Verso le elezioni. programmi elettorali a confronto sul tema immigrazione


Il tema dell’immigrazione: i programmi dei partiti a confronto. Le proposte di centrosinistra, centrodestra e Terzo polo sulla gestione dei migranti

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Dopo le tasse e il nucleare, ecco il terzo di una serie di confronti fra i programmi elettorali del centrosinistra, del centrodestra e del Terzo polo. Oggi l’Agenzia Dire (www.dire.it), affronta il tema dell’immigrazione.

IMMIGRAZIONE: LE PROPOSTE DEL CENTROSINISTRA

Nel programma del centrosinistra, fra le misure sul tema immigrazione, viene proposta l’Agenzia di coordinamento delle politiche migratorie “che diventi il principale attore di riferimento per tutto ciò che riguarda il monitoraggio e la gestione dei flussi”.

Altro punto, l’abolizione della “Bossi-Fini per arrivare a una nuova Legge sull’immigrazione, che permetta l’ingresso legale per ragioni di lavoro, anche sulla base delle indicazioni che arrivano dal Terzo settore”. Trova spazio anche la proposta per il “superamento del Regolamento di Dublino e alla costruzione di una vera politica europea su migrazione e accoglienza“.

IL PROGRAMMA DEL CENTRODESTRA SUI MIGRANTI

Niente blocco navale nel programma della coalizione del centrodestra, ma “blocco degli sbarchi“, oltre alla “creazione di hotspot nei territori extra-europei, gestiti dall’Unione europea, per valutare le richieste d’asilo”. Il centrodestra immagina anche un “nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, con controllo delle frontiere“. Oltre a “garantire ai Comuni le risorse necessarie per far fronte alle spese per la gestione e la presa in carico dei minori non accompagnati”.

IL TERZO POLO DISTINGUE TRA PROFUGHI E MIGRANTI

Il Terzo polo vuole “ristabilire una distinzione tra profughi umanitari e migranti economici“. Vengono proposti “corsi intensivi obbligatori di lingua e cultura italiana per i neo-arrivati e regolarizzazione dei migranti irregolari già residenti in Italia che hanno un lavoro“. Altra idea del Terzo polo è il superamento del “trattato di Dublino e creare un sistema europeo comune di asilo che, dopo una breve fase di registrazione negli Stati alle frontiere esterne, distribuisca i richiedenti asilo negli Stati membri dell’Ue“. Si parla anche di “vie di accesso più sicure e legali attraverso un’espansione dei corridoi umanitari“. Infine, la coalizione guidata da Carlo Calenda auspica anche un nuovo ministero per le Migrazioni.