Il M5s rompe l’alleanza con il Pd anche in Sicilia


In Sicilia il M5S rompe l’alleanza progressista, il capo pentastellato Conte: “Alle Regionali da soli”. Il candidato governatore sarà Nuccio Di Paola

conte m5s

 “In Sicilia il Movimento 5 Stelle correrà da solo, per dare riscatto e dignità a tutta l’isola”. Lo annuncia il leader pentastellato Giuseppe Conte. “Alcune settimane fa – scrive Conte in un post su Facebook – ero stato chiaro: quello che vale a Roma vale a Palermo. Sappiamo come è andata nella capitale: il Pd ha scelto l’agenda Draghi, rinnegando tutto il lavoro realizzato in direzione progressista durante il Conte II. Nonostante questo – osserva il presidente del M5S -, in Sicilia abbiamo tentato fino all’ultimo di costruire un percorso comune, anche in considerazione del percorso di partecipazione costruito in occasione delle primarie. Dal Partito democratico, però, ancora una volta non sono giunte risposte adeguate“.

NUCCIO DI PAOLA CANDIDATO M5S ALLA PRESIDENZA

“In Sicilia il Movimento 5 Stelle correrà con Nuccio Di Paola presidente – annuncia Conte su Facebook – . Impegno, correttezza e schiena dritta, la nostra proposta per il governatore che ogni siciliano merita”, spiega il presidente del M5S.

LE PRIMARIE DI LUGLIO

Il M5S ha partecipato alle primarie della coalizione progressista dello scorso luglio, che hanno incoronato Caterina Chinnici come candidata alla presidenza della Regione Sicilia dopo le dimissioni di Nello Musumeci. Alle primarie, la candidata pentastellata Barbara Floridia era arrivata seconda a circa 3.000 voti di distanza dalla figlia del magistrato ucciso dalla mafia, europarlamentare del Pd.

CONTE: “CHI HA PROCEDIMENTI PENALI STIA FUORI DALLE LISTE”

“Siamo arrivati a questo paradosso – prosegue il leader M5S -: da una settimana c’è un’impasse dovuta all’insistenza dei democratici per infilare nelle liste esponenti impresentabili. Una posizione che ha messo in imbarazzo anche Caterina Chinnici, che è stata costretta a richiamare il Pd su questo punto: chi ha procedimenti penali pendenti deve restare fuori dalle liste. Per noi la questione è semplice: abbiamo sempre detto che saremo stati garanzia di profili impeccabili, al servizio dei cittadini – spiega Conte – L’asticella del senso delle Istituzioni con noi è sempre alta, tanto sul versante nazionale tanto sul versante locale. Questi segnali che ci arrivano dagli amici del Pd non sono affatto incoraggianti. La Sicilia merita francamente di più. Ai cittadini abbiamo il dovere di trasmettere credibilità, trasparenza, passione. In una parola, fiducia: quella che sembra ancora una volta mancare. Questa nostra linea di condotta è una garanzia per i siciliani e per tutti gli italiani: saremo sempre dalla parte giusta”, conclude il leader M5S.

CHINNICI: “SCENARIO STRAVOLTO IMPONE RIFLESSIONE”

“Attraverso le primarie mi era stata affidata la guida di una coalizione che non esiste più. Tanta rispettosa e paziente attesa per ritrovarsi ora in uno scenario stravolto che di fatto azzera tutto e impone nuove riflessioni nel pochissimo tempo rimasto”. Questo il commento della candidata alla presidenza della Regione Siciliana, Caterina Chinnici, all’uscita del Movimento 5 Stelle dalla coalizione progressista.

BARBAGALLO: “DAL M5S ALTO TRADIMENTO AI SICILIANI”

“A Giuseppe Conte dico, intanto, che la dignità è mantenere la parola data. E questa rocambolesca giravolta di oggi del suo movimento è tutt’altro che degna. Quello del M5S è alto tradimento nei confronti dei siciliani che hanno creduto al fronte progressista“. Lo dice il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, dopo che il leader pentastellato ha comunicato via Facebook che il M5S correranno da soli in Sicilia uscendo dalla coalizione del fronte progressista.

“Il Movimento 5 Stelle in Sicilia aveva condiviso l’opposizione a Musumeci e in virtù di questo ha sottoscritto un patto per le primarie di coalizione – aggiunge Barbagallo -. Hanno garantito il sostegno alla candidata vincitrice, Caterina Chinnici e il Pd aveva detto, più volte nei giorni scorsi, sì a tutte le richieste da loro avanzate. Alcune anche premature per non dire stravaganti“.

“Abbiamo atteso fiduciosi ma chiaramente oggi di fronte a questa presa di posizione inspiegabile prendiamo atto che la coalizione progressista finisce qui“, annuncia Barbagallo. “Il M5S si assume la responsabilità di sciogliere una alleanza e una coalizione per la quale abbiamo lavorato per anni e chiamato al voto oltre 30mila siciliani in uno sforzo comune non indifferente, vanificato da scelte politiche che nulla hanno a che fare con la Sicilia e i siciliani“, conclude il segretario regionale dem.

MICCICHÈ: “PER SCHIFANI SARÀ VITTORIA FACILE”

Ci hanno appena detto che Pd e M5S vanno separati in Sicilia: a questo punto la vittoria di Schifani è abbastanza facile“. Lo dice il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, in conferenza stampa a Palermo. Con il coordinatore azzurro, che ha convocato i giornalisti per fornire i nomi dei candidati FI alle politiche, anche Giorgio Mulè, attuale sottosegretario alla Difesa.

“Credo che la nostra vittoria in Sicilia sia abbastanza scontata, ma lo era anche prima del divorzio tra Pd e M5S – prosegue Miccichè – . Noi ci siamo riunificati e stiamo lavorando bene. Sento Schifani tutti i giorni: è gasato ed entusiasta di questa esperienza che sta facendo”.

SCHIFANI: “MIO IMPEGNO NON CAMBIA”

“La spaccatura tra Pd e 5 Stelle non cambia per nulla il mio impegno e quello del centrodestra. La Sicilia e i siciliani rimangono la mia stella polare. Guardia alta, e occhi al futuro della nostra Terra”. Lo scrive su Twitter il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana, Renato Schifani come riferisce la Dire (www.dire.it).