Dal gaming alla giustizia e la medicina: il valore aggiunto dell’intelligenza artificiale


intelligenza artificiale

Intelligenza artificiale, un concetto di cui sono piene le narrative di film, serie TV e libri, ma che raramente riusciamo a riconoscere nel nostro quotidiano. Eppure, è già in mezzo a noi e ci migliora pure la vita quotidiana.

Si aprono ogni giorno nuove frontiere per l’applicazione dell’intelligenza artificiale, nelle sue diverse forme e declinazioni.

Da anni utilizzata in diversi settori – marketing digitale, assistenza, gaming e intrattenimento – di recente ha ulteriormente allargato i propri confini, dopo aver ampiamente dimostrato di cosa è capace.

GAMING E SICUREZZA: PERCHÉ ANCHE IL GIOCO È UNA COSA SERIA

Il campo in cui viene usata forse da più tempo è il gaming, in cui le innovazioni sono state apportate sotto diversi profili, dallo sviluppo di trame imprevedibili e personalizzate sullo stile di gioco dell’utente, a una maggiore protezione del giocatore in termini di prevenzione di comportamenti ludopatici. Una funzione, quest’ultima, che ha portato una vera e propria rivoluzione nei casino online, che hanno così uno strumento in più a supporto della promozione del gioco responsabile e nella lotta alle ludopatie.

Non solo. La capacità degli algoritmi di intelligenza artificiale – Machine Learning e Deep Learning – di processare enormi quantità di dati e di imparare in corso d’opera si traducono in maggiore sicurezza informatica e prevenzioni di frodi. Questi algoritmi, insieme ai sistemi di crittografia digitale e al monitoraggio tecnico degli operatori di gioco rappresentano le più importanti barriere per la protezione degli utenti (consulta l’elenco dei casino online italiani con licenza AAMS che adottano questi strumenti).

UNA FORMULA VINCENTE, CHE MERITA ULTERIORI APPLICAZIONI

Risultati vincenti che hanno probabilmente agevolato l’espansione a macchia d’olio dell’IA: proprio in questi giorni avverrà la presentazione del progetto in ambito giuridico, che vede l’algoritmo alle prese con sentenze per agevolare l’efficienza della fase deliberativa dei procedimenti giudiziari.

Uno strumento di supporto al giudizio e alla valutazione umana, che non si propone di sostituirsi a essi, ma di integrarli e supportarli nelle fasi più delicate dei processi decisionali.

Una risorsa incredibile, quella dell’intelligenza artificiale, che trova applicazione nei più svariati ambiti e che di recente è stata attuata anche nella medicina diagnostica.

È avvenuto grazie al software sviluppato dalla startup tedesca Vara, il cui algoritmo è stato programmato per elaborare i dati di oltre 360.000 esami mammografici al fine di raggiungere un responso diagnostico. Lo studio pubblicato su The Lancet ha previsto due differenti modalità di azione dell’IA: un’analisi autonoma degli esami e una distinzione fra le mammografie potenzialmente sospette.

In entrambi i casi, ai professionisti in carne e ossa rimaneva l’incombenza della diagnosi definitiva, che è stata però comparata con il risultato a cui era pervenuto l’algoritmo, con esiti sorprendenti.

Il lavoro di squadra svolto da medici e intelligenza artificiale ha migliorato del 2,6% l’attività di screening, permettendo di rilevare anche dettagli sfuggiti all’occhio umano.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E INTELLIGENZA UMANA: INSIEME VERSO IL FUTURO

Ed è proprio qui che risiede la più preziosa risorsa di un futuro non troppo lontano. Una collaborazione fra mente umana e sistemi informatici intelligenti, che escluda il temuto sopravvento delle macchine rispetto all’autonomia antropica e che contestualmente integri i deficit connaturati e propri dell’essere umano.