.

Ieri, 26 dicembre, giorno della fondazione del Msi, la sottosegretaria alla Difesa aveva postato su Twitter delle immagini di manifesti con la scritta ‘Viva il Msi’ e altre di suo padre e fondatore del Movimento, Pino Rauti. Ad accompagnarle queste parole: “Oggi voglio ricordare il 26 dicembre di 76 anni quando, a Roma, nasceva il Movimento Sociale Italiano (M.S.I.). Onore ai fondatori ed ai militanti missini”.

UCEI: GRAVE ESALTAZIONE ANNIVERSARIO DA ALTE CARICHE STATO

Le parole di Rauti e La Russa non sono passate inosservate, generando non poche polemiche. la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, in merito ha dichiarato: “Si celebrano oggi i 75 anni dalla promulgazione della Costituzione repubblicana, l’affermazione della nostra democrazia antifascista, il nostro più solido ancoraggio e punto di riferimento su un piano non soltanto legislativo. Eppure, alla vigilia di una giornata così importante per l’Italia, c’è chi ritiene di esaltare un altro anniversario – quello della fondazione del Msi – partito che, dopo la caduta del regime fascista da poco sconfitto, si è posto in continuità ideologica e politica con la Rsi. Governo dei fascisti irriducibili che ha attivamente collaborato per la deportazione degli ebrei italiani”.

Grave che siano i portatori di alte cariche istituzionali a ribadirlo– ha proseguito Di Segni come riferisce la Dire (www.dire.it) – legittimando quei sentimenti nostalgici. Noi ribadiamo l’aspettativa di sentire condannare non solo le leggi del ’38 come male assoluto ma il fascismo e la sua propaggine della Rsi come male per l’intera Italia così come la sua eredità prima celata e oggi sempre più manifesta. Le leggi razziali non furono emanate nel vuoto cosmico, ma da un sistema di prevaricazione e violenza e nel condannarle oggi va ricordato il peso della dittatura e di chi le ha emanate. La responsabilità istituzionale e la coerenza costituzionale impongono oggi la rinuncia a ogni sentimento nostalgico”.

ANPI: POST LA RUSSA È SFREGIO A ISTITUZIONI DEMOCRATICHE

“Con tutto il rispetto per gli affetti familiari, La Russa non ha ancora capito che è il Presidente del Senato della Repubblica antifascista e non il responsabile dell’organizzazione giovanile del MSI. Il suo post è uno sfregio alle istituzioni democratiche”, ha dichiarato il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo.

AUGURI AL MSI, IL PD CHIEDE LE DIMISSIONI DI RAUTI E LA RUSSA

“La Russa esalta il MSI, partito neofascista e i suoi fondatori. Il Presidente del Senato della Repubblica nata dalla Resistenza non può mortificare la Costituzione antifascista. Zero senso delle istituzioni. Svilita la seconda carica dello Stato. Si dimetta”, ha scritto su Twitter Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

Dello stesso avviso anche il deputato del Pd, Stefano Vaccari, che su Twitter ha dichiarato: “Solo qualche giorno fa hanno giurato sulla Costituzione antifascista ed ora esaltano fondatori, nascita e storia del MSI. Isabella Rauti e Ignazio La Russa sono incompatibili con i loro ruoli di governo e istituzionali. Una deriva culturale inqualificabile. Dimissioni”