Tumori: ricostruito il meccanismo alla base della cachessia


Tumori: scoperta la via per bloccare la perdita di massa muscolare. Ricostruito il meccanismo molecolare alla base della cachessia

Tumori: scoperta la via per bloccare la perdita di massa muscolare. Ricostruito il meccanismo molecolare alla base della cachessia

Ricostruito il meccanismo molecolare alla base della cachessia, la perdita di tessuto muscolare tipica dei tumori. Rimetterlo in moto può portare ad un recupero della massa muscolare dei pazienti oncologici. Questa la scoperta contenuto in uno studio, coordinato dall’Istituto Veneto di Medicina Molecolare e dall’Università di Padova, e pubblicato sul Journal of Cachexia, Sarcopenia and Muscle.

La cachessia colpisce fino all’80% dei malati di cancro e oltre a comportare un drastico calo della qualità di vita, riduce la risposta e la tolleranza ai trattamenti. Inoltre è direttamente responsabile di più del 20% dei decessi da neoplasia. “Nonostante la sua importanza clinica e l’impatto sui pazienti, la fisiopatologia dell’atrofia muscolare associata alla cachessia è ancora poco conosciuta”, scrivono i ricercatori che, nello studio, si sono concentrati su un meccanismo molecolare (denominato via Akt-mTOR) noto per agire come un modulatore della sintesi delle proteine.

“Si tratta di una via che, quando è attiva, promuove la crescita delle fibre muscolari”, ha spiegato il coordinatore dello studio Bert Blaauw. I ricercatori hanno osservato, che nelle persone con deperimento muscolare, il meccanismo Akt-m TOR è meno attivo del normale. Inoltre, in esperimenti su animali di laboratorio, hanno dimostrato che la riattivazione di questo meccanismo è in grado di portare a un recupero quasi completo sia della massa muscolare sia della forza. Tra le strategie che possono contribuire a riattivare questo meccanismo c’è anche l’attività fisica, anche se non è ancora in che modo eserciti questa azione: “Avere questa informazione permetterebbe di costruire piani mirati di attività fisica per i pazienti colpiti da cachessia, in modo che debbano fare solo quanto è strettamente necessario per avere un beneficio muscolare”, sottolinea Blaauw. Allo studio, però, ci sono anche opzioni farmacologiche.