Federico Motta Editore pubblica il saggio sulle origini del fumetto


Le origini del fumetto, dai primi baloon ai supereroi moderni: la Casa Editrice Federico Motta Editore propone il saggio di Daniele Barbieri pubblicato sul volume “L’Età moderna”

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Considerato oggi parte integrante della cultura, il fumetto ha lettori in tutto il mondo. Federico Motta Editore propone il saggio di Daniele Barbieri che ripercorre le principali tappe della storia del genere: da The Yellow Kid ai supereroi più moderni.

Il fumetto: Federico Motta Editore introduce il saggio di Daniele Barbieri

Particolarmente apprezzato dalle generazioni più giovani, il fumetto (così come i manga giapponesi, i comics americani e le bandes dessinées francesi), nonostante per decenni sia stato confinato al mondo dell’intrattenimento, è oggi un genere amato in tutto il mondo e la sua dignità artistica è ormai largamente affermata. Come ricorda Federico Motta Editore, lo scrittore e semiologo Umberto Eco fu tra i primi italiani a riconoscerne la dignità artistica e ad analizzarlo dal punto di vista analitico, annullando quella divisione convenzionale che separava la cultura “alta” da quella considerata “bassa”. Nel 1964 il prof. Eco pubblicò infatti Apocalittici e integrati, celebre saggio basato sulla cultura di massa e i mezzi di comunicazione. Per tutti gli appassionati del genere, il saggio di Daniele Barbieri, pubblicato sul volume “L’Età moderna” di Federico Motta Editore, è pensato per tutti quelli che vogliono ripercorrere le principali tappe della storia del fumetto: dalla celebre striscia comica The Yellow Kid del fumettista americano Richard Felton Outcault, fino alla nascita, nel 1938, dei primi supereroi di successo.

Federico Motta Editore: le tappe principali della storia del fumetto

Quali sono quindi le principali tappe del fumetto approfondite dal saggio pubblicato da Federico Motta Editore? Il personaggio di The Yellow Kid compare per la prima volta sulle pagine del “New York Journal” nel 1986. Richard Felton Outcault presenta così al mondo intero il baloon, ovvero la classica nuvoletta in cui vengono racchiusi i pensieri e le parole dei personaggi. Non è però l’unica novità di quel periodo. Le vignette satiriche, inizialmente formate da un’unica scena, cominciano a trasformarsi in sequenze di vignette, offrendo maggiore movimento ai disegni. Nel 1907 viene introdotta un’ulteriore novità: la “serialità”, e da quel momento le strisce umoristiche consentono di estendere una stessa storia da un giorno a quello successivo. La striscia comica lascia poi spazio all’azione. Nel 1929, ricorda il saggio edito da Federico Motta Editore, la pubblicazione di Tarzan inaugura infatti il filone avventuroso. Risalgono invece agli anni ’30 le prime pubblicazioni periodiche dedicate esclusivamente ai fumetti, i comic book. E i supereroi quando entrano in scena? La prima avventura di Superman viene pubblicata dalla Casa Editrice National (oggi DC Comics) nel 1938, seguita l’anno successivo da Batman. Gli anni ’60 introducono invece nuovi eroi, ancora oggi di grande successo: alcuni fumettisti statunitensi tra cui Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko danno vita a personaggi come i Fantastici Quattro, l’Uomo Ragno, gli X-Men e il Dottor Strange.