Stimolazione elettrica epidurale: 3 pazienti paralizzati ora camminano


La stimolazione elettrica epidurale personalizzata (EES) ha ripristinato movimenti motori indipendenti in tre pazienti, di cui uno italiano, con paralisi sensomotoria completa

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La stimolazione elettrica epidurale personalizzata (EES) ha ripristinato movimenti motori indipendenti in tre pazienti (di cui uno italiano) con paralisi sensomotoria completa poche ore dopo l’inizio della terapia. È quanto riportano i dati dello studio clinico STIMO, tuttora in corso, i cui risultati sono stati pubblicati su “Nature Medicine”.

In un solo giorno, i programmi di stimolazione del midollo spinale hanno permesso a questi pazienti di stare in piedi, camminare, andare in bicicletta, nuotare e controllare i movimenti del tronco, riferiscono gli autori, coordinati da Jocelyne Bloch, dell’Ospedale universitario di Losanna, e Grégoire Courtine, del Politecnico federale svizzero di Losanna (Svizzera).

Cavi più lunghi, elettrodi posti con precisione, software specializzato
Lo studio ha utilizzato una tecnologia specificamente sviluppata per ripristinare la funzione motoria, concentrandosi sulle radici dorsali coinvolte nei movimenti delle gambe e del tronco inferiore, specificano Bloch e Courtine.

«La nostra svolta consiste nei cavi impiantati più lunghi e più larghi con elettrodi disposti in un modo che corrispondano esattamente alle radici nervose spinali» spiegano. «Questo ci dà un controllo preciso sui neuroni che regolano muscoli specifici».

I nuovi cavi morbidi impiantati vengono posizionati chirurgicamente direttamente sul midollo spinale, sotto le vertebre. La tecnologia si basa su un software specializzato che «ci consente di modellare il midollo spinale, quindi è molto facile per fisioterapisti e pazienti configurare un programma di stimolazione dipendente dall’attività» proseguono.

In parole più semplici, facendo clic su un semplice dispositivo o tablet, gli utenti possono scegliere quale attività desiderano eseguire.

L’esperienza dei primi partecipanti allo studio
I partecipanti al primo studio sull’uomo erano tre persone, di età compresa dai 29 ai 41 anni, che avevano avuto lesioni traumatiche del midollo spinale toracico anni prima con conseguente paralisi sensomotoria completa.

Dopo che i cavi sono stati impiantati, tutti i pazienti potevano camminare su un tapis roulant, anche se i modelli di andatura erano inizialmente impacciato. In pochi giorni, tutti e tre i partecipanti allo studio hanno potuto fare fino a 300 passi in modo indipendente con l’aiuto di un tutore.

Il partecipante italiano, Michel Roccati, 30 anni, di Montaldo Torinese, ha testimoniato di aver potuto camminare con l’aiuto di un tutore 11 giorni dopo la procedura e che poteva sentire il suo corpo toccare il terreno e i suoi muscoli contrarsi quando camminava.

Per il modo in cui la tecnologia è progettata, i pazienti possono eseguire i loro esercizi di allenamento a casa o all’aperto. «Ho seguito un allenamento piuttosto intenso negli ultimi mesi e mi sono posto una serie di obiettivi» ha proseguito Roccato. «Ora posso salire e scendere le scale, e spero di essere in grado di camminare per un chilometro entro questa primavera».

I dispositivi precedenti e le prospettive di sviluppo
Storicamente, l’EES è stato consegnato utilizzando tecnologie riproposte progettate per alleviare il dolore, sottolineano gli autori. Queste tecnologie utilizzavano elettrodi che miravano alla colonna dorsale, ma il recupero delle funzioni motorie richiede il targeting delle radici dorsali, precisano.

Alla realizzazione del dispositivo, oltre al gruppo di ricerca coordinato dal Politecnico di Losanna (Epfl), ha preso parte anche il nostro Paese con Silvestro Micera, che lavora fra Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed Epfl.

Se la tecnologia funzionerà in altri pazienti, comprese le persone anziane, non è ancora noto. I ricercatori stanno lavorando anche con Onward Medical, una società di tecnologia medica, per studiare e sviluppare ulteriormente l’approccio.

Riferimento bibliografico:
Rowald A, Komi S, Demesmaeker R, et al. Activity-dependent spinal cord neuromodulation rapidly restores trunk and leg motor functions after complete paralysis. Nat Med. 2022 Feb 7. doi: 10.1038/s41591-021-01663-5. [Epub ahead of print.] Link