Linfoma: PET-FDG aiuta a prevedere risultati delle Car-t


Linfoma diffuso a grandi cellule B: PET-FDG precoce possibile strumento utile a prevedere gli esiti della terapia con CAR-T

Linfoma a grandi cellule B: Car-T efficaci a 4 anni

Un nuovo studio suggerisce che nei pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivante/refrattario, l’esecuzione precoce di una FDG-PET può aiutare a prevedere un eventuale futuro fallimento della terapia con cellule CAR-T. Lo evidenziano i risultati di uno studio pubblicato di recente sulla rivista Blood Advances.

L’imaging con la FDG-PET, spiegano gli autori nell’articolo, è utilizzato per valutare la risposta o la prognosi nei pazienti con linfoma a grandi cellule B, ma finora l’utilità di questo strumento non era stata valutata nei pazienti trattati con le cellule CAR-T.

Lo studio ora pubblicato su Blood Advances è un’analisi retrospettiva condotta su pazienti con linfoma a grandi cellule B sottoposti al trattamento con le cellule CAR-T e in tre ospedali del Regno Unito. I pazienti valutabili sono stati sottoposti alla valutazione delle risposte dopo un mese e per il follow-up dopo 3 o più mesi. L’imaging con FDG-PET è stato eseguito circa un mese, 3 mesi e 6 mesi dopo l’infusione delle cellule CAR-T e la risposta è stata valutata utilizzando il sistema del punteggio di Deauville (DS) a 5 punti.

La FDG-PET è stata valutata in 171 pazienti dopo un mese 1 e in 170 pazienti dopo 3 e 6 mesi 3. Alla valutazione effettuata dopo un mese, il tasso di risposta complessivo è risultato del 76%, con un 42% dei pazienti che mostrava una risposta completa e il 34% che mostrava una risposta parziale. Dopo un mese, il 31% dei pazienti ha ottenuto un DS pari a 1-2, il 24% un DS pari a 3, il 35% un DS pari a 4 e il 10% un DS pari a 5.

Il rischio di progressione della malattia a 6 mesi è risultato del 15% per i pazienti con DS1-2, 32% per i pazienti con DS3, 46% per i pazienti con DS4 e 100% per quelli con DS5. Livelli elevati di lattato deidrogenasi e proteina C-reattiva prima dell’infusione sono risultati associati a risposte più transitorie, rispetto a quelle durevoli, e valori del DS più bassi sono risultati associati a una maggiore durata della risposta. Tuttavia, nell’ analisi multivariata il valore del DS non è risultato l’unico fattore associato in modo significativo al tempo di ricaduta.

Il valore del DS alla valutazione del primo mese è risultato collegato anche ai tassi di sopravvivenza libera da progressione (PFS) e sopravvivenza globale (OS). Infatti, il tasso di PFS a 12 mesi ha raggiunto il 77,1% in presenza di un DS1-2contro lo 0% con in presenza di un DS5, mentre il tasso di OS a 12 mesi è risultato rispettivamente dell’87,1% contro 38,1%.

«In conclusione, i nostri risultati indicano che i valori di DS ottenuti alla FDG-PET eseguita precocemente forniscono uno strumento standardizzato e ampiamente disponibile per prevedere una remissione duratura dopo il trattamento con CAR-T anti-CD19 e potrebbero fornire informazioni per gestire precocemente i pazienti dopo l’infusione delle CAR-T ed effettuare una stratificazione adattata in base alla risposta negli studi clinici», scrivono gli autori nella loro discussione.

Bibliografia
A. Kuhnl, et al. Early FDG-PET response predicts CAR-T failure in large B-cell lymphoma. Blood Adv. 2022;6(1):321-326;doi:10.1182/bloodadvances.2021005807. Link