Appennino Bike Tour porta alla scoperta dei piccoli borghi


Torna anche quest’anno Appennino Bike Tour, la campagna di Legambiente per riscoprire in sella ad una bicicletta le bellezze dell’Italia

appennino bike tour

Piccoli borghi arroccati, paesaggi fra mare e montagna, capolavori del patrimonio artistico culturale, ma anche prelibatezze della tradizione enogastronomica: pedalare lungo la ciclovia dell’appennino è un viaggio che la quinta edizione di Appennino Bike Tour, campagna organizzata da Legambiente e Vivi Appennino insieme a Misura, farà conoscere e vivere in bici. Sarà un viaggio da nord a sud lungo la Penisola in sella a una bici.

VALORIZZARE I PICCOLI BORGHI ITALIANI

Il tour, che si avvale del patrocinio dei Ministeri della Transizione ecologica, dei Trasporti e delle Mobilità sostenibili, del Turismo, dell’Anci, Confcommercio e Federparchi, è stato presentato questa mattina a Roma nella conferenza stampa organizzata presso la sede nazionale di Legambiente a Roma. Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, ha voluto sottolineare come “Appennino Bike Tour racconta e mostra con concretezza come valorizzare al meglio le aree interne e i piccoli borghi italiani attraverso una forma di turismo dolce che coniuga mobilità sostenibile, sport e scoperta del territorio.

Il successo della campagna è confermato anche dall’ottimo feedback avuto in questi anni dai territori e dai cittadini che dopo la pandemia hanno optato per un turismo più di prossimità per conoscere e riscoprire la nostra Penisola costellata da un’infinità di borghi e bellezze spesso nascoste o dimenticate. E la bicicletta diventa un’ottima compagna di viaggio cui oggi siamo in grado di offrire uno spettacolare percorso attrezzato con servizi innovativi e pronto per essere segnalato”.

IL PERCORSO

Partenza da Altare (Savona) in Liguria il 21 giugno per arrivare in Sicilia, il 21 luglio, ad Alia (Palermo). Alla tappa di partenza parteciperanno anche due ospiti d’eccezione come l’ultracyclist Omar Di Felice e la campionessa nazionale di sci Marta Bassina. In totale 3100 chilometri, 14 regioni toccate, 26 aree protette, più di 300 comuni attraversati e 44 comuni tappa dove si troveranno le postazioni di ciclo officine e di ricarica per le e-bike inaugurate da Misura la scorsa estate.

Massimo Crippa, direttore commerciale di Misura, ha voluto ricordare come “crediamo fortemente in questo progetto e con l’app CicloAPPennino arricchiamo la ciclovia, unico esempio in Italia, di uno strumento di promozione e valorizzazione del territorio. Uno stile di vita sano, un turismo lento e consapevole, la riscoperta delle bellezze del Paese tutti elementi chiave di un cambiamento a cui vogliamo contribuire verso un futuro più sostenibile. Per noi promuovere il cicloturismo e l’Appennino significa anche investire nel futuro di chi vive, lavora e viaggia lungo questa straordinaria infrastruttura naturale”.

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LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2022

Due le novità di quest’anno: la prima è che durante ogni tappa un team di ciclisti, insieme a Legambiente e ViviAppennino, organizzerà degli itinerari cicloturistici aperti a tutti alla scoperta dei principali monumenti, degli angoli più suggestivi, delle bellezze naturalistiche, ma anche delle piccole realtà territoriali con produzione di qualità a km zero.

La seconda novità è l’app CicloAPPennino, realizzata da Misura e scaricabile gratuitamente a partire da metà giugno sia negli Store Apple sia in Google Play. Uno strumento utile per avere informazioni su oltre 300 punti di interesse che si incontrano lungo il tracciato, divise per categorie: arte e cultura, paesaggi e borghi, curiosità del territorio, meraviglie delle natura e bontà della tradizione. Allo stesso tempo si potranno trovare anche informazioni sulle caratteristiche tecniche del percorso.

Tornano anche quest’anno gli Ambasciatori dell’Appennino, il riconoscimento assegnato da Legambiente a quei soggetti che si sono distinti per attività di presidio del territorio e iniziative di sostegno e promozione ai luoghi dell’Appennino. Nel corso di ogni tappa sarà presentata Appennino Bike Tour, la guida cartacea, che racconta la ciclovia tappa per tappa edita da Mondadori con una prefazione di Francesco Guccini, il cantautore e poeta che ha scelto da tempo l’Appennino tosco emiliano come sua residenza.

UN CONCRETO RILANCIO DELLE AREE INTERNE

Enrico Della Torre, direttore generale di ViviAppennino, ha evidenziato come “con questa edizione iniziamo a mettere a sistema l’offerta dei territori e a definire il prodotto della più grande direttrice cicloturistica del nostro Paese. Grazie all’attenzione che continua a crescere attorno alla ciclovia dell’Appennino stiamo costruendo le basi per un concreto rilancio delle aree interne, in linea con quanto pianificato a partire dal G7 Ambiente a Bologna nel 2017. Intendiamo fare una risposta ai piccoli Comuni e portare un nuovo indotto economico e occupazionale in questi territori”.

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OMAR DI FELICE: LA BICI È IMPRESCINDIBILE DALLA MIA VITA

Omar Di Felice è un ultracyclist e con la sua bicicletta ha appena finito di compiere un viaggio nel mondo artico, ma è anche colui che ha disegnato il tracciato da 3100 km dell’Appennino Bike Tour “Io sono un ciclista- dichiara Di Felice- Per me essere ciclista significa sposare quello che è l’utilizzo della bicicletta a tutti i livelli. Oggi sono arrivato in bicicletta, mi sposto in città pedalando, viaggio in bicicletta e faccio anche avventure imprese di ultracycling, gare e competizioni. La bicicletta è imprescindibile nella mia vita quotidiana a tutti i livelli quindi da quello sportivo fino ad arrivare a quello della mobilità urbana ovviamente è stato ed è un lavoro lungo e costante”.

“Lo sto portando avanti già dal 2018 quindi dopo la prima edizione sono stato contattato da Appenino Bike Tour proprio per realizzare questo tracciato e soprattutto per andare poi a revisionare quella che era la prima bozza già messo in campo”, spiega. “Nel corso degli anni ovviamente ho cercato su di adattare sempre di più quello che è il percorso alle esigenze delle famiglie, delle persone normali che si vogliono spostare. Non per niente è un tracciato di 3100 km ma frazionato in tappe e ognuno può decidere quante tappe fare ogni giorno, oltre al fatto che chi vuole può decidere di pedalare con una e-bike con uno sforzo veramente minimo”.

CIFANI: FONTI FOSSILI CORRONO ANCORA PIÙ VELOCEMENTE DELLE RINNOVABILI

“Questo è il momento in cui si devono concretizzare tutte le cose che, ad esempio, la nostra associazione chiede da 42 anni- dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente- Sulla transizione ecologica stanno avvenendo diverse cose, purtroppo sul fronte della transizione energetica c’è un ritorno al passato: l’apertura di centrali a carbone o a olio spente, la ripartenza delle trivellazioni di petrolio nel mare, l’acquisto o l’affitto di nuovi rigassificatori. Si sta facendo un lavoro per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, ma comprare il gas dalla Libia, dall’Egitto o dall’Algeria non è poi così diverso che comprarlo dalla Russia”.

“Noi dobbiamo ridurre il consumo di gas così come dobbiamo ridurre la dipendenza dall’estero per approvvigionarci da tutte le fossili e dobbiamo spingere molto più velocemente sulle rinnovabili“. A conclusione, riferisce la Dire (www.dire.it), “Abbiamo visto nominare dei commissari, nell’ultimo decreto, per realizzare gassificatori o il termovalorizzatore a Roma, ma non abbiamo visto i commissari sulle rinnovabili come chiedeva Elettricità Futura di Confindustria. Una conferma di come le fossili continuano ad andare più veloci delle rinnovabili”.