Lockdown: la resilienza delle flotte di pescherecci dell’Adriatico


I lockdown per l'emergenza COVID-19 hanno rivelato la resilienza delle flotte di pescherecci dell'Adriatico alla chiusura delle attività di pesca

L’articolo, risultato di una collaborazione multidisciplinare tra vari istituti (Cnr-Isti, Cnr-Irbim e Cnr-Ias) nel contesto del progetto Snapshot-CNR, dimostra che i lockdown europei del 2020 hanno fatto emergere alcune importanti dinamiche della resilienza produttiva delle flotte di pescherecci dell’Adriatico (che sono simili a quelle di altre zone del mondo). Tali dinamiche assomigliano a quelle di un predatore acquatico (ad esempio uno squalo) soggetto ad una forte attività di pesca che ne riduce la popolazione (dove, nel paragone, il predatore è la flotta e la pesca è l’insieme delle restrizioni dovute ai lockdown). Dallo studio di queste dinamiche, mediante modelli geospaziali basati su tecniche di Intelligenza Artificiale, i ricercatori hanno potuto stimare per ogni flotta dell’Adriatico (cioè un insieme di pescherecci che usano lo stesso attrezzo di pesca): (1) l’attrezzo usato e i pattern di attività nel tempo, (2) il massimo numero di ore di pesca mensili consentibile (sostenibile) prima che la flotta saturi le sue risorse ittiche e di mercato e (3) i tempi di recupero (in mesi) della produttività della flotta dopo un fermo. Dall’analisi emerge che alcune tipologie di pesca (ad esempio quella con rete da circuizione) hanno addirittura aumentato i propri ritmi durante i lockdown, grazie ad una complessa condizione di permessi e rilocalizzazione delle attività, modificando le zone di attività rispetto agli anni precedenti. Altre tipologie di pesca invece (ad esempio la pesca a strascico) sono state fortemente colpite e la loro bassa reattività alle interruzioni non ha consentito alla produttività di raggiungere livelli pre COVID per tutto il 2020. Da queste considerazioni, i ricercatori hanno indicato, anche con riferimenti numerici, che le regolamentazioni sulla pesca dovrebbero differenziare le chiusure delle attività in dipendenza dal tipo di attrezzo di pesca usato e di stock pescato per evitare futuri disastri sociali ed economici, a differenza di quanto avviene ora in tutto mondo e non solo nell’Adriatico.

Riferimenti

Articolo su Scientific Reports:

Coro, G., Tassetti, A.N., Armelloni, E.N, Pulcinella, J., Ferrà, C., Sprovieri, M., Trincardi, F., Scarcella, G.  COVID-19 lockdowns reveal the resilience of Adriatic Sea fisheries to forced fishing effort reduction. Sci Rep 12, 1052 (2022). https://doi.org/10.1038/s41598-022-05142-w