Gli psicologi spiegano perché è importante avere degli obiettivi


Perché abbiamo bisogno di avere degli obiettivi? Ci sono momenti nella nostra vita in cui possiamo farne a meno? Sono sempre positivi? Rispondono gli psicologi

obiettivi

Perché abbiamo bisogno di avere degli obiettivi? Tutti hanno questa necessità oppure c’è chi preferisce non averne? Ci sono momenti nella nostra vita in cui possiamo farne a meno? Sono sempre positivi o possono avere aspetti negativi? A che punto della nostra vita avere degli obiettivi inizia ad essere necessario?

Gli esperti di Guidapsicologi.it spiegano come gli obiettivi siano fondamentali fin dall’infanzia, anche per conoscere se stessi. Per questo dobbiamo sapere elaborarli in modo corretto e realistico, e a questo proposito ci danno alcuni consigli e metodi per imparare ad individuare e realizzare i nostri obiettivi.

Perché abbiamo bisogno di avere degli obiettivi?

Gli obiettivi sono ciò che ci permette di concretizzare i nostri sogni, progetti o scopi. Gli obiettivi sono essenziali per raggiungere i nostri traguardi e, in qualche modo, sono ciò che fa sì che il cambiamento avvenga nella direzione desiderata. Sono il passo dopo passo, ciò che permette di andare da A a B. Inoltre, gli obiettivi ci consentono di misurare, monitorare, conoscere i nostri progressi e sapere da una parte in cosa dobbiamo migliorare e, dall’altra, in cosa siamo bravi e dobbiamo potenziare. Ci permettono di conoscerci meglio e favoriscono il nostro sviluppo, contribuendo così alla nostra crescita personale.

Tutti hanno bisogno di avere degli obiettivi o c’è chi preferisce non averne?

C’è poi chi dice di preferire non avere obiettivi e che ama lasciarsi andare, fluire. Sono coloro che sostengono di non preoccuparsi tanto del futuro ma di concentrarsi nel presente per viverlo a pieno. Tuttavia gli obiettivi sono necessari anche per fluire, anche se si tratta di obiettivi piccoli, pochi o a brevissimo termine.

Ad esempio: una persona che non sa a cosa vuole dedicarsi (non conosce il suo scopo), si lascerà andare, e nel suo fluire decide di studiare psicologia perché le piace, ma non perché esiste il desiderio di impegnarsi in questa disciplina in modo sistematico e per fini specifici. Si lascia trasportare dal presente e scorre con esso. Tuttavia, in realtà ha già un obiettivo, che è quello di “studiare psicologia”. In un certo modo, quando fluiamo, noi stessi segniamo quel flusso con piccoli obiettivi presi inconsciamente.

A che punto della nostra vita diventa fondamentale avere degli obiettivi

Gli obiettivi sono fondamentali fin dall’infanzia. Fin da subito, infatti, abbiamo piccoli obiettivi che gli adulti ci aiutano a fissare. Ad esempio, quando iniziamo a muovere i primi passi, ci poniamo piccoli obiettivi per passare dalle braccia di un adulto alle braccia di un altro. Ciò che cambia nel corso della vita è il tipo di obiettivi e il modo di fissarli. Nell’adolescenza, iniziamo ad avere sogni e scopi più tangibili, quindi anche i nostri obiettivi diventano un po’ più elaborati. Bisogna inoltre sottolineare che si tratta di un periodo in cui gli obiettivi sono generalmente meno personali. Non sono legati alla motivazione intrinseca di piacere a se stessi, ma a quella estrinseca di piacere agli altri. Ad esempio: il mio obiettivo è avere una moto, per questo gli obiettivi previ da seguire sono i seguenti: rendere felici i miei genitori affinché me la comprino, e ottenere buoni voti in tutte le materie (così sono felici). È nella giovinezza che la nostra preoccupazione per il futuro aumenta, rendendoci più consapevoli dell’importanza di perseguire degli obiettivi che ci permettano di guidare il nostro cammino verso ciò che davvero vogliamo. Si tratta del momento in cui iniziamo a fissare obiettivi più elaborati, noti come “obiettivi di vita”

Ci sono momenti nella nostra vita in cui possiamo farne a meno? Possono avere aspetti negativi?

Gli obiettivi sono necessari quando si ha un sogno, un progetto, uno scopo… Insomma un traguardo che si vuole raggiungere. Tuttavia, è importante scrivere e definire correttamente i nostri obiettivi, altrimenti potrebbero essere causa di frustrazione, stress e persino ansia. Questo potrebbe accadere, ad esempio, nel caso in cui si ponesse un obiettivo irrealistico, come conseguenza della difficoltà di realizzarlo. Non raggiungendo l’obiettivo proposto, si può generare un sentimento di fallimento personale, uno stato di frustrazione che può portare la persona ad autopunirsi attraverso il proprio dialogo interno, incolpando se stessa per non aver provato abbastanza, o sentirsi umiliata per il fatto di non possedere le capacità necessarie per raggiungere l’obiettivo. Queste dinamiche possono anche causare un calo dell’autostima che rende difficile prendere decisioni. Un altro esempio di obiettivo sbagliato e mal posto, è quando il suo raggiungimento non dipende tanto dal soggetto ma piuttosto da elementi esterni. Il soggetto in questione, che si trova ripetutamente a non raggiungere l’obiettivo, può finire per sviluppare un’impotenza appresa.

Suggerimenti e metodi per imparare a identificare e raggiungere gli obiettivi

Quando abbiamo un obiettivo che vogliamo raggiungere, il primo passo è dividerlo in obiettivi concreti e specifici. Pertanto, avremo una pianificazione strategica che accorcerà il percorso per raggiungere tale obiettivo. Chiameremo tutto questo un piano d’azione. L’obiettivo può essere generale, ma deve avere una data: un sogno diventa un obiettivo quando gli mettiamo una data. Gli obiettivi, invece, devono essere espressi in modo molto concreto e specifico. Li chiameremo obiettivi SMART, poiché devono essere:

S- SPECIFIC (specifico)

M- MEASURABLE (misurabile)

A- ACHIEVABLE (raggiungibile)

R- RELEVANT (rilevante)

T- TIME-BASED (basato sul tempo)

Ecco un esempio.

Traguardo: essere una persona più sana entro un anno.

Obiettivi SMART:

1- Vai a correre 30 minuti al giorno, 3 giorni alla settimana, per 2 mesi.

2- Elimina tutti i prodotti fritti dalla tua dieta ogni giorno della settimana per 2 mesi.

3- Pratica 15 minuti di yoga e 5 di meditazione ogni mattina quando ti alzi, tutti i giorni della settimana, per 2 mesi.

Si può iniziare con questi 3 obiettivi e, dopo 2 mesi, rivederli, ponendosi le seguenti domande: sono stati raggiunti? Se no, perché? Se sì, hanno contribuito ad essere una persona più sana? Li intensifichiamo, li lasciamo uguali o li ammorbidiamo? Possiamo aggiungere nuovi obiettivi che ci aiutino a raggiungere il nostro traguardo? Quali? Pertanto, il piano d’azione può essere rivisto in brevi periodi di tempo, per assicurarsi di diventare dopo un anno una persona più sana.