Insonnia: dal Chmp dell’Ema via libera a daridorexant


Insonnia: il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) ha adottato un parere positivo per l’uso di daridorexant nell’Unione europea (UE)

Insonnia: il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) ha adottato un parere positivo per l'uso di daridorexant nell'Unione europea (UE)

Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) ha adottato un parere positivo per l’uso di daridorexant nell’Unione europea (UE) per il trattamento di pazienti adulti con insonnia caratterizzata da sintomi presenti da almeno tre mesi e un impatto considerevole sull’attività diurna. Si tratta del primo antagonista doppio del recettore dell’orexina a ricevere il parere positivo in Europa.

Sviluppato da Idorsia, la biotech svizzera nata da una costola di Actelion quando nel 2017 fu ceduta a Janssen, una volta approvato in via definitiva daridorexant sarà posto in commercio con il marchio Quviviq.

Il parere positivo del Chmp è supportato da solidi dati registrativi di fase 3, recentemente pubblicati su The Lancet Neurology,  che hanno dimostrato che daridorexant ha migliorato i sintomi notturni e il funzionamento diurno in adulti con disturbi di insonnia al primo e al terzo mese rispetto al placebo, con un profilo di sicurezza favorevole. L’efficacia e la sicurezza di daridorexant sono ulteriormente supportate da uno studio di estensione a lungo termine, che insieme agli studi registrativi, fornisce dati clinici fino a 12 mesi di trattamento continuo.

Il disturbo dell’insonnia è definito come una difficoltà a iniziare o mantenere il sonno, che causa un disagio clinicamente significativo o una compromissione di importanti aree di funzionamento. Questo impatto sulla quantità o qualità del sonno deve essere presente per almeno tre notti a settimana, durare per almeno tre mesi e verificarsi nonostante un’adeguata opportunità di dormire. Un’ampia gamma di disturbi diurni, stanchezza, riduzione di energia, alterazione dell’umore e difficoltà cognitive, sono riportati dalle persone con insonnia. L’alterazione del funzionamento diurno è una preoccupazione fondamentale per le persone che vivono con un disturbo d’insonnia.

Jean-Paul Clozel, amministratore delegato di Idorsia, ha commentato: “La raccomandazione del Chmp è un’importante pietra miliare per Idorsia e un passo significativo verso una nuova opzione di trattamento per i pazienti europei con disturbi di insonnia. Se approvato, Quviviq non sarebbe solo il primo antagonista doppio del recettore dell’orexina disponibile in Europa, ma anche il primo farmaco per l’insonnia in grado di migliorare il funzionamento diurno. Inoltre, con la rivalutazione periodica della necessità della terapia, Quviviq può essere utilizzato per il trattamento a lungo termine, affrontando una limitazione chiave delle terapie esistenti. Questo è rappresentato dall’indicazione unica adottata dal Chmp, per i pazienti che hanno un notevole impatto sul funzionamento diurno, e per coloro che hanno avuto difficoltà a dormire per un periodo prolungato. Sono molto orgoglioso del fatto che Idorsia sarà l’azienda che produrrà un vero cambiamento in Europa, portando questa innovazione ai pazienti”.

Il professor Luigi Ferini-Strambi, dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Milano, ha commentato: “L’insonnia colpisce tra il 6 e il 12% della popolazione adulta in Europa. Per i pazienti con un disturbo di insonnia, la condizione medica può avere un impatto negativo su molti aspetti della vita quotidiana, dallo studio e il lavoro alle attività sociali e le relazioni. Può anche avere un impatto economico significativo a causa di un aumento del rischio di lesioni e di incidenti automobilistici, così come una ridotta produttività sul posto di lavoro. Questa raccomandazione del Chmp segna un passo importante per cambiare la vita dei pazienti con disturbi di insonnia in tutta Europa”.

Come agisce il farmaco
Daridorexant è un antagonista duale del recettore 2 dell’orexina sviluppato per il trattamento dell’insonnia. Il sistema dell’orexina mantiene il cervello sveglio, quindi il farmaco induce il sonno in modo differente rispetto ai classici ipnoinduttori ad azione benzodiazepinica come lo zolpidem, che agiscono diminuendo l’attività neuronale complessivi. I trattamenti tradizionali per l’insonnia possono causare difficoltà di memoria e sedazione mattutina. L’aspetto più notevole dello studio su daridorexant è che è stato dimostrato che migliora il funzionamento diurno.
Nel corso del programma di sviluppo clinico di daridorexant, durato 7 anni, sono stati sintetizzati 25mila composti, di cui solo 12 avevano dimostrato efficacia in vivo e alla fine il candidato prescelto è stato il daridorexant.

La prevalenza dell’insonnia è molto elevata e si stima colpisca il 10 per cento della popolazione mondiale. Gli antagonisti doppi del recettore dell’orexina (DORA) offrono un approccio completamente diverso per trattare l’insonnia rispetto alle precedenti classi di farmaci: bloccando l’attività dell’orexina, essi agiscono sulla veglia iperattiva, in contrasto con i trattamenti dell’insonnia che agiscono tramite una generale sedazione del SNC. I DORA mirano specificamente al sistema dell’orexina legandosi competitivamente con entrambi i recettori, bloccando così in modo reversibile l’attività dell’orexina. Il blocco dei recettori dell’orexina recettori riduce l’attività a valle dei neurotrasmettitori che promuovono la veglia e che sono iperattivi nell’insonnia. Di conseguenza, l’antagonismo dei recettori dell’orexina mira al meccanismo fondamentale dell’insonnia.