Elezioni: Verdi e Sinistra Italiana infuriati per l’accordo Letta-Calenda


L’alleanza Pd-Azione fa arrabbiare Verdi e Sinistra Italiana. Bonelli e Fratoianni chiedono un incontro a Letta per verificare le condizioni della corsa elettorale

fratoianni

“Chiediamo un incontro al Pd per verificare se esistono ancora le condizioni per un’intesa elettorale che coinvolga l’Alleanza Verdi Sinistra“. Così Angelo Bonelli di Verdi/Europa Verde, in un punto stampa davanti all’Hotel Nazionale di Roma insieme a Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana. L’accordo raggiunto tra il Pd e Azione/Più Europa non convince insomma i due partiti di sinistra, che si erano detti disposti a formare un fronte con i dem in vista delle elezioni del 25 settembre.

La nostra proposta politica non è negoziabile, per questo consideriamo questo accordo legittimo, perché è bilaterale, ma in nessun modo vincolante sul tema programmatico della proposta politica”, aggiunge Fratoianni. E da Enrico Letta arriva subito la proposta di un vertice: “Incontro con i leader di Sinistra Italiana ed Europa Verde? Certamente. Propongo di vederci domani (oggi, ndr)“, secondo fonti del Nazareno riportate dalla Dire (www.dire.it).

FRATOIANNI: “NON ABBIAMO PAURA DEL PROPORZIONALE, SFIDO CALENDA”

“Questa trattativa un po’ curiosa che si è concentrata molto sui collegi, mentre noi parliamo solo di politica e continueremo a farlo, era partita con un veto”, ricorda Fratoianni parlando dell’accordo che garantisce il 30% di candidati ad Azione/Più Europa e 15 seggi ‘blindati’ ai calendiani. “Ho sfidato personalmente Carlo Calenda e tutti gli altri leader a mettersi in gioco, noi non abbiamo paura di correre sul proporzionale, lo abbiamo sempre fatto e ci siamo sempre guadagnati un risultato o meno sulla base dei nostri voti e del consenso alla nostra proposta politica“, rimarca il leader di Sinistra Italiana.

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“IL DIRITTO DI TRIBUNA NON CI INTERESSA”

Bonelli e Fratoianni replicano anche alla nota del Nazareno in cui si sottolinea come “nelle prossime liste elettorali il Pd offrirà diritto di tribuna in Parlamento ai leader dei diversi partiti e movimenti politici del centrosinistra che entreranno a far parte dell’alleanza elettorale“. La garanzia, insomma, di ottenere un seggio anche se le liste non dovessero superare la soglia di sbarramento. “Ma noi non ne abbiamo alcun bisogno, abbiamo i nostri candidati e la nostra lista”, osserva Bonelli. Mentre per Fratoianni si tratta di “una offerta generosa, ma che non ci riguarda. E chi sperava che la nostra proposta cambiasse, può farsene una ragione”.