Civ Inail approva la Relazione programmatica 2023-2025


Gli indirizzi strategici indicati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza Inail ribadiscono il ruolo centrale dell’Istituto per politiche sanitarie e di prevenzione più efficaci

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Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail ha approvato all’unanimità la Relazione programmatica 2023-2025. Gli indirizzi strategici indicati dal Civ ribadiscono il ruolo centrale dell’Inail nella costruzione di politiche sanitarie e di prevenzione più efficaci e nell’individuazione di nuove modalità per dare ulteriore sostegno alla sua centralità, partendo dal presupposto che proprio le imprese e le persone  sono i terminali delle buone politiche e della corretta prassi.

“Territorio, attività sanitaria, ricerca, prevenzione, sostegno alle realtà che operano per il reinserimento, verifica sulle aree professionali ancora ‘non assicurabili’ e che rischiano di essere escluse dalla protezione sociale Inail – sottolinea il presidente Guglielmo Loy – sono alcune delle priorità che il nuovo Civ intende perseguire. Fondamentale per le finalità dell’Inail è valorizzare l’attività di prossimità con il lavoro quotidiano svolto dalle donne e dagli uomini dell’Istituto. La carenza di personale in organico purtroppo ad oggi rappresenta per l’Istituto un elemento di forte criticità che può compromettere il pieno svolgimento dei compiti dell’Inail il cui fine primo è garantire la tutela degli interessi di tutti i suoi utenti”.

“L’assicurazione gestita dall’Inail, fondata sulla tecnica del rapporto di sostenibilità fra premi e prestazioni è elemento che va conservato, garantito e migliorato – prosegue Loy – Ciò, soprattutto, di fronte a una costante crescita degli avanzi di bilancio (circa un miliardo/anno) che conferma come l’Inail, nella sua qualità di ente pubblico non economico, possa e debba sempre più poter gestire le proprie attività in autonomia, anche operativa e organizzativa. Di fatto tale autonomia è stata difficilmente esercitabile a causa di vincoli di legge in termini di spesa che impediscono, tra l’altro, la erogazione di prestazioni aggiuntive alle persone colpite da infortunio o malattia professionale”.

“Così come, anche sul piano degli investimenti – conclude il presidente del Civ – deve essere favorito ogni intervento, ovviamente a garanzia del patrimonio, che sia connesso alle attività istituzionali dell’Inail, promuovendo così iniziative utili a garantire la presenza dell’Istituto nel territorio e diffondendo, a partire dalle scuole, la cultura della prevenzione. Il tutto con una profonda integrazione tra le attività delle sedi dell’Istituto, i Comitati consultivi provinciali, le organizzazioni di rappresentanza di imprese e lavoratori e i patronati”.