Diabete e Covid: nuovo studio ridimensiona rischio mortalità in ospedale


Diabete: secondo uno studio effettuato in Canada e Danimarca, il rischio di mortalità ospedaliera per Covid non è maggiore rispetti ai pazienti non diabetici

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Secondo uno studio effettuato in più centri in Canada e Danimarca e pubblicato in via preliminare su medRxiv, il rischio di mortalità ospedaliera per Covid-19 non risulta significativamente più elevato tra i diabetici rispetto ai non diabetici.

Gli studi hanno riportato rischi di decesso più elevati tra i pazienti con Covid e una storia di diabete, tuttavia mancano analisi dettagliate sull’associazione tra la gravità della sindrome respiratoria acuta grave causata dal virus SARS-CoV-2 e la presenza di condizioni di comorbidità, hanno premesso gli autori. Inoltre gli studi che descrivevano l’associazione tra il diabete e rischio di decesso per Covid sono stati condotti presso singoli centri, con analisi dei dati regionali di pazienti con gravità variabile della malattia infettiva.

Dati da più centri ospedalieri in Canada e Danimarca
Nel presente studio, i ricercatori hanno valutato l’associazione tra diabete e mortalità tra le persone ospedalizzate per Covid -19 residenti in Ontario e Copenaghen.

La coorte comprendeva individui con più di 18 anni che sono stati ricoverati in ospedale a causa del Covid-19 tra il 1 gennaio 2020 e il 30 novembre 2020 in Ontario (n=1.018) e Copenaghen (n=305). Quelli ricoverati in 10 ospedali dell’Ontario sono stati analizzati retrospettivamente e quelli ricoverati in otto ospedali di Copenaghen sono stati analizzati prospetticamente.

I dati sono stati ottenuti principalmente dalle cartelle cliniche elettroniche dei pazienti. I soggetti ricoverati in ospedale a causa dell’infezione sono stati identificati presso i dipartimenti di prevenzione e controllo delle infezioni degli ospedali e tramite i dati dell’archivio centrale comprendenti i rapporti sui test di laboratorio per il Covid-19.

I dati comprendevano parametri demografici (sesso, età, conoscenza della lingua inglese e posizione residenziale prima del ricovero in ospedale), anamnesi (incluse malattie cardiovascolari, malattie polmonari, abitudine al fumo e insufficienza renale), uso di farmaci, esami di laboratorio intra-ospedalieri (emocromo completo, proteina C-reattiva, D-dimero e troponina), radiografie del torace, tomografia computerizzata del torace, ecocardiografia ed ecografia doppler.

I pazienti diabetici sono stati identificati in base a valori di emoglobina glicata (HbA1c) maggiori di 6,5 e all’uso corrente di almeno 1 antidiabetico (iniettabile o orale) in base alle revisioni delle cartelle cliniche. L’endpoint primario era il rischio di decesso a 30 giorni all’interno degli ospedali e i marcatori relativi alla gravità del Covid erano proteina C-reattiva, creatinina, troponina, D-dimero, risultati radiografici anormali e requisiti per l’integrazione di ossigeno.

Rischio di decesso non significativamente più elevato nei diabetici
In totale sono stati analizzati 1.438 pazienti ricoverati in ospedale a causa del Covid, il 78,8% (n=1.133) e il 21% (n=305) dei quali risiedevano rispettivamente in Ontario e Danimarca. Nel 33% dei casi avevano il diabete.

I diabetici avevano una maggiore probabilità di essere anziani e di avere malattie renali croniche, malattie cardiovascolari, livelli elevati di troponina e di utilizzare antibiotici rispetto ai non diabetici. I pazienti ospedalizzati con una storia di diabete tendevano ad avere una malattia Covid più grave e una prognosi peggiore.

In Ontario il tasso grezzo di mortalità per i pazienti diabetici con Covid era di 1,6, mentre per i residenti in Danimarca era di 1,27. I valori della metanalisi per entrambe le nazioni hanno prodotto valori corrispondenti rispettivamente di 1,11 e 1,55.

«In sostanza, sulla base dei risultati dello studio, il rischio di mortalità ospedaliera per Covid non era significativamente più elevato tra i diabetici rispetto ai non diabetici» hanno concluso gli autori. «Tuttavia non è noto se un diabetico presentasse una malattia più grave a causa di un ritardo nella ricerca di cure adeguate che può aver portato a potenziali pregiudizi nella selezione dei casi. Inoltre i fattori che potrebbero potenzialmente influenzare la gravità del Covid-19, come l’etnia e lo stato socioeconomico, potrebbero causare pregiudizi confondenti ed è quindi necessario condurre ulteriori ricerche considerando questi fattori».

Limiti dello studio
I valori di HbA1C non erano disponibili per tutti i partecipanti, pertanto non è stato possibile valutare la gravità della malattia infettiva nell’intera coorte di studio. Inoltre non è stato possibile identificare il tipo di diabete e mancavano dati su importanti determinanti della salute come razza, stato di istruzione, reddito e comorbidità come l’obesità.

Di conseguenza in questo studio l’associazione tra diabete e decessi ospedalieri associati al Covid potrebbe essere stata sovrastimata. Dal momento che Canada e Danimarca sono nazioni ad alto reddito con la presenza di sistemi sanitari pubblici, i risultati dello studio potrebbero avere una bassa generalizzabilità.

Bibliografia 

Bogler O et al. The association between diabetes and mortality among patients hospitalized with COVID-19: Cohort Study of Hospitalized Adults in Ontario, Canada and Copenhagen, Denmark. Medrxiv

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