Tumore al seno: approvata doppia indicazione per olaparib


Tumore al seno: Olaparib è stato approvato nell’Unione Europea come monoterapia o in combinazione con una terapia endocrina

Acido retinoico opzione di cura per alcuni casi di tumore al seno triplo negativo caratterizzati da una precisa caratteristica genetica

Olaparib è stato approvato nell’Unione Europea come monoterapia o in combinazione con una terapia endocrina per il trattamento adiuvante di pazienti adulte con mutazioni BRCA1/2 germinali (gBRCAm), affette da carcinoma mammario precoce ad alto rischio con recettore del fattore di crescita epidermico umano 2 (HER2) negativo, precedentemente trattate con chemioterapia neoadiuvante o adiuvante.

L’approvazione da parte della Commissione Europea si basa sui risultati dello studio di Fase III OlympiA, pubblicati sul New England Journal of Medicine nel giugno 2021, e fa seguito alla raccomandazione di approvazione nell’UE da parte del Comitato per i Medicinali per Uso Umano.

Nello studio, olaparib ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS), riducendo il rischio di recidive di cancro al seno invasivo, di nuovi tumori o di morte del 42% rispetto al placebo (sulla base di un hazard ratio [HR] di 0,58; intervallo di confidenza del 99,5% [CI] 0,41-0,82; p<0,0001).

Olaparib ha inoltre dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza globale (OS), riducendo il rischio di morte del 32% rispetto al placebo (sulla base di un HR di 0,68; 98,5% CI 0,47-0,97; p=0,009). Il profilo di sicurezza e tollerabilità di olaparib in questo studio era in linea con quello osservato in precedenti studi clinici.

Il carcinoma mammario è il tumore più diagnosticato al mondo, con una stima di 2,3 milioni di pazienti diagnosticati nel 2020. Circa il 90% di tutte le pazienti affette da carcinoma mammario in tutto il mondo riceve una diagnosi di carcinoma mammario precoce e in Europa le mutazioni BRCA sono riscontrate in circa il 10% delle pazienti HER2-negative.

Andrew Tutt, Global Chair dello studio OlympiA di Fase III e Professore di Oncologia presso l’Institute of Cancer Research di Londra e il King’s College di Londra, ha dichiarato: “L’approvazione di oggi segna una nuova era di cure in Europa per le pazienti con una forma ereditaria di cancro al seno. Per le pazienti con carcinoma mammario ad alto rischio in fase iniziale, comprese quelle con mutazioni BRCA germinali, i tassi di recidiva rimangono inaccettabilmente alti, con più di una paziente su quattro che vede il cancro ripresentarsi dopo l’intervento chirurgico e il trattamento sistemico. Olaparib è il primo inibitore di PARP a dimostrare un miglioramento della sopravvivenza globale per le pazienti ad alto rischio affette da carcinoma mammario in fase iniziale con mutazioni BRCA germinali e spero che diventi un nuovo standard di cura”.

Nel marzo 2022, olaparib è stato approvato negli Stati Uniti per il trattamento del carcinoma mammario precoce gBRCAm, HER2-negativo ad alto rischio. Lynparza è inoltre approvato negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, in Giappone e in molti altri Paesi per il trattamento di pazienti con carcinoma mammario metastatico gBRCAm, HER2-negativo, precedentemente trattato con chemioterapia, sulla base dei risultati dello studio OlympiAD di Fase III. Nell’UE, questa indicazione comprende anche le pazienti con carcinoma mammario localmente avanzato.

Cancro al seno precoce
Il carcinoma mammario precoce è definito come un tumore confinato al seno con o senza coinvolgimento dei linfonodi regionali e l’assenza di malattia metastatica a distanza. Nell’UE, il carcinoma mammario rappresenta da solo circa il 29% di tutti i tumori nelle donne e 1 donna su 7 sviluppa la malattia nel corso della vita. Nel 2020, si stima che il cancro al seno sarà responsabile di 350.000 nuovi casi e di oltre 90.000 decessi. Nonostante i progressi nel trattamento del cancro al seno precoce, fino al 30% delle pazienti con caratteristiche cliniche e/o patologiche ad alto rischio presenta una recidiva entro i primi anni e le pazienti con mutazioni gBRCA hanno maggiori probabilità di essere diagnosticate in età più giovane rispetto a quelle che non presentano tali mutazioni.

Il cancro al seno è uno dei tipi di tumore biologicamente più diversi, con vari fattori che ne alimentano lo sviluppo e la progressione.10 La scoperta di biomarcatori nello sviluppo del cancro al seno ha avuto un grande impatto sulla comprensione scientifica della malattia.

OlympiA
OlympiA è uno studio multicentrico di Fase III, in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllato con placebo, che testa l’efficacia e la sicurezza di olaparib in compresse rispetto al placebo come trattamento adiuvante in pazienti con carcinoma mammario precoce gBRCAm ad alto rischio HER2-negativo, che hanno completato il trattamento locale definitivo e la chemioterapia neoadiuvante o adiuvante.

L’endpoint primario dello studio era l’iDFS, definito come il tempo trascorso dalla randomizzazione alla data della prima recidiva locoregionale o a distanza o del nuovo tumore o del decesso per qualsiasi causa.

Lo studio OlympiA di fase III è condotto dal Breast International Group in collaborazione con la Frontier Science & Technology Research Foundation, NRG Oncology, il National Cancer Institute statunitense, AstraZeneca e MSD. Lo studio è sponsorizzato da NRG Oncology negli Stati Uniti e da AstraZeneca al di fuori degli Stati Uniti.