Progetto Nestor: tecnologia italiana per difendere i confini UE


La tecnologia italiana a servizio della difesa dei confini dell’Unione europea: il Gruppo Maggioli è tra i protagonisti del progetto europeo Nestor

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Le tecnologie più sofisticate al servizio della protezione dei confini. Il futuro che diventa protagonista di uno dei temi più dibattuti: la salvaguardia delle frontiere marittime e terrestri. E’ il progetto Nestor, presentato nei giorni scorsi a Riccione all’interno dell’evento ‘Le Giornate di Polizia locale e Sicurezza Urbana‘: l’innovazione applicata anche “per garantire la sicurezza dei cittadini europei”, spiega Sofoklis Efremidis, project manager della Filiale di Atene del Gruppo Maggioli ed explotation manager di Nestor. L’obiettivo è “sviluppare e integrare tecnologie per la sorveglianza dei confini”, il tutto in linea con le direttive europee sul tema.

Il Gruppo Maggioli è particolarmente attivo nell’ambito dei progetti di Ricerca e Sviluppo, creando interessanti sinergie a livello internazionale, come nel caso appunto di Nestor. L’azienda che fornisce servizi e soluzioni d’avanguardia per Pubbliche amministrazioni, imprese e liberi professionisti, è attualmente impegnata in oltre 26 progetti finanziati dalla Commissione europea attraverso il team di Ricerca e Sviluppo, su tematiche che vanno dall’E-government a energia e Industria 4.0.

Per la coordinatrice del progetto e colonnello della Polizia Ellenica, Giannoula Chalvatzi, Nestor è una opportunità per creare coscienza sulla tematica e per dare “strumenti utili alle autorità interessate per essere più efficienti nel loro compito di salvaguardia e controllo”.

Le tecnologie Nestor costituiscono una rete interoperabile per rilevare, valutare e rispondere alle attività illegali nelle missioni di sorveglianza delle frontiere, precisa la Project Manager Nestor e Manager in Kemea – tra i partner di Maggioli nel progetto – Milena Rosgova. Così da permettere agli Stati membri dell’Ue di rispondere alle attività illegali, sia in mare che a terra, grazie al rafforzamento delle capacità decisionali e di reazione delle loro attività di sicurezza.