Come misurare le prestazioni di un sito web e perché è importante


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Ci sono diversi aspetti di un sito web da valutare con attenzione quando si analizzano le sue prestazioni. Uno degli aspetti più importanti è la velocità di caricamento, un elemento chiave che può fare la differenza quando un utente atterra sul sito web di riferimento.

La velocità di caricamento rappresenta anche uno dei fattori di ranking utilizzati dai motori di ricerca, soprattutto Google, per classificare le pagine dei siti web in SERP. Un sito web con dei tempi di caricamento molto lenti può gradualmente scendere di classifica.

Da anni, le statistiche di settore affermano che gli utenti del web non tollerano aspettare più di 4 secondi per il caricamento della pagina desiderata e il tempo di apertura troppo lungo rappresenta il principale motivo che aumenta il tasso di abbandono. Per questo motivo, sempre più siti utilizzano dei metodi per velocizzare il caricamento, come il load balancer.

Ma come si misurano le prestazioni di un sito web sia in termini di velocità che in relazione alla user experience? Puoi scoprirne di più all’interno di questo articolo.

Come misurare le prestazioni di un sito

Per misurare e migliorare le prestazioni di un sito web bisogna eseguire dei test e analizzare i dati ottenuti dagli appositi strumenti utilizzati. Esistono una vasta gamma di tool online che indicano tutti i principali dati da conoscere sulle prestazioni di una pagina o dell’intero sito web e offrono anche dei consigli su come garantire un’ottima esperienza utente.

In primo luogo, per misurare le prestazioni del proprio sito web è possibile scegliere tra numerosi speed test online, a partire dallo strumento reso disponibile da Google fino a tool realizzati da software house in grado di eseguire test sintetici e ottenere le prime importanti informazioni.

Google Analytics rappresenta uno strumento fondamentale per l’analisi dei dati delle performance di un sito web, perché è in grado di monitorare con attenzione le attività su un portale.

Prestazioni di un sito: i parametri da tenere in considerazione

Uno dei parametri da analizzare e ottimizzare per il miglioramento delle prestazioni di un sito web è il CRP (Critical Rendering Path), ovvero il percorso di rendering critico che permette di velocizzare il caricamento dei contenuti su una pagina web.

Successivamente, gli esperti consigliano di analizzare una seconda metrica che prende il nome di “Speed Index” e indica il tempo medio dopo il quale i singoli contenuti di una pagina web iniziano ad apparire sullo schermo degli utenti.

Una terza metrica molto importante è il “Time to Interactivity”, ovvero il lasso di tempo che trascorre da quando un sito web diventa navigabile a quando un utente può interagire con i suoi contenuti e anche in questo caso è fondamentale ridurre la tempistica.

L’analisi dei Core Web Vitals per l’ottimizzazione della User Experience

Nel 2020 Google ha annunciato l’inserimento della User Experience tra i principali fattori diretti che incidono sul posizionamento online di un sito web. Il colosso della Big Tech utilizza i “fattori web essenziali”, ovvero i Core Web Vitals, come nuovi parametri per misurare tre indici fondamentali: la velocità di caricamento, l’interattività e la stabilità visiva.

La velocità di caricamento si misura attraverso l’indice “Largest Contentful Paint (LCP)”, in grado di calcolare il tempo necessario impiegato da un sito web per rendere visibile l’elemento più pesante, come video o foto in alta qualità. Secondo le statistiche, una buona user experience richiede un tempo di caricamento pari a 2,5 second.

Il “First Input Delay (FID)”, invece, misura la reattività di una pagina web in base al tempo che un motore di ricerca impiega a rispondere agli input dell’utente. Calcola, quindi, il tempo trascorso tra la prima interazione dell’utente e il momento in cui il browser risponde a questo input. Generalmente, gli esperti consigliano una FID inferiore a 100 millisecondi;

Infine troviamo il “Cumulative Layout Shift (CLS)”, che misura la stabilità di tutti gli elementi presenti all’interno di una pagina web e analizza i cambiamenti di layout che avvengono durata della navigazione. I siti web con una buona user experience dovrebbero avere pagine con un CLS inferiore a 0,1.