In libreria “RUR” di Rogerio Pietro Mazzantini


In libreria e sugli store digitali per la nuova collana iDobloni Cartesiani “RUR” dell’autore brasiliano Rogerio Pietro Mazzantini

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iDobloni del Covo della Ladra tornano in libreria con un nuovo titolo e la novità di una nuova collana iDobloni Cartesiani. A inaugurare questo nuovo percorso narrativo, un romanzo che ha fatto la storia della narrativa di fantascienza internazionale e che oggi viene rielaborata e adattata dall’autore di scifi brasiliano, Rogério Pietro Mazzantini. Stiamo parlando di RUR. Robot Universali di Rossum, tratto dalla pièce originale pièce di Karel Čapek, composta nel 1920 e riportata ai giorni nostri nel romanzo di Pietro.

L’opera inizia con l’invenzione, da parte di due membri della famiglia Rossum, della tecnologia necessaria per costruire i Robot. Robot che non sono macchine, ma esseri umani artificiali, risultato di una avanzata tecnologia biogenetica. Robot che gli umani sfruttano come “servi”, almeno sino a che questo trattamento piace ai Robot stessi. Così Čapek prende a prestito il termine ceco robota, che possiamo tradurre come lavori forzati, oppure lavoro in schiavitù, trasformandolo in quello che oggi è Robot.
La pièce di Čapek risente molto dell’epoca in cui viene scritta. Rogério Pietro Mazzantini, però, vede in questa opera, qualcosa di più che una semplice narrazione ed è il primo autore che ha tentato di riportare a noi questa storia, adattandola e raccontandola ai nostri tempi. Pubblicata dalla brasiliana Madrepérola nel 2021, dal 10 ottobre 2022 esce in Italia tradotta e pubblicata dalla casa editrice iDobloni del Covo della Ladra.
La storia è quella che abbiamo già accennato, ma con una differenza. Lì dove Čapek fa riferimenti diretti alla contingenza geopolitica della Russia post-rivoluzionaria, alla mancanza di pluralità paritaria e alla pianificazione sociale vincolata ai programmi socialisti, Pietro estende il discorso all’economia capitalista, alla divisione in blocchi dei paesi occidentali, alla perenne corsa agli armamenti di potenze tra loro in equilibrio precario. RUR di Rogério diventa così una fotografia appassionata, crudele e terribilmente contemporanea della nostra epoca.

Scevro da ideologie politiche, da interpretazioni ideologiche, Rogério Pietro Mazzantini si limita a leggere i comportamenti sociali di un sistema, il nostro, trasformandoli in una narrazione fantascientifica che porta questi stessi comportamenti a delle inevitabili conseguenze. E ci racconta anche un’altra storia. Quella della massa, del popolo e dei suoi populismi. Una storia in cui l’oppresso che si ribella al suo oppressore ne prende presto il posto, reiterando tutte le sue cattive abitudini, le stesse per le quali si era battuto, e ritrovandosi a ricostruire gerarchie, disuguaglianze, sfruttamento e oppressione, nel nome di una causa molto poco ideologica, e molto più economica e di profitto.
Con RUR di Rogério Pietro Mazzatini, ancora una volta la letteratura di genere, e la fantascienza in particolare, si conferma il territorio ideale per rappresentare le criticità della nostra epoca e della sua dimensione storica. Una prospettiva che, sempre più spesso, sembra mancare dai nostri giornali, dalla nostra letteratura cosiddetta “alta”, dai salotti per bene e dei circoli culturali.