Fisco: il confronto tra i programmi elettorali dei partiti


Verso le elezioni del 25 settembre: programmi elettorali a confronto, ecco le proposte sul fisco di centrodestra, centrosinistra e Terzo Polo

programmi elettorali

Ecco il primo di una serie di confronti fra i programmi elettorali del centrosinistra, del centrodestra e del terzo polo. Oggi parliamo di tasseIl Partito Democratico (Lista Italia Democratica e Progressista) propone il Codice Tributario unico per semplificare “drasticamente gli adempimenti”, lo sviluppo del fisco digitale e l’abolizione delle micro tasse. Lotta all’evasione fiscale attraverso la tracciabilità dei pagamenti e l’incrocio delle banche dati, potenziamento delle Agenzie fiscali e maggiori premialità ai contribuenti leali. Il programma prevede anche la riduzione del carico Irpef a partire dai redditi medi e bassi e una razionalizzazione delle agevolazioni fiscali.

La coalizione di centrodestra (Forza Italia – Lega – Fratelli d’Italia) propone una riduzione della pressione fiscale per famiglie, imprese e lavoratori autonomi, ma soprattutto spinge sulla flat tax che vuole estendere alle partite Iva fino a 100 mila euro e che vorrebbe applicare in caso di incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti. No a patrimoniali, abolizione dei micro tributi, pace fiscale con un accordo fra Erario e cittadini per la risoluzione del pregresso, ma anche sgravi fiscali per chi assume secondo la logica del “chi più assume, meno paga”. Chiude il programma con l’introduzione del ‘conto unico fiscale’ per la compensazione “piena e immediata” dei crediti e dei debiti verso la PA e il diritto al conto corrente per tutti i cittadini.

Come spiega la Dire (www.dire.it), la coalizione fra Italia Viva e Azione, il cosiddetto Terzo Polo, prevede l’introduzione di un minimo esente inteso come “maxi deduzione corrispondente all’ammontare che viene giudicato essenziale per sopravvivere”. Una detassazione specifica totale fino ai 25 anni e ridotta del 50% fino ai 29 anni, ma anche una detassazione straordinaria di una extra mensilità, fino a 2.200 euro, che le imprese “potranno scegliere di erogare ai propri dipendenti ai fini di alleviare gli effetti dell’inflazione”. L’unificazione tra la detrazione per lavoro autonomo e quella per lavoro dipendente e una semplificazione dell’imposta, spostando tutte le spese fiscali in un sistema a rimborso diretto. Per quanto riguarda l’Ires il programma di Calenda e Renzi prevede il riordinamento normativo e l’unificazione del sistema dei crediti di imposta in caso di comportamenti virtuosi in linea con la transizione ecologica.