Obesità: Covid più grave anche nei giovani


Covid-19: anche tra i giovani l’obesità è associata a forme più gravi di malattia secondo i ricercatori del ministero della salute americano e dei Centers for Disease Control and Prevention

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L’obesità espone maggiormente al rischio di avere una forma severa di Covid-19. Secondo un recente studio statunitense questa regola vale non solo per gli adulti ma anche per ragazzi e bambini. E’ quanto sostengono i ricercatori del ministero della salute americano e dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). La ricerca è stata pubblicata sul bollettino settimanale dei Cdc (Morbidity and Mortality Weekly Report).

Lo studio ha preso in considerazione i ricoveri pediatrici in sei ospedali americani tra luglio e agosto scorso per un totale di 915 casi di Covid. In 177 (il 19,3%), l’infezione è stata riscontrata incidentalmente in pazienti che si erano ricoverati per altre ragioni, nei rimanenti 713 Covid-19 era la causa del ricovero. 25 pazienti avevano sviluppato MIS-C, la sindrome infiammatoria multisistemica, che può rappresentare una seria complicanza di Covid.

I dati mostrano che più dei due terzi dei bambini e ragazzi ricoverati per Covid aveva già un pregresso problema di salute e l’obesità era il più frequente: ne era affetto il 32.4% dei ricoverati, ma la percentuale arrivava al 61,4% nella fascia di età tra i 12 e i 17 anni. Rispetto ai pazienti normopeso, i ragazzi obesi richiedevano livelli di assistenza più elevati, indizio di una forma di malattia più grave, e rimanevano di più in ospedale.