Colite ulcerosa: conferme per etrasimod in fase III


Colite ulcerosa: arrivano risultati positivi da uno studio di fase 3 su etrasimod, un modulatore orale del recettore della sfingosina 1-fosfato selettiva (S1P)

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Sono stati annunciati i risultati positivi di uno studio di fase 3 su etrasimod, un modulatore orale del recettore della sfingosina 1-fosfato selettiva (S1P) che si assume una volta al giorno. Messo a punto da Pfizer, tale farmaco è in fase di sviluppo per il trattamento della colite ulcerosa (UC) da moderatamente a gravemente attiva.

Nello studio, i pazienti trattati con etrasimod hanno ottenuto miglioramenti statisticamente significativi nell’endpoint primario della remissione clinica alla settimana 12 rispetto al placebo. Miglioramenti statisticamente significativi sono stati raggiunti anche in tutti gli endpoint secondari chiave dello studio e il profilo di sicurezza era coerente con i precedenti studi di fase 2.

L’azienda ha dichiarato che “questi risultati positivi dimostrano che etrasimod, se approvato, potrebbe essere una potenziale opzione innovativa per i pazienti con colite ulcerosa che non sono in grado di ottenere miglioramenti con le terapie attuali”.

Lo studio globale di fase 3 multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, noto anche come ELEVATE 12, ha arruolato 354 pazienti con UC che avevano precedentemente fallito o erano intolleranti ad almeno una terapia convenzionale, biologica o JAK. I partecipanti hanno ricevuto etrasimod 2 mg una volta al giorno.

I risultati completi dello studio saranno presentati in future pubblicazioni e presentazioni scientifiche. Questi dati, insieme ai risultati di ELEVATE 52, dovrebbero costituire la base per le future dichiarazioni normative pianificate. I risultati dello studio ELEVATE 52 saranno disponibili entro la fine del primo trimestre.

Etrasimod è stato sviluppato da Arena Pharmaceuticals, recentemente acquisita da Pfizer ed è in studio per una serie di malattie immunoinfiammatorie tra cui colite ulcerosa, malattia di Crohn, dermatite atopica, esofagite eosinofila e alopecia areata.

In uno studio di fase 2, randomizzato, controllato con placebo, dose-ranging (OASIS) in pazienti con UC da moderata a grave, la maggior parte dei pazienti che hanno ottenuto risposta clinica, remissione clinica o miglioramento endoscopico alla settimana 12 hanno manifestato effetti sostenuti o migliorati fino alla settimana 46, con etrasimod 2 mg nello studio di estensione in aperto. Etrasimod ha anche dimostrato un profilo rischio/beneficio favorevole, coerente con i risultati sulla sicurezza riportati nella porzione in doppio cieco di OASIS.

Il successo dell’accordo di Pfizer con Arena si basa in gran parte sull’etrasimod, il farmaco infiammatorio più avanzato nel portafoglio dell’azienda biotecnologica di San Diego. Prima di rimodellare sé stessa come specialista nelle malattie infiammatorie, Arena era probabilmente meglio conosciuta per il farmaco per l’obesità Belviq.

I dirigenti di Pfizer hanno voluto l’acquisizione dell’azienda senza avere ancora in mano i risultati chiave di etrasimod, sebbene avessero i dati in cieco di Elevate 12 e Elevate 52 che suggerivano che il farmaco stesse funzionando nella colite ulcerosa. I ricercatori stanno anche studiando i benefici di tale molecola nei pazienti con malattia di Crohn, dermatite atopica, esofagite eosinofila e alopecia areata.

Etrasimod è un modulatore selettivo del recettore della sfingosina 1-fosfato (S1P), attivo per via orale, she si somministra una volta al giorno. Viene studiato per una serie di malattie immuno-infiammatorie tra cui la colite ulcerosa, il morbo di Crohn, la dermatite atopica, l’esofagite eosinofila e l’alopecia areata.

Anche ozanimod di Bristol Myers Squibb, già approvato per il trattamento della colite ulcerosa, agisce su S1P.

In uno studio di fase condotto con etrasimod, un trial randomizzato e controllato con placebo e a dosi variabili (OASIS) in pazienti con UC da moderata a grave, la maggior parte dei pazienti che hanno ottenuto una risposta clinica, una remissione clinica o un miglioramento endoscopico alla settimana 12 hanno sperimentato effetti sostenuti o migliorati fino alla settimana 46, con etrasimod 2 mg nell’estensione open-label. Etrasimod ha anche dimostrato un profilo beneficio/rischio favorevole, coerente con i risultati di sicurezza riportati nella parte in doppio cieco di OASIS.