UE riconosce l’indiscussa reputazione della Doc Prosecco


L’Ufficio Marchi europeo ha stabilito che “la indiscussa reputazione della Doc Prosecco nel percepito del consumatore è stata ampiamente documentata da parte del Consorzio”

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Il Prosecco è diventato il più famoso vino spumante in Europa assieme con lo “Champagne”. È quanto emerge con la decisione pronunciata dall’Ufficio Marchi europeo la quale, riconoscendo l’ennesimo caso di evocazione della denominazione, ha stabilito che “la indiscussa reputazione della Doc Prosecco nel percepito del consumatore è stata ampiamente documentata da parte del Consorzio e questo conferma che “Prosecco” è diventato il più famoso vino spumante in Europa assieme con lo Champagne”.

«Questa decisione – spiega il presidente della Doc Prosecco Stefano Zanette – che peraltro riguardava un prodotto diverso dal vino, può considerarsi il risultato di una strategia di tutela che da sempre mira a rafforzare il percepito della denominazione non solo presso i consumatori ma anche a livello legale. Per fare questo, il Consorzio ha incessantemente intrapreso azioni legali rivolte ai moltissimi casi di evocazione verificatisi a livello globale, operando tenacemente per strutturare basi solide di tutela. Il grande impegno profuso, ora sta finalmente producendo i risultati attesi».

Il Consorzio ha inoltre potenziato ulteriormente i controlli sul commercio online, vista la crescita esponenziale delle frodi in questo segmento di mercato. I numeri, in tale contesto, sono da record: dal 2020 ad oggi sono più di 10.000 i controlli svolti e oltre 2.500 le inserzioni di vendita fatte cessare in quanto ritenute in contrasto con la normativa sull’uso corretto della Doc Prosecco.

Di una forte tutela ha bisogno anche l’aceto balsamico di Modena: il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, e la deputata della Lega Benedetta Fiorini, hanno chiesto al Governo di intervenire contro le manovre in atto in Slovenia.

I due esponenti leghisti denunciano che “grazie alle norme adottate dal governo di Lubiana, sul loro mercato interno è stata introdotta una nuova categoria di aceti miscelati con mosto concentrato a cui è stata data la denominazione di aceto ‘balsamico’. L’Aceto Balsamico di Modena rientra tra le prime denominazioni del nostro agroalimentare: se si cede sull’aceto balsamico, si scardina l’intero sistema delle denominazioni in Italia e in Ue”.