Covid: nuovi dati sul rischio trombosi con vaccino Astrazeneca


Covid: il rischio trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca è presente ma molto limitato secondo due studi di popolazione britannici

vte trombosi

L’associazione tra esposizione al vaccino anti-COVID-19 ChAdOx1-S (AstraZeneca/Oxford University) e aumentato rischio di trombosi venosa intracranica (ICVT) e di ospedalizzazione per trombocitopenia  è stata confermata da due ampi studi di popolazione britannici.

Gli autori delle 2 analisi tuttavia non soffiano affatto sulla brace per riaccendere polemiche peraltro ancora  lontane dall’essere sopite, ma anzi sottolineano la rarità di questi eventi che devono essere confrontati con le elevate mortalità e morbilità secondarie all’infezione da SARS-CoV-2.

William N. Whiteley, Centre for Clinical Brain Sciences, University of Edinburgh, Edinburgh, United Kingdom, coordinatore del primo studio, ricorda che alla fine di febbraio 2021, diversi gruppi avevano riportato una rara sindrome di trombosi e trombocitopenia dopo somministrazione del vaccino ChAdOx1-S. Trombosi sono state riscontrate in siti insoliti come il seno venoso cerebrale o le vene mesenteriche e la vena porta. Questa sindrome, denominata “trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino” (VITT), è probabilmente dovuta a una risposta autoimmune al fattore piastrinico 4 (PF4) in assenza di esposizione all’eparina. Non è chiaro – continua Whiteley – se anche il rischio di malattie trombotiche comuni sia aumentato dopo la vaccinazione, sebbene siano stati segnalati ictus ischemici post-vaccinazione ed emorragie intracraniche».  Gli effetti della vaccinazione sui tassi di eventi trombotici venosi e arteriosi comuni, come ictus, infarto del miocardio (IM), trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP), sono difficili da misurare sulla base di singoli casi clinici, che possono portare a una sovrastima del fenomeno se le soglie diagnostiche variano tra soggetti vaccinati e non vaccinati. I dati acquisiti a livello di popolazione possono fornire stime migliori.

Metodologia della prima analisi condotta in Regno Unito
Lo scopo dello studio di Whiteley e colleghi era stimare i rischi a livello di popolazione di ricovero per trombocitopenia e trombosi arteriose e venose maggiori dopo la vaccinazione COVID-19, sia con vaccino ChAdOx1-S, sia con il preparato BNT162b2 (Pfizer-BioNtech).

Gli autori hanno utilizzato i dati raccolti a livello nazionale dalle cartelle cliniche elettroniche di 46 milioni di adulti (l’intera popolazione britannica adulta), di cui 21 milioni sono stati vaccinati durante lo studio, e hanno confrontato l’incidenza di eventi venosi e arteriosi prima e dopo la prima vaccinazione con i 2 tipi di vaccini anti-COVID-19.

Sono stati stimati i tassi di incidenza e gli hazard ratio (HR) per i principali esiti arteriosi, venosi e trombocitopenici da 1 a 28 e oltre 28 giorni dalla prima dose dei vaccini ChAdOx1-S e BNT162b2. Le analisi sono state eseguite separatamente per le età <70 e ≥70 anni e aggiustate per età, sesso, etnia, stato socioeconomico, presenza di malattie cardiocerebrovascolari o eventi pregressi tromboembolici e uso di farmaci per il controllo delle comorbilità.

I risultati dello studio
I tassi di incidenza grezzi (per 100.000 anni-persona) di tutti gli eventi venosi erano i seguenti:

  • prevaccinazione, 140 [ intervallo di confidenza al 95% (CI): da 138 a 142];
  • ≥ 28 giorni post-ChA-dOx1-S, 294 (da 281 a 307);
  • >28 giorni dopo-ChAdOx1-S, 359 (da 338 a 382);
  • ≤ 28 giorni dopo-BNT162b2-S, 241 (da 229 a 253);
  • >28 giorni dopo BNT162b2-S 277 (da 263 a 291).

I tassi di incidenza grezzi (per 100.000 anni persona) di tutti gli eventi arteriosi erano i seguenti:

  • prevaccinazione, 546 (IC al 95%: da 541 a 555);
  • ≤ 28 giorni dopo ChadOx1-S, 1.211 (da 1.185 a 1.237);
  • >28 giorni dopo il ChAdOx1-S, 1678 (da 1.630 a 1.726);
  • ≤ 28 giorni dopo il BNT162b2-S, 1.242 (da 1.214 a 1.269);
  • >28 giorni dopo BNT162b2-S, 1.539 (da 1.507 a 1.572).

Gli HR aggiustati (aHR) da 1 a 28 giorni dopo ChAdOx1-S, rispetto ai tassi dei non vaccinati, all’età <70 e ≥70 anni, rispettivamente, erano 0,97 (IC 95%: 0,90-1,05) e 0,58 (0,53-0,63) per le trombosi venose e 0,90 (da 0,86 a 0,95) e 0,76 (da 0,73 a 0,79) per le trombosi arteriose.

Gli aHR corrispondenti per BNT162b2 erano 0,81 (0,74 – 0,88) e 0,57 (0,53 – 0,62) per le trombosi venose e 0,94 (0,90 – 0,99) e 0,72 (0,70 – 0,75) per le trombosi arteriose. Gli aHR per gli eventi trombotici erano più frequenti in giovane età per le trombosi venose dopo ChAdOx1-S e per le trombosi arteriose dopo entrambi i vaccini.

I tassi di trombosi venosa intracranica (ICVT) e di trombocitopenia negli adulti di età <70 anni erano più alti da 1 a 28 giorni dopo ChAdOx1-S (aHR 2,27; IC al 95%: 1,33 – 3,88 e aHR 1,71; IC al 95%: 1,35 – 2,16, rispettivamente), ma non dopo BNT162b2 (aHR 0,59; IC al 95%: 0,24 – 1,45 e aHR 1,00; IC al 95%: 0,75 – 1,34) rispetto ai non vaccinati. Il corrispondente eccesso di rischio assoluto di ICVT da 1 a 28 giorni dopo ChAdOx1-S era compreso tra 0,9 e 3 per milione, variando in base all’età e al sesso.

Il commento degli autori
«In questo studio, abbiamo osservato aumentati tassi di ICVT e trombocitopenia dopo la vaccinazione ChA-dOx1-S negli adulti di età <70 anni, aumenti comunque molto limitati rispetto agli effetti del vaccino nel ridurre la morbilità e la mortalità COVID-19, sebbene servano stime più precise per gli adulti di età < 40 anni», afferma Whiteley. «Per le persone di età ≥70 anni, i tassi di eventi trombotici arteriosi o venosi erano generalmente inferiori dopo entrambi i vaccini rispetto ai non vaccinati, suggerendo che entrambi i vaccini sono adatti in questa fascia di età».

Metodologia della seconda analisi britannica
Il secondo studio, coordinato da Steven Kerr, The Usher Institute, The University of Edinburgh, Edinburgh, United Kingdom, si è basato sull’analisi dei dati relativi a cure primarie, cure secondarie, mortalità e test virologici in Inghilterra, Scozia e Galles, con una coorte combinata di 11.637.157 persone e 6.808.293 anni-persona di follow-up. La data di inizio della coorte era l’8 dicembre 2020 e la data di fine era il 30 giugno 2021. Scopo dello studio era stimare con precisione l’associazione tra la vaccinazione contro COVID-19 e la trombosi del seno venoso cerebrale (CVST), considerata l’estrema rarità di questo evento.

«Abbiamo effettuato un’analisi di serie di casi autocontrollati (SCCS) per determinare l’outcome primario dopo la prima dose di vaccinazione con ChAdOx1 e BNT162b2», chiarisce Kerr. «Il periodo di osservazione consisteva in un periodo di riferimento iniziale di 90 giorni, seguito da un periodo di pre-rischio di 2 settimane prima della somministrazione del vaccino e da un periodo di rischio di 4 settimane dopo la vaccinazione».

I riscontri dell’indagine
L’analisi dei dati ha riscontrato un totale combinato di 201 eventi di CVST nelle coorti (29,5 per milione di anni persona). Si sono verificati 81 eventi di CVST nel periodo di osservazione tra coloro che hanno ricevuto la prima dose di ChAdOx1 (circa 16,34 per milione di dosi) e 40 per coloro che hanno ricevuto una prima dose di BNT162b2 (circa 12,60 per milione di dosi). Gli autori hanno adattato modelli di Poisson condizionali per stimare i rapporti dei tassi di incidenza (IRR). La vaccinazione con ChAdOx1 era associata a un rischio elevato di eventi CVST incidenti nei 28 giorni successivi alla vaccinazione, IRR = 1,93 (intervallo di confidenza (IC) al95%: 1,20 – 3,11). Non è stata evidenziata un’associazione tra BNT162b2 e CVST nei 28 giorni successivi alla vaccinazione, IRR = 0,78 (IC al 95%: 0,34 – 1,77).

Le conclusioni degli autori
«Nella nostra analisi, abbiamo osservato un piccolo aumento del rischio di eventi di CVST dopo la vaccinazione con ChAdOx1, ma non con BNT162b2», commenta Kerr. «Lo studio ha raccolto informazioni da grandi dataset provenienti da Inghilterra, Scozia e Galles. Questa evidenza può essere utile nelle analisi rischio-beneficio delle politiche sui vaccini e nel fornire al pubblico la quantificazione dei rischi associati alla vaccinazione».

Fonti
Kerr S, Joy M, Torabi F, et al. First dose of ChAdOx1 and BNT162b2 COVID-19 vaccinations and cerebral venous sinus thrombosis: a pooled self-controlled cases series study of 11.6 million individuals in England, Scotland, and Wales. PLoS Med. 2021;Epub ahead of print. Link

Whiteley WN, Ip S, Cooper JA, et al. Association of COVID-19 vaccines ChAdOx1 and BNT162b2 with major venous, arterial, or thrombocytopenic events: a population-based cohort study of 46 million adults in England. PLoS Med. 2021;Epub ahead of print. Link